Obitorio 'a tempi stretti' e burocrazia, le direttive Asl creano malumori tra onoranze funebri e familiari dei defunti

L'ospedale di Empoli (foto gonews.it)

L'Asl risponde: da lunedì sale presidiate H24


Poco tempo per allestire degnamente la camera mortuaria, addirittura solo tre ore al giorno, con il rischio di dover rimandare il funerale dal sabato al lunedì della settimana successiva. Una spola continua tra l'obitorio e il Comune per i documenti necessari. Le camere ardenti incustodite per mancanza di personale.

Lo scenario citato sta avvenendo veramente all'obitorio dell'ospedale 'San Giuseppe' Empoli e sono partiti diffusi malumori tra le aziende di onoranze funebri e i familiari dei cari estinti a causa delle nuove direttive presenti nella circolare redatta il 26 ottobre scorso dall'Asl Toscana Centro del presidio di Empoli, firmata dal direttore Luca Nardi.

Il documento, di cui gonews.it è in possesso, è giunto via mail alle imprese funebri del territorio, ai responsabili e referenti degli ospedali di Empoli.

Secondo quanto riportato, l'organizzazione delle attività obitoriali è stata cambiata "in via sperimentale' a causa di problemi legati ai pensionamenti nelle squadre dell'ospedale e dell'obitorio.

Molti cambiamenti in negativo sono già stati testati dalle imprese del territorio. L'orario di apertura al pubblico dell'obitorio è dalle 8 alle 20, ma "l'ospedale non garantisce la custodia delle salme che ricade sulla responsabilità della famiglia o dell'impresa funebre". Un impegno oneroso, sia per le onoranze che non hanno personale e tempo per fare il piantone, sia per le famiglie.

Il problema più importante rilevato è la presenza di personale dell'Asl in obitorio, ridotto alle fasce 8-9.30 del mattino e 14-15.30 del pomeriggio, mentre prima il via libera era dalle 7 alle 24. In questi brevi lassi di tempo le onoranze dovranno comporre la salma per la camera ardente e fornire i documenti necessari.

Necessario aprire anche una breve parentesi sulla questione burocrazia.

Per l'annuncio del funerale e le pratiche che ne conseguono, le pompe funebri devono recarsi nel Comune dov'è avvenuta la morte. Adesso ogni impresa funebre ha un modulo di delega che dovrà essere compilato da uno dei familiari una volta avvenuto il decesso e portato, negli stretti orari già citati, per gli accertamenti necroscopici fatti dal dottore.

Ipotizziamo che i familiari non siano in possesso di un documento di identità. Questo è necessario per l'accertamento necroscopico, quindi gli addetti devono fare un viaggio in più al Comune per richiedere un documento. E se tutti i fogli vengono ottenuti dopo le 15.30? Si va alla mattina dopo. Bisogna tener presente anche che non tutti i Comuni hanno gli uffici dedicati aperti anche al sabato, come invece avviene a Empoli, e il rischio è quello di passare il fine settimana senza poter fare niente se non aspettare.

Il territorio di Empoli è gioco-forza quello dove avvengono molti dei decessi di cui si occupano le onoranze funebri del territorio, dato che ha sede l'ospedale. Però "l'imbuto" dell'obitorio rischia di allungare i tempi. Non solo, i tempi stretti, un'ora e mezzo alla mattina e lo stesso al pomeriggio, rischia di mettere fretta agli operatori e di non fare bene il loro lavoro. Ma soprattutto, di creare situazioni spiacevoli soprattutto per chi deve subire questa situazione, ossia i familiari dei defunti.

LA RISPOSTA DELL'ASL TOSCANA CENTRO: DA LUNEDI’ LE SALE NUOVAMENTE PRESIDIATE H24

Torneranno nuovamente ad essere presidiate dal personale dell’Azienda Sanitaria, 24 ore su 24, da lunedì prossimo (20 novembre) le cappelle del commiato del presidio ospedaliero San Giuseppe di Empoli. In questi giorni la direzione sanitaria si è trovata costretta a ridurre l’orario del servizio, per una improvvisa carenza del personale specifico; tale temporanea organizzazione cesserà con l’attivazione di un servizio esternalizzato per il facchinaggio così da avere a disposizione il personale mancante e, quindi, riattivare nuovamente la custodia delle sale mortuarie con i necrofori dipendenti dell’Azienda Sanitaria. La direzione sanitaria dell’Ospedale, di fronte all’imprevista assenza del personale, ha cercato subito di affrontare la delicata problematica che in questi giorni ha coinvolto alcune famiglie.

Elia Billero

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