Ricerca in scena, le auto a vento e i droni in azione tra i 20 progetti finanziati

Dodici progetti sul palco ed altri otto a farsi conoscere fuori dal palco, in uno spazio allestito per tutto il giorno davanti al foyer all'interno del Cinema della Compagnia in via Cavour a Firenze.

Nell'evento voluto dalla Regione e messo in piedi dalla Fondazione Sistema Toscana, società inhouse, vanno in scena oggi la ricerca (e le politiche a sostegno della ricerca). Un convegno in due tempi, lungo un giorno intero, con esperti e voci da più parti d'Italia ed anche dall'estero e il riflettore in particolare puntato stamani sui progetti finanziati con un accordo tra ministero dell'istruzione e della ricerca, Agenzia per la coesione territoriale e Regione: venti idee, studi ed applicazioni pratiche messe a punto da imprese grandi e piccole, università e centri di ricerca pubblici e privati che operano in Toscana e che hanno deciso di lavorare insieme, perché la collaborazione è sicuramente un valore aggiunto; venti progetti che parlano di industria 4.0, risparmio energetico, aerospazio e smartcities e che hanno a che fare con fonti rinnovabili, fotonica, robotica, optoelettronica e Ict, forti di oltre 36 milioni di finanziamento a fondo perduto ed almeno altri 6 o 7 almeno di credito agevolato messi complessivamente a disposizione attraverso fondi Far e Fas, nazionali ed europei. Venti progetti che creeranno almeno 250 nuovi posti di lavoro. E ce n'è davvero un po' per tutti i gusti.

Il vento delle auto
Con Eolo (Techa, P&I, Acta, Ami, Scuola Sant'Anna, Iit) si punta ad esempio allo sviluppo di sistemi eolici innovativi, dove foglie gonfiabili ed altri ingegnosi prototipi prendono il posto delle classiche pale per raccogliere l'energia prodotta da correnti, naturali o artificiali, che si sviluppano in ambienti popolati dall'uomo. Una delle sfide? Captare le turbolenze indotte dal traffico cittadino di auto, moto e camion.

Biometano e bioidrogeno dai rifiuti
Altrimenti c'è il progetto Bio2energy (Searisorse, Alia, Università di Firenze, Iccom, Polo universitario di prato, Cavalzani Inox), che con bioraffinerie su scala pre-industriale si propone di testare la produzione di bioidrogeno e biometano, ma anche di fertilizzanti, ottenuti da fanghi di depurazione e dai rifiuti, con un doppio guadagno sui costi di smaltimento e sull'impatto ambientale.

Diagnostica per motori elettrici spaziali
C'è chi lavora sulla propulsione elettrica. E' il caso di Diast (Aerospazio, Marwan, D-orbit, Crm, Ortec, Cnr e Università di Siena), che sviluppa tecniche diagnostiche da applicare ai propulsori elettrici utilizzati sulle piattaforme satellitari e che stanno sostituendo i motori chimici tradizionali, con sistemi laser e di movimentazione automatizzata applicabili anche ad altri campi.

Batterie e ricariche sempre più efficienti
Ma anche Prot-one (GSD, Università di Pisa, Leonardo) concentra l'attenzione sui motori elettrici, o meglio su batterie e sistemi efficienti di immagazzinamento e di ricarica, sempre più veloci, da applicare alla propulsione anche di navi e veivoli leggeri e non solo alle auto.

Una doratura ‘industriale'
C'è chi (con il progetto AACPG: Top Finish, Università di Firenze) concentra l'attenzione sui bagni galvanici, tradizionalmente utilizzati per ricoprire un metallo non prezioso con un sottile strato di metallo più prezioso. Scopo: rendere ‘industriale' un processo che ad oggi presenta ancora numerosi aspetti ‘artigianali', ottimizzando spostamenti dei pezzi e superficie di lavoro ma anche tempi ed erogazione della corrente per una maggiore efficienza. Come? Utilizzando smart-plug e raddrizzatori innovativi capaci di interconnettersi con il sistema di gestione aziendale.

Catene di montaggio più lievi e sicure
Con Centauro il gruppo Piaggio (assieme alla Scuola superiore Sant'Anna e le tre pmi Roggi, Robotech e Robot System) punta invece ad accrescere l'efficienza delle catene di montaggio e ridurre il carico di lavoro fisico dei lavoratori utilizzando robot da indossare o da comandare a distanza, oltre a ridurre l'impatto ambientale incrementando il livello di rifiuti leggeri riciclati.

Un personal trainer elettronico per la menopausa
C'è il progetto "Vita nova" anche (Signo Motus, Medea, Cnr-IIT, Lucense, università di Pisa), sistema intelligente ma a basso costo che suggerisce comportamenti virtuosi per ridurre il rischio di problemi cardiovascolari o metabolici nelle donne in menopausa o che vi si accingono ad entrare: un assistente elettronico capace di vigilare sulla nostra salute e che ben si può adattare ad altre patologie.

Il motore che scandaglia i social nelle breaking news
Non manca neppure un progetto legato al mondo del giornalismo. Una pmi (Hyperborea) e tre diversi istituti del Cnr, in collaborazione con il quotidiano "Il Tirreno", hanno lavorato a "Smartnews", utilizzando software e intelligenza artificiale per scandagliare testi e immagini di social media a supporto di chi sta scrivendo un pezzo su una notizia dell'ultimora in piena evoluzione. L'applicazione potrebbe essere utilizzata anche per alert di pronto intervento.

Una climatizzazione verde ed economica
Di riscaldamento e raffreddamento di edifici tratta Sigs (Toscanaenergia, Università di Pisa, Cnr, Scuola superiore Sant'Anna, TerraEnergy e Sanminiatese Pozzi), in particolare di edifici che accolgono uffici. L'obiettivo è una climatizzazione efficiente ma capace di ridurre costi e inquinamento, utilizzando in modo integrato fotovoltaico, fonti rinnovabili e geotermia a bassa temperatura, con sensori che misurano all'interno microclima e illuminazione.

Smart, ecco l'aria che respiriamo
A proposito della qualità dell'aria c'è il progetto Smart, che nasce dall'incontro tra l'istituto di biometeorologia del Cnr e Treedom, con l'obiettivo di realizzare una rete di stazioni di monitoraggio ambientale per la Regione Toscana, diffuse e a basso costo. Prima città da testare: Firenze. L'obiettivo è sviluppare una piattaforma basata su micro services, scalabile e capace di poter ricevere e processare milioni di dati al giorno, distribuiti praticamente in tempo reale in formato aperto. Con cento stazioni e un dato inviato ogni dieci secondi si potrebbe processare un milione di dati al giorno.

Prove termiche su microchip e edifici storici da monitorare
Mipec (Microtest, Rossi Tecnologie meccaniche e Università di Firenze) è un microsistema integrato per le prove termiche dei microchip che utilizza un innovativo sistema di fluidi magnetici. Moscardo (Infomobility, Eisolutions, Cnr Isti, Università di Firenze) applica invece le tecnologie ICT e della realtà aumentata al monitoraggio strutturale di costruzioni antiche attraverso droni e una rete di sensori wireless.

Sciami di droni in azione
Anche il progetto Sciadro (Ids, Cnr, Istituto di nanotecnologie, Instim, Geosolution, Anstract QT) utilizza dromi, sciami di droni ad esser precisi, su cui montare sensori di varia natura e innovativi per misurare ad esempio sostanze tossiche, radiazioni o controllare le acque, per ispezionare condutture, raccogliere altri dati su porzioni di territori e disseminare i dati con tecnologie riconducibili a quelli dei comuni smartphone, con app dedicate.

Edilizia sostenibile
Selfie (L'Avvenire 1921, Colorobbia, Rober Glass, Mavo, Ergo, Cnr e Università di Firenze) guarda all'edilizia sostenibile e sviluppa un sistema di elementi avanzati multistrato che si basa su materiali innovativi lavorati con nanotecnologie: un involucro edilizio adattabile a più tipologie di costruzione e compatibile con l'ambiente.

La pioggia misurata con le parabole di casa
C'è anche chi ha pensato ad un sistema di controllo, stima e trasmissione in tempo reale dei dati raccolti sulla pioggia che cade utilizzando le parabole satellitari televisive oramai diffuse sui tetti e i terrazzi di tante case ed elaborando i segnali che variano a seconda che ci sian cielo chiaro, nuvole o precipitazioni. Si tratta del progetto SVIICTPRECIP (Progecoom, Cnit, Istituto di biometeorologia del Cnr, Mbi, dipartimento dell'ingegneria dell'informazione di Pisa). L'idea ha suscitato l'interessa anche di MeteoFrance e Eutelsat.

Ponti delle ferrovie sotto controllo
Attraverso rilievi laser, scanner 3D, fotogrammetria digitale, termografia Lidar a fluorescenza ed altre tecniche innovative tra loro inteagrate Tosca-Fi (Te.si.Fer. Durazzani, Cnr, Università di Firenze) si propone di ispezionare e monitorare lo stato di salute di ponti e viadotti ferroviari disseminati sugli oltre 16 mila chilometri della rete nazionale: strutture diverse tra loro, di calcestruzzo, acciaio o semplice muratura. Tutti dati che saranno raccolti all'interno di un unico database disponibile su un'unica piattaforma. L'obiettivo è evidente: rendere la rete ferroviaria più sicura e programmare meglio l'attività di manutenzione.

Misurare il vapore acqueo in atmosfera
Ancora sulla previsioni meteo, con l'obiettivo di renderle sempre più accurate, arriva un possibile aiuto dal progetto Swamn (Pasquali, Laboratori Victoria, Cnr Ifac, Cnit Rass, Università di Siena, Cnr Ibimet), che si propone di sviluppare uno strumento a micronde in grado di misurare a distanza, da terra o da un satellite, il contenuto di vapore acqueo in atmosfera. Il dato riveste un ruolo fondamentale nelle previsioni, perché quell'acqua 'sospesa' si può trasformare in pioggia, ma gli attuali sistemi non riesco a stimare con sufficiente accuratezza, a volta, il vapore acqueo presente nei primi chilometri della troposfera.

Turbine intelligenti
Stech (Alta industries, Ilt Tecnolgie, Cosvig, Infibra Tecnologies, Università di Firenze, Polo universitario di Prato, Università di Siena, Università di Pisa, Sssup Tecip) studia lo sviluppo di turbine intelligenti e l'integrazione dei sistemi produttivi più tradizionali, che utilizzano gas, vapore o cicli combinati, e dei loro sistemi di controllo basati su tecnologie innovative.

Soggetti fragili
L'Ict può aiutare a migliorare la vita dei soggetti fragili. E' l'obiettivo di Intesa (Kell, Cnr Isti, Cnr Iit): un monitoraggio da remoto, continuo, minimamente invasive e facilmente accettabili, che consentano di segnalare in modo tempestivo mutamenti delle funzioni, del quadro clinico, cognitivo o psicologico. Un aiuto anche ad una diagnosi precoce.

Logistica intelligente del farmaco
Infine c'è Linfa (Memex, Jaewa, tages, Università di Firenze e Università di Pisa), un progetto che mira a aumentare efficienza, efficacia e prevedibilità nell'approvvigionamento di farmaci e dispositivi in sanità, con metodologie di 'magazzino virtuale distribuito" capaci di abbattere costi e ridurre sprechi, mettendo insieme logistica intelligente e analisi predittiva.

Fonte: Regione Toscana

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