
"Ormai da tempo si trascina a nostro avviso con modalità che risentono dell’incertezza delle stesse amministrazioni comunali dell’area Empolese Valdelsa nel credere all’unisono nell’Unione dei Comuni, la questione dell’ipotetico trasferimento del personale di polizia municipale dalle singole amministrazioni all’organico dell’Unione.
Premesso che ci sembra fuori luogo presentare con enfasi con decorrenza da gennaio 2018 il passaggio dal regime di comando al trasferimento definitivo, come fosse ormai acquisito e condiviso anche con le rappresentanze sindacali, a nostro avviso sussistono delle criticità che vanno fugate in via preliminare nel superiore interesse del personale e delle ricadute sulle modalità di erogazione del servizio.
Abbiamo, per quanto di competenza, rivolto come gruppo Insieme per Montelupo, un’interpellanza al sindaco di Montelupo per sapere se e quali garanzie si è in grado di offrire al personale, qualora l’Unione dei Comuni fosse sciolta o subisse la defezione, anche in forma singola, di qualche realtà locale; come si può assicurare che il personale venga in tal caso riassunto nei ruoli del comune di provenienza? Si sono acquisiti pareri legali del Ministero dell’Interno o di qualche amministrativista che siano in grado di fugare le perplessità?
Infine, gli stessi operatori della polizia municipale lo fanno notare, c’è una carenza degli organici passati negli ultimi quattro anni da 105 a 88 unità, e considerando che l’organizzazione del servizio a livello unionale porta in taluni momenti a un presidio sovracomunale affidato alla medesima pattuglia risulta difficile anche garantire la rilevazione di un sinistro".
Daniele Bagnai, Insieme per Montelupo
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