Neofascismo, Falorni: "Espressione di disagio sociale non si può esprimere con ideologie contro la Costituzione"

Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino

Sul tema del rinnovato antifascismo, è intervenuto anche il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni, dopo che in Consiglio comunale si è dibattuto su una mozione che rinnova l'importanza dei valori su cui si fonda la Costituzione repubblicana. In due post su Facebook il primo cittadino espone il suo pensiero, sia nell'ambito generale che in quello particolare delle aule del Consiglio comunale.

"Io sono uno di quelli che è seriamente preoccupato dall'avanzare del pensiero fascista o nazista. E che crede che sia giusto porre tutti gli argini democraticamente possibili a questo avanzare, perché la storia non si ripeta.

Tuttavia, su una cosa (una sola) mi trovo d'accordo con le forze politiche che stanno beandosi di questo avanzare, facendo poco o nulla per opporvisi: è espressione di un profondo disagio sociale. Un disagio che va capito, e se possibile risolto, se si vuol davvero incidere su questo avanzare.

Un disagio che è senz'altro dovuto alla crisi economica, che spinge nella povertà alcune fasce di popolazione. Ma forse, ancor di più, è legato alla cronica insoddisfazione sul binomio immigrazione/criminalità.

C'è una situazione che ho provato più volte a denunciare pubblicamente, dato il ruolo che ricopro, e che genera sistematicamente rabbia e violenza repressa (per ora). E che ha a che fare con l'impunibilità di tanti crimini che si svolgono sul nostro territorio. Stiamo configurando una situazione in cui le Forze dell'Ordine sono poche, e la certezza della pena molto lontana da quanto è accettabile. Bande di malviventi si aggirano sui territori facendo furti e contravvenendo alla legge in molti modi. Le Forze dell'Ordine provano a mettere in atto quanto è possibile per prenderli, questi malviventi. Quando li prendono, se li ritrovano spesso per le strade molto presto, a compiere altri crimini.

Il danno più incredibile è proprio sul senso comune che lega la società: l'idea che ci sia chi può fare cosa gli pare senza incorrere in sanzioni reali, e l'idea che una persona onesta possa rischiare tutto, quando invece c'è chi non ha niente da perdere, e continua imperterrito a delinquere, è semplicemente insopportabile. O risolviamo questo corto circuito, o il rivolgersi a forze inaccettabili rischia di diventare una prassi sempre più comune.

Io sono anche dell'avviso che il PD una azione incisiva su questo tema la possa mettere in campo più efficacemente degli altri. Ho letto il programma della Lega, tanto per dire, e non ci sono che enunciazioni di principi...proposte reali, zero.

Il PD credo abbia la consapevolezza della situazione, e della necessità di una risposta integrata. Ma questa risposta va prodotta nel suo insieme, e spiegata. Sennò si viene incasellati in posizioni politiche perdenti. Iniziative come lo Ius Soli sono giuste, ma sono solo uno strumento che deve essere integrato sull'altro fronte: controllo dell'immigrazione e dell'illegalità. È il caso di muoversi senza indugiare, e dimostrare che i valori si difendono coi fatti, non solo con le chiacchiere.

Sennò non piangeremo solo la perdita del consenso elettorale, ma la perdita dei valori fondanti della nostra società".

E ancora

"Non ho apprezzato le posizioni delle forze politiche di destra in Consiglio Comunale su un valore fondante di Castelfiorentino, città che è medaglia d'argento della Resistenza, e che l'antifascismo lo porta nel suo DNA.

Dire che bisogna capire le ragioni di un disagio sociale non può mai significare avallare il fatto che questo disagio si esprima nella propaganda di ideologie contrarie ai valori della Costituzione. Un grave errore.

Se possibile, tuttavia, trovo ancora più tragico il comunicato che Insieme per Cambiare ha inviato oggi ai giornali, a tentare di "spiegare" la sua posizione in Consiglio. Profuma ancor più di scusanti fasulle, e fa riferimento a temi amministrativi che non c'entrano nulla con questo argomento, pur di non pronunciarsi chiaramente come sarebbe opportuno.

Il goffo tentativo poi di mettere sullo stesso piano fascismo e comunismo, a Castelfiorentino, da parte di Susi Giglioli, è davvero molto offensivo per Castello e la sua storia: qui non si parla di Stalin o di Pol Pot, ma di uomini e donne che hanno liberato la nostra cittadina dalla guerra e l'hanno ricostruita nel solco della Costituzione Repubblicana. Una brutta pagina della politica castellana, della quale avremmo fatto volentieri a meno".

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