
Il, poco, nuovo personale assunto nell’ultimo anno a Careggi non basta neppure per garantire le aperture eclatanti di servizi appena inaugurati, come il DEAS e le nuove sale operatorie.
Dopo la facile pubblicità i Dipartimenti adesso vanno avanti a fatica con continui rientri del personale interinale che scade a fine Dicembre 2017 ed ancora non si hanno risposte su cosa accadrà da quella data.
Il personale in servizio è già stremato da continui rientri che abbassano l’attenzione e la qualità assistenziale, inoltre l’Azienda prova a recuperare personale togliendolo obbligatoriamente da altre realtà.
L’Azienda prende in giro noi e anche l’utenza con numeri paurosi. Qui vorrebbero aprire reparti con un infermiere per 10/15 degenti e con un OSS (operatore socio sanitario) per tutto il reparto, quando le linee guida nazionali prevedono un infermiere per ogni 5/6 degenti (nella medio-alta intensità) e un OSS per ogni infermiere presente.
Si continuano ad aprire nuovi reparti accorpando e diminuendo il personale.
Noi teniamo alla sicurezza dei degenti che si raggiunge e si mantiene con un corretto numero di personale che non deve essere in continuo affaticamento.
Noi vogliamo fornire un’assistenza di qualità con i tempi giusti per prendersi cura delle persone, per aiutarle, per assisterle, per orientarle e per guidarle, come recitano le linee guida regionali.
Vogliamo lottare e debellare le infezioni, nuova piaga dentro gli ospedali, e per far questo occorre dare il tempo al personale di fare assistenza secondo le linee guida.
Per certi capitoli i soldi vengono trovati e spesi, i costi del personale non sono uno spreco ma un investimento, che si ammortizza con il tempo e produce sicurezza, qualità dei servizi e un’assistenza personalizzata che migliora la cura al cittadino.
Riteniamo che Careggi stia facendo una politica al risparmio nelle assunzioni unica nel suo genere in tutta la Toscana e purtroppo pericolosa per le conseguenze assistenziali.
Fonte: CISL Funzione Pubblica Careggi
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