Manifestazioni antifasciste promosse da Anpi, PCI: "Parteciperemo, mobilitazione diffusa"

La bandiera del Partito Comunista Italiano

"Il movimento neo fascista Forza Nuova, dopo il divieto alla 'marcia' da questo promossa per il 28 ottobre a Roma, nel 95° anniversario di quella fascista che portò al potere Mussolini, ha lanciato una petizione per la “libertà d’espressione” firmata, fra gli altri, dall’ex ministro della Difesa La Russa, che in una nota ha spiegato con chiarezza la sua posizione - dichiara Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova - insieme a quelle di intellettuali, avvocati, militari e campioni dello sport, esponenti della cultura italiana e della società civile che nelle ultime ore stanno arrivando a decine". "Ma assume un'importanza fondamentale l'adesione all'appello di Marco Bertolini, generale di corpo d'armata e presidente dell'Associazione nazionale dei paracadutisti d'Italia, l'uomo forse più apprezzato e stimato del mondo militare italiano - conclude Fiore - di lui sono note recenti dichiarazioni sullo stato delle cose in Italia che hanno fatto riflettere tanti sulla gravità della situazione".

E’ grave che la feccia fascista continui ad annidarsi anche ai vertici dei corpi armati della Repubblica Democratica.

Il fascismo non è un’opinione ma un crimine.

Abbiamo avvertito e denunciato da tempo il pericolo reale di un’uscita da destra dalla crisi economica, sociale e valoriale che attanaglia il nostro Paese, figlia legittima di un trentennio di politiche di stampo neoliberista, unite alla scomparsa - in apparenza definitiva - di una concreta prospettiva di alternativa. Tutto ciò ha aperto le porte al revanscismo di estrema destra, con il suo carico di odio razziale, sociale e culturale.

Pulsioni di natura neofascista rischiano di minare quel che resta della coesione sociale. Gli episodi che denunciano tale deriva si moltiplicano a dismisura in modo allarmante. Oltre alle ormai consuete scorribande, provocazioni e minacce squadriste, agli sfregi sempre più frequenti arrecati ai simboli della memoria storica, alle ripetute aperture di sedi territoriali da parte di formazioni che ostentano il loro riferimento al fascismo, oggi tocca prendere atto purtroppo anche dell’avvenuta conquista di spazi di rappresentanza nelle istituzioni democratiche territoriali. Un salto di “qualità” inquietante che accresce il potenziale di visibilità e di praticabilità per tali ideologie e per tali culture discriminatorie. Non esistono più isole felici. Il fenomeno non trova remore nel propagarsi anche in quei territori dalle storiche tradizioni e dalle consolidate pratiche antifasciste e democratiche, come la Toscana e l’Emilia Romagna.

L’indecente delibera approvata dall’Amministrazione Comunale di Soragna in provincia di Parma (dato che va sottolineato), con cui si pretenderebbe di proibire sul proprio territorio ogni tipo di riferimento a ideologie e culture politiche avversate e demonizzate (nel caso specifico il Comunismo), con la minaccia di procedere altrimenti in via sanzionatoria, ne è una controprova.

Bene ha fatto l’ANPI a convocare per sabato 28 ottobre manifestazioni unitarie in decine di città italiane, in risposta ai tentativi di rilegittimare un passato che dev’essere cancellato per sempre.

Il PCI, che in tutta la Toscana e nel resto d’Italia ha programmato per il 28 una mobilitazione diffusa con tutte le sue strutture territoriali, parteciperà con le sue bandiere e diffusione di volantini all’iniziativa unitaria di Empoli in Piazza della Vittoria, convocata dall’ANPI dalle 17.30 alle 19.30".

 

PCI Empolese Valdelsa

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