ComUnico, Giglioli (Insieme per Cambiare): "Nessuno ha niente da insegnare a chi vive a Castelfiorentino"

"Mi devo assolutamente congratulare con il Sindaco Falorni e con il suo Staff per la bellissima rappresentazione che è andata in “scena” ieri sera al Teatro del Popolo con tanto di valanghe di opuscoli pubblicitari, il cui costo non è stato chiarito su chi gravi. Racconti , aneddoti, leggende storiche hanno allietato la serata. Una bellissima e accurata propaganda di marketing.

Un connubio tra una scenografica campagna elettorale e un evidente tentativo di condizionamento di massa con il chiaro messaggio “Chi non condivide il progetto non AMA Castelfiorentino”, facendo un collegamento improprio tra sostenibilità, funzionalità e sentimento, elementi che non sempre possono convergere.

Indipendentemente dal reperimento dei fondi per la realizzazione del Centro Alto, riscoperto come cuore del paese, dobbiamo convenire che la condizione attuale, e non aggiungo aggettivi di nessun tipo, si è concretizzata in decenni di politica amministrativa che ne ha avallato tale situazione e non dalla mancanza di “amore” dei suoi cittadini.

Sui fondi pubblici provenienti da Stato-Regioni-Città Metropolitana è necessario chiarire che trattasi sempre di risorse pubbliche nazionali a cui tutti noi contribuiamo, niente a che vedere con il famoso 'trenino' proveniente dal’Europa.

Tali investimenti hanno già una ricaduta sulle nostre tasche, ancora prima di cominciare, poichè solo per il famoso ascensore si sono stanziati 56mila euro per adeguamenti progettuali e non ci è stato chiarito a quanto ammonterà la spesa di manutenzione che ci dovremo accollare ogni anno né se, tale strumento, verrà utilizzato con privilegio per disabili e anziani o se servirà senza biglietto per tutta l’utenza indistintamente.

Del resto i soldi non sono mai mancati per i grandi progetti solo che i grandi investimenti in termini di decoro e funzionalità mi pare abbiano dato scarsi risultati, o almeno io non me ne sono accorta.

Solo per la parte bassa del paese sono stati investiti, dalle precedenti amministrazioni, 13 milioni di euro con i risultati che abbiamo tutti sotto gli occhi e con gravi difficoltà monetarie per la manutenzione perchè se la storia insegna, come ama sostenere questa amministrazione, abbiamo una bellissima e costosissima Fontana a forma di vaso di cui non siamo in grado di garantire la funzionalità e anche una ringhiera del ponte che possiamo tranquillamente definire fatiscente.

Incentivare l’apertura di negozi nella parte alta del paese come parte integrante di una rivalutazione più ampia può rappresentare un bel proposito ma inviterei l’amministrazione a confrontarsi con chi nel contesto commerciale del paese ci opera da decenni e nonostante tutto con sempre più crescente difficoltà perché sia chiaro quando arrivano le bollette e le cartelle delle tasse non basta “l’amore” a saldarne l’importo.

Per quanto riguarda la vocazione sociale e logistica di unire tutto il paese rendendolo accessibile in ogni sua parte, condivisibile, vivibile con cui questo progetto nasce sotto il nome di riferimento Unico vorrei sottolineare che è perlomeno curioso pensare di fare cospicui investimenti per costruire un ascensore che colleghi la parte alta e bassa del paese e alla stesso tempo valutare una chiusura del ponte centrale che collega direttamente le due parti di uno stesso centro storico.

Per tutti questi motivi qualche domanda è necessario porsela proprio per “quell’amore” che si nutre per il proprio paese e che, a persone come me che sono nate, lavorano e vivono Castelfiorentino da sempre, nessuno ha niente da insegnare".

Susi Giglioli, presidente associazione civica 'Insieme per Cambiare'

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