Stazione Foster, sopralluogo delle commissioni comunali

Oggi le commissioni Ambiente e Urbanistica hanno effettuato un sopralluogo al cantiere della stazione Foster.

"Un sopralluogo importante che ci ha consentito di verificare lo stato di avanzamento dei lavori – hanno dichiarato i due presidenti Fabrizio Ricci e Leonardo Bieber –. Ad oggi è stato completato il primo solaio, su cui poggerà la struttura in vetro che caratterizzerà la stazione. Sono inoltre state realizzate quattro strutture costituite da dodici travi a ventaglio, elemento che permetterà di mantenere i vuoti che lasceranno trasparire la luce naturale fino al piano dei binari".

La stazione Foster si sviluppa su 45mila mq di superficie per 4 piani di altezza. Presenta un camerone di 450 x 50 metri, una copertura alta 18 metri e binari a 22 metri sotto il livello del piano stradale.

La stazione è stata costruita con 357 diaframmi in cemento armato, 491 pali di fondazione, 250 colonne di acciaio di sostegno provvisorio, 50 metri profondità massima dei pali di fondazione. 250 i lavoratori impegnati a regime, 550mila mc le terre di scavo da riutilizzare a Santa Barbara.

"I lavori sono stati eseguiti e proseguiranno secondo quanto stabilito dal progetto originale approvato, poiché la project revew ancora in corso di definizione, come ci hanno dichiarato i tecnici, non avrà alcun impatto sul progetto stesso – hanno aggiunto Ricci e Bieber –. Grazie alla Foster ed al tunnel, il traffico dei treni in superficie potrà essere alleggerito a favore del trasporto regionale, che crescerà dagli attuali 450 fino a 800 treni, nel rispetto della centralità di Santa Maria Novella".
"Dal momento che riprenderanno i lavori di scavo del tunnel, serviranno almeno tre anni per vedere l'opera completata, con tunnel di sottoattraversamento e stazione" hanno concluso i due presidenti.

Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi e Giacomo Trombi e della consigliera Donella Verdi

"Oggi nel corso del sopralluogo al cantiere della stazione Foster, una seduta secretata congiunta delle commissioni terza e sesta, abbiamo appreso alcuni importanti elementi riguardo all’opera mastodontica che si sta portando avanti nella città di Firenze.

A dispetto delle mille proposte, una più campata in aria dell’altra, che si sono succedute negli ultimi anni per rivedere quest'obbrobrio, i lavori proseguono, lentamente ed inesorabilmente, seguendo esattamente il progetto originale, come se il mondo fosse ancora fermo agli anni novanta. In Via Circondaria i lavori sono a -10 metri (contro -25 di scavo totale), le cartine e i progetti riportano ancora destinazioni commerciali che pensavamo fossero ormai abbandonate definitivamente: qual è la strategia di RFI? Un progetto nato male e sviluppato peggio. Ribadiamo la nostra convinzione che sia un progetto pericoloso, inutile, dannoso e costosissimo.

La fresa a Campo di Marte è sempre ferma, e partirà due mesi dopo dall’autorizzazione per lo smaltimento delle terre di scavo, che RFI si aspetta entro fine dicembre, auspicando dunque di poter cominciare a scavare sotto la città a febbraio/marzo 2018 e di finire lo stesso scavo dopo 3 anni. L’unica cosa che è cambiata è la nazionalità della fresa: ora abbiamo una fresa tedesca.

Dell’hub coi bus, estratto dal cilindro come la soluzione migliore, nemmeno l’ombra: l’ultima riunione in cui se n’è parlato risale a fine aprile 2017. Parola di RFI che ci ha fatto sapere che non solo il progetto è sempre lo stesso, ma nel caso in cui si voglia fare l’hub, ha chiesto espressamente che i lavori non interferiscano con quanto fatto sinora: dunque sembrerebbe lecito aspettarsi una meravigliosa tettoia posticcia accanto all’enorme vela di Foster, se vogliamo avere l’intermodalità coperta. Davvero una bella ciliegina su quest’enorme sperpero di denaro pubblico.

Abbiamo visto con i nostri occhi l’enorme scatolare, scavato per soli 10 metri (contro i 25 necessari per costruire la stazione interrata), ma da solo costato quanto l’intera opera: basterebbe solo questo a dire basta, a giustificare lo stop a dei lavori così vergognosamente costosi e lenti. E invece si prosegue, con l’entusiasmo dell’amministrazione, che si commuove - di gioia - a vedere la pochezza di quanto è stato fatto sino ad oggi coi soldi pubblici".

“Evidentemente deve esserci una gara, all’interno del PD, a chi mette a segno la figura più brutta. Finora il gradino più alto del podio spettava senza dubbio al sindaco Nardella, autore di una querela al sottoscritto ed al capogruppo di FDI in consiglio regionale, per il contenuto di un’interrogazione. Il sindaco, tra l’altro, non aveva neppure avuto il buon gusto di avvertire il capogruppo di una forza politica rappresentata nel suo consiglio comunale, lasciando che apprendessimo della sua querela direttamente dalla magistratura”. A parlare è Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale.

“Evidentemente la leadership di Nardella nella classifica delle figuracce deve aver ingelosito l’assessore Saccardi - conclude Torselli - che oggi annuncia querela nei confronti di Donzelli, autore di una denuncia che, se confermata, sarebbe di una gravità assoluta. Spieghiamo serenamente agli esponenti del PD che non sarà con le querele che riusciranno a tapparci la bocca: finché i cittadini ci daranno il loro consenso, denunceremo tutto quello che non ci piace nel modo di gestire il potere della sinistra, confidando che la magistratura riaffermi presto il nostro sacrosanto diritto di fare opposizione. A Giovanni Donzelli va, ovviamente, la solidarietà del gruppo consiliare di FDI a Palazzo Vecchio”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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