Tendenza meteo a medio termine 1° dicembre - 9 dicembre

La situazione

La situazione

Aria fredda proveniente dal nord Europa alimenta un'area di bassa pressione sul Mediterraneo centrale. Un contesto barico, destinato ad accompagnarci almeno fino a domenica, per lentamente ricomporre la profonda ferita barica con un rialzo dei geopotenziali, previsto nei primi giorni della prossima settimana.

Venerdì 1° dicembre mattino

Venerdì 1° dicembre mattino

Apriamo questa tendenza meteo, con la fase instabile che da stamani ha iniziato a coinvolgere la nostra regione, apportando localmente in pianura fenomeni nevosi, soprattutto nei fondovalle di Lunigiana e Garfagnana, e nelle zone nord-occidentali. Dal pomeriggio, avremo un temporaneo miglioramento del tempo, nelle zone interne centrali, per poi dalla sera, incorrere nella prima fase ritornante del minimo barico collocato sul Mar Tirreno, responsabile della successiva variabilità della giornata di domani.

Sabato 2 dicembre pomeriggio

Sabato 2 dicembre pomeriggio

Si tratterà ancora di precipitazioni sparse, ma stavolta più probabili sulle zone centro-meridionali della regione, con la neve che tornerà protagonista in Toscana ma solo a quote superiori ai 500-600 metri in Appennino, attorno ai 1000 metri, sui rilievi meridionali.

Direzione dei venti tra sabato 2 e domenica 3 dicembre

Direzione dei venti tra sabato 2 e domenica 3 dicembre

Dal pomeriggio le correnti inizieranno a disposti inizialmente da Est, rinforzando poi dalla serata da Nord-Est, acuendo la sensazione del freddo, pur in un contesto termico che solo sui rilievi vedrà temperature al di sotto dello zero.

Domenica 3 dicembre

Domenica 3 dicembre

Giunti alla giornata di domenica, il flusso ritornante collegato al vortice depressionario in allontanamento meridiano dalla nostra regione, favorirà un primo flebile miglioramento del tempo. I venti permarranno ancora tra il moderato ed il forte di Grecale e le temperature sostanzialmente stazionarie, ma salvo una localizzata instabilità lungo la costa centrale e nelle estreme regioni orientali, avvertiremo di essere sulla strada del miglioramento, grazie ad una maggiore presenza del sole, soprattutto nelle ore centrali del giorno.

Da lunedì 4 a giovedì 7 dicembre

Da lunedì 4 a giovedì 7 dicembre

L'aria fredda presente nei bassi strati, complice anche le brevi giornate pre-solstiziali, permarrà per diversi giorni, enfatizando una forte escursione termica che tra lunedì e mercoledì, vedrà un netto calo delle temperature minime. Ad oggi, l'ipotesi prevalente è quella di un contesto stabile, al più poco nuvoloso, con una attenuazione progressiva delle correnti da nord-est, ma proprio per questo, foriera di un forte sbalzo termico tra le ore del giorno e quelle della notte. Stando alle emissioni odierne, si potranno localmente raggiungere ad inizio settimana i -3 C°/ -4 C° gradi al mattino, in successivo lieve aumento a partire da martedì, per tornare sopra lo zero da giovedì 7 dicembre.

Temperature minime previste ad inizio settimana

Temperature minime previste ad inizio settimana

Le massime dopo il netto calo del fine settimana, gradualmente torneranno a salire, raggiungendo sempre nella seconda parte della settimana, superando i 10 C° ovunque, valori del tutto normali per la prima decade del mese di dicembre.

Temperature massime previste ad inizio settimana

Temperature massime previste ad inizio settimana

Possibile peggioramento a fine step previsionale (8-9 dicembre)

Possibile peggioramento a fine step previsionale (8-9 dicembre)

Chiusura dello step previsionale, con la discesa di un nuovo nucleo depressionario, che al momento dovrebbe coinvolgere la nostra regione tra venerdì 8 e sabato 9 dicembre. Stavolta l'isolamento di una goccia fredda sul Mediterraneo occidentale, eviterebbe l'immissione di altra aria fredda in coda alla formazione del minimo barico, eliminando per ora una possibile recrudescenza delle temperature. I fenomeni sparsi e vista la distanza temporale di difficile localizzazione, al momento non destano alcuna preoccupazione, e le temperature tutto sommato miti, spingeranno la neve a manifestarsi a quote superiori ai 11oo/1200 metri.

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Gordon Baldacci