
Per la prima volta a Pisa si terrà una Masterclass di musica barocca. Otto lezioni in otto mesi per imparare a perfezionare e approfondire il proprio repertorio, sia che lo scopo sia quello di sostenere esami o concorsi, sia per l'esecuzione di concerti, o anche solo per affinare il proprio stile. Il Master è infatti rivolto ad allievi ed allieve provenienti da conservatori, istituti musicali pareggiati, scuole di musica o privatisti. La realizzazione di questa prima Masterclass è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra l'associazione Auser Musici, da anni in residenza presso il Teatro di Pisa, e l'Accademia di Musica Stefano Strata, consolidata realtà cittadina da cui emergono spesso giovani talenti. Docente del corso sarà infatti il Maestro Carlo Ipata, direttore di Auser Musici e specialista del repertorio barocco a livello internazionale, recensito dalle maggiori riviste musicali europee sia in qualità di flautista che di direttore d'orchestra. Tra gli argomenti delle 8 lezioni i problemi di stile, retorica, articolazione, abbellimenti posti dall’esecuzione con flauti storici e moderni attraverso i principali trattati della letteratura flautistica del ‘700. Inoltre saranno costituiti gruppi cameristici grazie alla collaborazione di altri strumentisti e cantanti al fine di esplorare il vasto repertorio che include il flauto traverso in organici variabili dal trio alla cantata da camera. La mattina sarà dedicata alla teoria mentre il pomeriggio alla pratica strumentale individuale e cameristica. Il primo incontro si terrà sabato 21 ottobre alle ore 14 e sono ancora disponibili alcuni posti prenotabili presso la segreteria dell'Accademia Stefano Strata dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.30 (050 23563 - 349 3543352 – info@accademiadimusicastefanostrata.it). «È un grande piacere per me collaborare con l'Accademia Strata – dice Carlo Ipata – che mi ha permesso di portare nella mia città natale tutta la mia esperienza per offrire questa Masterclass ai giovani che vogliono approfondire la bellezza e l'importanza del repertorio barocco».
Fonte: Ufficio Stampa
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