
I militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze hanno arrestato un pregiudicato fiorentino che in meno di 5 anni si è fatto consegnare oltre 150 mila euro da un'anziana.
Nella giornata del 23 novembre 2017, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Firenze, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze (P.M. Dott. Cutrignelli-Paolini), hanno arrestato il 52enne pregiudicato fiorentino Massimo Degl’Innocenti, per i reati di estorsione, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
La vicenda è nata nell’estate del 2013, quando una signora fiorentina, 82enne, alla guida della propria auto è stata affiancata da una motocicletta, alla cui guida c'era la persona poi tratta in arresto, che le ha contestato un sinistro stradale, avvenuto poco prima, che avrebbe causato un danno di 800 euro. La signora, che stava affrontando un periodo personale difficile, con la malattia del marito che era deceduto dopo poco, seppur in dubbio sulla sua responsabilità, volendo porre fine alla questione ha pagato gli 800 euro richiesti.
Dopo qualche giorno lo stesso malfattore si è presentato presso il domicilio della signora chiedendo altri soldi poiché, a suo dire, nel sinistro era rimasta coinvolta anche un’altra autovettura che riportava danni. Ottenuta l’ulteriore somma di denaro richiesta, nei mesi a seguire l'uomo ha continuato a chiedere altre somme di danaro, giustificandole dicendo che servivano a pagare le spese legali relative al sinistro di cui si era preso la responsabilità. Le dazioni sono avvenute sempre in contanti con elargizioni di 6/8mila euro fino a toccare massimi di 25mila in un’unica soluzione.
L'uomo agiva facendo pressioni sull'anziana donna, e facendo leva sulla sua paura di poter restare senza patente.
Le somme erano estorte all’anziana signora dall’arrestato poiché quest’ultimo minacciava la vittima di andare a denunciare il suo coinvolgimento nel finto sinistro e questo avrebbe sicuramente avuto come conseguenza l’immediato ritiro della patente, indispensabile alla signora per portare aventi le sue quotidiane necessità, non ultima quella di poter portare quotidianamente il proprio cane al parco. Facendo leva su questa perdurante paura della donna di potersi vedere ritirata la patente, l'uomo riusciva a ottenere cospicue somme di denaro. Inoltre continuava ad attribuire a quel presunto incidente il suo licenziamento da una non meglio società americana. In tutti questi anni la somma di denaro estorta alla malcapitata ammonta a circa 150mila euro.
Ultimo atto di questa triste vicenda ha avuto luogo giovedì mattina, 23 novembre, quando la signora, vistosi azzerare il conto, si è rivolta al nipote per poter aderire ancora una volta alle richieste estorsive dell’arrestato. Questa volta non è bastato nemmeno impegnare 1/5 della propria pensione per raccogliere quanto richiesto: doveva racimolare la somma di 16mila euro da versare in due tranches. Appena il nipote ha avuto notizia di quanto finora accaduto, capendo che l’anziana zia era stata vittima di un raggiro, la ha accompagnata presso gli uffici dei carabinieri di Borgo Ognissanti. Pertanto, alla consegna dell’ennesima somma di denaro richiesta (8mila euro), si son fatti trovare i Carabinieri che hanno arrestato l'uomo con non poca difficoltà poiché, al fine di guadagnare la fuga, il malvivente si è scagliato contro gli operanti, ferendone uno.
Nell’ultimo periodo per provocare anche un senso di colpa nell’anziana signora, il delinquente aveva rappresentato che il suo stato di salute era peggiorato, sempre per colpa di quel fantomatico incidente. Infatti anche ieri si è presentato al consueto appuntamento con una stampella fingendo di avere problemi di deambulazione, problemi immediatamente scomparsi quando ha tentato la fuga gettando la busta con i contanti sotto una vettura e usando la stampella come arma.
Per la donna si è chiuso un brutto incubo durato oltre 4 anni. Il suo aguzzino, che ha negato immediatamente qualsiasi legame con la signora, una volta riconosciuto dalla vittima come 'l’esattore' degli ultimi anni, ha dovuto poi prendere atto di essere stato sorpreso in flagranza.
I militari hanno poi proceduto con la perquisizione presso il domicilio, che ha permesso di sequestrare materiale interessante ai fini dell’odierna vicenda: tra le altre cose, un timbro recante 'depositato in cancelleria' probabile strumento utile a confezionare finti atti del tribunale utilizzati per provare il suo finto coinvolgimento in vicende penali che lo avevano danneggiato e che gli consentivano (a suo dire) di poter chiedere somme di denaro come ristoro dei procedimenti patiti.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Sollicciano.
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