Mens Sana, di nuovo revocati cinque titoli. La risposta della società

I tifosi della Mens Sana Siena. novembre 2013 (foto Montepaschi sport)

Tira e molla della giustizia sportiva sul caso della Mens Sana Siena Basket, vincitrice di 5 titoli tra il 2012 e il 2013 (due scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana). Il collegio di garanzia dello sport del Coni aveva annullato le sentenze della Fip (Federazione italiana pallacanestro), ma il tribunale federale di quest'ultima si è pronunciato su un nuovo processo e ha revocato i cinque titoli di cui sopra.

Di seguito la nota ufficiale:

Il Tribunale Federale applica al Sig. Ferdinando Minucci il provvedimento della radiazione con conseguente divieto di partecipare, sotto qualsiasi veste o qualifica, a qualunque attività federale o sociale nell’ambito della FIP (artt. 1 e 59 commi I b) e III R.G.; art. 16 R.G.);

applica alla Sig.ra Olga Finetti la sanzione di tre anni di inibizione e pertanto, tenuto conto di quanto già scontato dalla medesima per effetto della sentenza del Tribunale Federale annullata dal Collegio di Garanzia CONI, fino al 7 ottobre 2019 (artt. 1 e 59 commi I b) e II R.G.; art. 15 R.G.):

applica al Sig. Luca Anselmi la sanzione di tre anni di inibizione e pertanto, tenuto conto di quanto già scontato dal medesimo per effetto della sentenza del Tribunale Federale annullata dal Collegio di Garanzia CONI, fino al 7 ottobre 2019 (artt. 1 e 59 commi I b) e II R.G.; art. 15 R.G.);

applica al Sig. Cesare Lazzeroni la sanzione di tre anni di inibizione e pertanto, tenuto conto di quanto già scontato dal medesimo per effetto della sentenza del Tribunale Federale annullata dal Collegio di Garanzia CONI, fino al 7 ottobre 2019 (artt. 1 e 59 commi I b) e II R.G.; art. 15 R.G.);

applica alla Sig.ra Paola Serpi la sanzione di tre anni di inibizione e pertanto, tenuto conto di quanto già scontato dalla medesima per effetto della sentenza del Tribunale Federale annullata dal Collegio di Garanzia CONI, fino al 7 ottobre 2019 (artt. 1 e 59 commi I b) e II R.G.; art. 15 R.G.);

applica al Sig. Jacopo Menghetti la sanzione di nove mesi di inibizione fino al 7 luglio 2017 (artt. 1, 2 e 44 R.G.; art. 15 R.G.), dandosi atto che detta sanzione è stata già scontata;

dispone la revoca al “Fallimento Mens Sana Basket S.p.A. in liquidazione” degli scudetti relativi alle stagioni sportive 2011/2012 e 2012/2013; le “Coppa Italia” 2012 e 2013; la “Supercoppa” 2013.

Attesa la particolare complessità della controversia, fissa il termine di 10 giorni per il deposito della motivazione.

Saccone: “Battaglia fino alla fine per la difesa dei titoli regolarmente conquistati sul campo”

“Una richiesta assurda, pedissequamente accolta dal tribunale federale della Fip, che peraltro non tiene conto di quanto espressamente ribadito dal Coni”. Così il presidente della Polisportiva Mens Sana Antonio Saccone commenta la richiesta della Procura della Federazione Italiana Pallacanestro di revocare i titoli della Mens Sana basket del 2012 e del 2013, quando la stessa Polisportiva era azionista di maggioranza della società.

“Ribadiamo con forza un concetto – sostiene il presidente della Polisportiva Mens Sana Antonio Saccone – I titoli sono stati conquistati regolarmente sul campo e non può esserci legame fra reati tributari e fiscali e vantaggio sul campo. Anzi l’esatto opposto: l’eventuale sottrazione di capitali, nel caso venisse dimostrata, avrebbe semmai portato un danno evidente alla squadra. Andremo avanti nella nostra battaglia: di fatto secondo la Fip nessuna delle parti ha competenza per difendere i titoli sportivi durante il dibattimento. Una tesi respinta proprio dal Collegio di Garanzia del Coni- Una profonda chiusura che ha negato alla Polisportiva il sacrosanto diritto di difendere un pezzo della propria storia, patrimonio della città e di tutto il mondo del basket”.

“Solo durante l’udienza di questa mattina – spiega l’avvocato Bruno Tassone del collegio difensivo della Polisportiva Mens Sana - è emerso che l’avviso di fissazione dell’udienza è stato separatamente comunicato anche alla curatela fallimentare, senza che le altre parti lo sapessero e potessero svolgere difese sul punto. Soprattutto, la Procura e il Tribunale della Fip hanno deciso di ignorare la decisione del Collegio di Garanzia del Coni dei mesi scorsi e di ritenere che i titoli sportivi appartengano al fallimento, in modo da poterli revocare. Tutto questo di fatto senza una difesa sul punto e aggirando le nostre difese. In goni caso siamo pronti a ricorrere alla Corte Federale d’Appello e poi eventualmente di nuovo al Collegio di garanzia del Coni”.

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