
EnsōCaffé riparte con le attività culturali, con il Vernissage della mostra di Arrighi e Vanni. Giovedì 19 ottobre alle 20, in via Bardini 40 a Empoli
Una cultura concreta, tangibile. Arte reale, materiale, provocatoria. Ensō Caffé riprende le attività culturali con una mostra che segna la linea dell’autunno-inverno: l’arte per tutti, ovunque. Il 19 ottobre, dalle 20, l’apertura di Manibus, di Patrizio Arrighi e Luca Vanni, (rispettivamente art director e sculture), lascerà un’impronta indelebile. La presentazione degli artisti sarà affidata a Claudio Cinelli, mentre l’accoglienza sarà ovviamente a cura di Massimo Spinelli e dello staff dell’Ensō Caffè.
Arte che si adatta ed entra nel mondo. Da Palazzo Pretorio in Certaldo, dove sono state esposte durante Mercatia 2017, le mani di Arrighi e Vanni si trasferiscono all’Ensō. Una location tutt’altro che scontata, per un’istallazione che ha affascinato le migliaia di visitatori del borgo medievale. Un luogo che rappresenta la normalità, un bar, dove si entra per un caffè, per un aperitivo, che invece trasporta in un altro mondo: abbracciati dai libri, sovrastati da un azzurro cielo, tra amori e sapori, diventa un’esperienza unica.
Arrighi ha sessant’anni, ha frequentato il Politecnico di Milano ed è stato allievo di Bruno Munari. Il suo lavoro consiste principalmente nella ricerca, di materiali, colori, strutture materiche, ma la personalità di Arrighi lo ha trasformato, negli anni, in uno spin-doctor della creatività. Dopo 25 anni nel campo dell’arredamento, ha intrapreso la strada dell’art director con Tuscany Art, di Luca Vanni e Luigi Galli. Un’azienda di terrecotte, che dovrebbe fare pavimentazioni e coppo da giardino, che ha cercato però di evolvere la materia e le sue forme. Luca Vanni è lo sculture di Manibus, un artista che è più un artigiano, proprio perché dall’artigianato parte la sua scultura, non scolastica, non studiata. Lavorava in conceria, poi si è messo a fare l’artigiano, da trent’anni ormai si occupa di terracotta, e nel 2011 fonda la Tuscany Art con Galli, a Montespertoli.
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