Bambino disabile costretto a mangiare la schiacciata buttata nella doccia: il compagno lo difende

La schiacciatina buttata nel piatto della doccia degli spogliatoi della società sportiva, poi recuperata per farla mangiare al compagno 13enne disabile. A difesa del giovane è arrivato un amico che ha fatto desistere i tre. La notizia, riportata dai media quest'oggi, è accaduta a Bagno a Ripoli e ha avuto una grande eco anche tra i social network, proprio perché la mamma del disabile ha condiviso un post per ringraziare M., il compagno solidale che ha tentato il tutto per tutto e ha fatto desistere i giovani.

Per premiare il bel gesto è giunto anche il sindaco Francesco Casini: "In quello che è accaduto a Olmo, credetemi, c'è qualcosa di bello e ve lo voglio raccontare, così come la sua mamma lo ha raccontato a me poco fa, quando l'ho sentita per telefono per sapere cosa fosse successo. La cosa bella, su cui mi voglio soffermare, si chiama M. ed è il compagno di Olmo che ha tentato di difenderlo quando alcuni ragazzi gli hanno buttato la merenda nell'acqua della doccia per poi costringerlo a mangiarla. Il suo intervento lì per lì non è riuscito a fermare le prese in giro nei confronti di Olmo. Ma il fatto che non sia rimasto indifferente di fronte a una ingiustizia, che abbia avuto il fegato di farsi avanti, di cercare di convincere i compagni a non prendersela con un amico con meno difese e poi di denunciare tutto all'insegnante è importantissimo. Lo è per Olmo, per i suoi coetanei e per tutti noi. Il coraggio di M. è una speranza, un seme che deve essere coltivato. Per questo sarei felice di incontrare sia lui che Olmo, per poter stringere la mano a entrambi e ringraziarli per averci mostrato con i fatti che il buono e le storie belle ancora esistono e dobbiamo tenerle con noi e farne tesoro".

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