
Domani, 25 novembre, al Grand Hotel La Pace di Montecatini Terme con inizio alle ore 9,30, si terrà l’Assemblea del Credito Valdinievole per l’approvazione da parte della compagine sociale del progetto di aggregazione con VIBanca dopo quella ricevuta dall’Organo di Vigilanza: un appuntamento significativo che consentirà ai Soci di conoscere i dettagli della nascita di ViVal Banca, a breve operativa sul territorio di riferimento composto da ben 6 Province e 49 Comuni.
Come nasce l’esigenza della fusione?
«Ci sono diversi fattori - afferma Alessandro Belloni, presidente del Credito Valdinievole - strettamente legati che hanno contribuito, assieme ad altri comunque non disgiunti da questi, all’esigenza di una riorganizzazione strutturale che avesse la fusione tra Credito Valdinievole e VIBanca quale punto di confluenza: il contesto economico passato e prospettico, i cui effetti continuano ad imporre sfide molto impegnative al sistema bancario, che è quindi “obbligato” ad intraprendere un percorso di recupero della redditività e della riduzione del rischio; la necessità di un maggiore consolidamento patrimoniale della banca; l’adeguamento alle nuove regole degli accordi di Basilea e, ultimo ma non ultimo, la concorrenza sempre maggiore degli altri player bancari e non solo, che hanno individuato nella “territorialità” un humus fertile su cui agire».
Quali sono le principali linee strategiche della nuova Banca?
«Potenziamento della penetrazione sul mercato, rafforzamento della gestione del rischio di credito, riorganizzazione del presidio del territorio: sono le linee guida della nuova Banca sempre nel rispetto dei valori fondativi del mondo delle Banche di Credito Cooperativo. Proprio per rispondere alle rinnovate necessità di consolidamento, la fusione tra Credito Valdinievole e VIBanca permetterà la creazione di una Banca più strutturata e patrimonialmente più forte, che avrà come punto di riferimento imprescindibile quello di mettersi al servizio dell’economia locale. L’integrazione consentirà anche di raggiungere un equilibrio migliore tra le dimensioni e la competitività, a tutto vantaggio dei soci e dei clienti che così potranno contare su una Banca dinamica ed elastica, sempre più al loro servizio, mentre la Banca stessa si garantirà un sistema di gestione più “protetto” per affrontare le sfide quotidiane del mercato».
Quale scenario futuro immagina anche alla luce dell’ingresso nel nuovo Gruppo Bancario Iccrea costituitosi con la Riforma del Credito Cooperativo?
«Con la nascita del Gruppo Bancario Iccrea, che si posizionerà al terzo posto in Italia per numero di sportelli e fondi propri, a cui sia il Credito Valdinievole che VIBanca hanno aderito nell’ambito della riforma del Credito Cooperativo operata dal Governo in accordo con Banca d’Italia, ogni istituto manterrà la propria autonomia e la svilupperà nel rispetto degli indirizzi strategici dati dalla capogruppo, rimanendo banca del territorio e preservando le proprie finalità mutualistiche. I nostri soci e clienti si troveranno ad avere una migliore offerta da parte della Banca con prodotti sempre più competitivi e in linea con quelli degli altri istituti di credito, in modo da poter stare sul mercato senza perdere quelle peculiarità che sono alla base del nostro movimento e del modo di essere banca di Credito Cooperativo».
Banca più grande e Banca più strutturata non significa delocalizzazione, ma viceversa significa un’attenzione sempre maggiore alle aziende e alle famiglie del territorio e la salvaguardia dei posti di lavoro. Concorda?
«E’ necessario - sottolinea Andrea Rindi, direttore generale del Credito Valdinievole - partire da una premessa fondamentale: la realizzazione del progetto di fusione riguarda due istituti bancari che operano in aree contigue e non sovrapposte, due realtà quindi che sono perfettamente complementari nell’applicazione delle loro riconosciute professionalità a sostegno delle famiglie e delle aziende del territorio. E’ il concetto basilare da cui nasce tutto e da cui hanno origine quelle che saranno le linee di sviluppo di ViVal Banca, una Banca più solida sia sotto il profilo patrimoniale e sia organizzativo, che ricercherà l’ottimizzazione delle risorse da destinare poi al territorio di riferimento che è stato, è attualmente e sarà sempre il faro-guida a cui tenderemo nel segno di una forte identificazione locale anche dopo questa fusione e poi con l’adesione al Gruppo Bancario Iccrea. Saremo presenti in 6 Province e 49 Comuni con ben 19 Filiali per essere al servizio di oltre 1 milione di persone con una struttura più grande e, se possibile, ancora più vicina ai cittadini. Perché la fusione tra Credito Valdinievole e VIBanca non comporterà alcuna riduzione del personale, né la chiusura di sportelli, ma agevolerà viceversa un aumento delle competenze territoriali con un’assistenza capillare, attenta, rispettosa delle esigenze di soci e clienti, in modo da fornire tutti gli strumenti necessari per consentire alle famiglie di tutelare il loro risparmio e alle aziende di aumentare la loro competitività e la loro stabilità».
- Andrea Cleto Rindi
- Alessandro Belloni
Fonte: Credito Valdinievole
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