Una task force tutta toscana contro le infezioni in corsia


Un paziente su quattro che entra nel circuito ospedaliero acquisisce una patologia diversa per la quale è entrato: sono le infezioni in corsia uno dei maggiori pericoli e dei maggiori ostacoli alla guarigione dal quale è sempre più difficile difendersi, a causa della resistenza agli antibiotici sviluppata da alcuni ceppi di batteri. Per questo motivo adesso si cerca un approccio diverso: venerdì 10 novembre per la prima volta la comunità scientifica italiana si riunisce all’Ospedale Santa Maria Della Gruccia di Montevarchi per combattere la guerra contro le infezioni e in particolare contro il batterio stafilococco MDR, aggredibile da pochissimi farmaci. Il convegno, intitolato “Riabilitazione e infezioni ospedaliere, tra buone pratiche e gestione del rischio clinico”, sancirà l’avvio di un gruppo di lavoro di esperti di diverse aziende sanitarie toscane.

La giornata di studi, promossa dal Centro Ricerche della Clinica di Riabilitazione Toscana sarà aperta dall’assessore regionale Stefania Saccardi, alle ore 9, a cui faranno seguito gli interventi di Enrico Desideri, direttore generale Azienda USL Toscana Sud Est nonché presidente della Fondazione Sicurezza in Sanità, Valtere Giovannini, direttore generale Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, Daniela Matarrese, direttore Reti Ospedaliere Azienda USL Toscana Sud Est e direttore del presidio ospedaliero Della Gruccia.

A introdurre il tema saranno Carlo Cisari, presidente Società italiana di riabilitazione neurologica, Paolo Boldrini, presidente Società italiana medicina fisica e riabilitativa, Massimo Galli, vicepresidente Società italiana malattie infettive e tropicali. Atteso l’intervento dell’On. Federico Gelli, componente della Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati. La giornata si svilupperà in due sessioni, ospitando esperti, direttori sanitari, ricercatori e operatori del settore provenienti da diverse Asl della Toscana e di altre regioni.

Il tema delle infezioni da batteri multi resistenti rappresenta un problema crescente e di difficile controllo negli ospedali. Secondo importanti studi internazionali, tra cui quello di Fuji che ha coinvolto oltre 20mila pazienti nel 2016, la principale causa di allungamento della degenza è dovuta a infezioni contratte proprio in ospedale. Chi contrae un’infezione, inoltre, ha un rischio di morte significativamente superiore (1,49% contro 0,97%). La resistenza agli antibiotici sviluppata dai batteri è determinata, tra le altre cause, dall’uso degli stessi farmaci in zootecnia, al fine di ottenere raccolti migliori.

Come tutti i reparti clinici anche i centri di riabilitazione sono coinvolti nel fenomeno. Anzi, ospitando i pazienti per un periodo più lungo rispetto ai reparti per acuti, la condivisione di spazi e attrezzature è anche maggiore. Una situazione che necessita di attenzioni e procedure specifiche dirette al contenimento del proliferare di determinati germi, colpevoli, oltre che delle ovvie complicanze cliniche, di un significativo ritardo nel recupero riabilitativo e dunque nelle dimissioni dall’ospedale.

La giornata di studio vuole appunto indagare lo stato dell’arte delle infezioni in Italia e aprire la via a linee guida specifiche per i centri di riabilitazione. A tale scopo è nato un gruppo di studio intersocietario in grado di fare luce sul fenomeno e affinare le buone pratiche utili a contenere la diffusione delle infezioni nelle riabilitazioni.

L’evento è accreditato ECM (6 crediti) per tutte le professioni sanitarie. Per prenotare è necessario presentare la scheda di iscrizione via fax al numero 0575-20394 o via email all’indirizzo: info@gutenbergonline.it. È possibile anche iscriversi online sul sito formazione.gutenbergonline.it

Fonte: Ufficio Stampa

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