Strage di piazza Dalmazia, la vedova del senegalese ucciso diventa cittadina onoraria

Domani, giovedì 14 dicembre, alle ore 17.30 a Palazzo Medici Riccardi si svolgerà la cerimonia per la consegna della cittadinanza italiana per meriti speciali a Ndeye Rokhaya Mbengue, vedova del cittadino senegalese Samb Modou, ucciso a Firenze il 13 dicembre 2011. L’attestato sarà consegnato dal prefetto Alessio Giuffrida unitamente a al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e al sindaco di Firenze, Dario Nardella.

LE MANIFESTAZIONI E LE OPINIONI

Il commento di Paola Galgani (Cgil)

Di Giorgi: "Il ricordo ha valore se lotta a intolleranza è quotidiana": "Oggi è un giorno triste per Firenze e per l'Italia: sei anni fa cadevano sotto i colpi di un killer razzista due cittadini senegalesi, uccisi per il colore della loro pelle, e altri due venivano feriti. A   nome personale e dell'Istituzione che rappresento voglio innanzitutto rinnovare  il cordoglio e la vicinanza alle famiglie delle vittime e alla comunità senegalese tutta. Non possiamo però  dimenticare che da quei tragici fatti  il nostro Paese, e la stessa Firenze,  non sono stati purtroppo risparmiati da altri atti, dimostrazioni, iniziative, meno drammatiche nel loro epilogo,  ma altrettanto inquietanti,  nel segno del razzismo e nel fascismo. Fatti che devono risvegliare la coscienza di tutti, cittadini e rappresentanti degli organi democratici" dichiara la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi.

"Il  gesto di un fanatico di estrema destra, l'irruzione di un gruppo di naziskin con proclami anti immigrati fino al blitz di Forza Nuova sotto la sede romana de La Repubblica, sono tasselli di un tessuto sociale di intolleranza e violenza che non deve trovare sponda nella politica e nella strumentalizzazione elettorale di paure e disagi. Per questo stupisce ed addolora, come ha sottolineato il sindaco Dario Nardella, che oggi alle celebrazioni ufficiali non ci fossero le forze politiche di destra. Perché non ci siano più fatti come quelli di piazza Dalmazia occorre infatti  - conclude Di Giorgi - che la guardia istituzionale e sociale rimanga alta e non conceda spazi di distorsione ad una sana e civile dialettica. Il confronto è sano, la mancanza di rispetto della dignità umana, oltre che  anti costituzionale è  pericolosa per la tenuta democratica del nostro Paese".

La senatrice di Sinistra Italiana Alessia Petraglia: "Firenze città di pace. Firenze città antifascista. Il 13 dicembre del 2011 Gianluca Casseri, fascista di Casapound, uccideva a colpi di pistola due giovani senegalesi in Piazza Dalmazia ferendo mortalmente un terzo rimasto paralizzato a vita.
Oggi come non mai non è solo necessario testimoniare la vicinanza e la solidarietà alle famiglie delle vittime ma far sentire forte, in ogni contesto, la voce della democrazia che nasce dall'antifascismo. Per questo saremo in Piazza Dalmazia oggi e sabato 16, per ricordare Samb e Diop, per solidarietà a Mor e per ricordare che Firenze è oggi, ieri e domani città antifascista".

“Samb e Diop sono stati ammazzati per il colore della loro pelle da un fascista. Questo dobbiamo sempre ricordarlo, a maggior ragione oggi che gli episodi di intolleranza razzista e i blitz squadristi si stanno moltiplicando”. Lo affermano in una nota Daniela Lastri e Marco Sabatini, coordinatori di Sinistra Italiana-Liberi e Uguali in occasione dell’anniversario dell’assassinio dei due ragazzi senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, uccisi in piazza Dalmazia il 13 dicembre 2011 da Gianluca Casseri, militante di estrema destra vicino a Casapound, mentre il loro connazionale Moustapha Dieng, ferito gravemente alla schiena e alla gola, è costretto a vivere su una sedia a rotelle.

“Per troppo tempo il fenomeno dei rigurgiti neofasciti è stato sottovalutato, derubricato a ‘ragazzate’. Adesso però il clima è decisamente peggiorato, alimentando paura, odio e razzismo con il moltiplicarsi di organizzazioni di stampo nazifascista che ostentano le proprie radici. La nostra presenza alla celebrazione di questa mattina non è solo un invito a non dimenticare, ma anche ad essere sempre più attivi e protagonisti nella difesa dei valori della nostra Costituzione nata dalla Resistenza, contro i razzismi e i fascismi vecchi e nuovi”.

Prato Antifascista: "Questo crimine orrendo fu rapidamente sminuito come il gesto di un pazzo isolato e le prove della lunga militanza nell'organizzazione neofascista vennero rapidamente rimosse dall'abitazione dell'attentatore.

La strage di piazza Dalmazia rappresenta l’ennesimo tragico momento di una lunga scia di sangue di cui i fascisti si sono resi colpevoli nei decenni successivi alla caduta della dittatura in Italia. E' inaudito che si conceda agibilità politica e spazi pubblici ad organizzazioni come CasaPound che solo nel 2016 hanno fatto registrare oltre duecento reati - fra aggressioni, minacce, raid squadristi e altri illeciti.

Di recente il gruppo pratese di questa organizzazione neofascista ha chiesto di "chiudere le frontiere" per la sicurezza del paese, mentre la realtà è che l'unico attentato sul nostro territorio nel "terzo millennio" è avvenuto proprio per mano di un militante della stessa organizzazione.

 

Fonte: Prefettura di Firenze - Ufficio stampa

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