Il M5S: "La crisi di General Electric era nota. Ora a rischio 4550 dipendenti"

Irene Galletti

“Siamo molto preoccupati per l’ipotesi di disimpegno di General Electric da Baker Huges GE (BHGE), una mossa che potrebbe mettere a serio rischio i 4550 dipendenti di Massa e Firenze oltre all’indotto, già spesso penalizzato dalle oscillazioni dell’azienda” così Irene Galletti, consigliera regionale M5S vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico, che aggiunge “serve subito un tavolo di confronto regionale con Lorenzo Simonelli, CEO di BHGE, e l’orizzonte di riferimento non può essere solo il 2018. Servono risposte chiare di medio periodo, incluso sapere se resta in piedi il progetto Galileo per Piombino”.

“Ancora una volta Rossi e il PD si sono dimostrati poco capaci nel saper leggere la contemporaneità e governare con lungimiranza” prosegue la Cinque Stelle “la crisi di General Electric era infatti nota, da gennaio il suo titolo ha perso oltre il 50% in borsa, e la mossa della fusione con Baker Huges era interpretabile come un segnale di contrazione del mercato più che di espansione. Eppure la giunta ha continuato a parlare di un grande luminoso futuro, investendo su questo fondi pubblici, e l’unica preoccupazione di Rossi a gennaio fu chiedere all’azienda se avrebbe cambiato prospettive a causa dell’elezione di Trump. Forse scambiando gli USA per la Cina”.

“Purtroppo tutti i milioni di contributi pubblici regionali dati e promessi all’azienda potrebbero non bastare per assicurare la continuità della sua produzione in Toscana nel medio periodo. Uno scenario quest’ultimo da saper governare per tempo e con ricette ben diverse da quelle tenute finora” conclude Galletti.

 

Fonte: Area Comunicazione M5S - Regione Toscana

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