“+Sé-Io=Pace”, la mostra sui temi della pace arriva a Volterra

Riprende il suo tour, dopo aver toccato Pesaro, Assisi, Foggia e Teramo, Milano, Rimini, Trento, la mostra nazionale itinerante “+Sé-Io=Pace” sui temi della pace, condivisione, del rispetto dell’altro diverso da sé, rivolta a tutti ma in particolar modo ai giovani.

“+Sé-Io=Pace”  nel 2017 toccherà Volterra dal 3 all’ 11 Novembre 2017, Logge Palazzo Pretorio, con il patrocinio del Comune di Volterra e della Regione Toscana.

La mostra è promossa dalla Fondazione Leo Amici (fondazione riconosciuta e patrocinatrice sul territorio nazionale di numerose iniziative di promozione sociale) – sostenuta operativamente dall’Associazione Dare - e si avvale della straordinaria partecipazione del pittore, regista e scrittore Carlo Tedeschi (Artista per la pace nel 1991, Premio Borsellino per la pace nel 2009) che gentilmente ha messo a disposizione alcune sue opere provenienti da collezioni private italiane ed estere e si è reso disponibile ad incontrare i numerosi giovani che sinora l’hanno visitata.

Infatti, migliaia sono stati gli studenti, altrettanti i visitatori italiani e stranieri che hanno visionato la mostra durante le altre tappe nel corso delle quali i ragazzi delle varie città hanno consegnato le lettere della pace e ricevuto la t-shirt con il logo, creando un ideale trait d’union con i loro coetanei di altre realtà.

"La città di Volterra è lieta di accogliere la mostra nazionale itinerante di Carlo Tedeschi "+Sé-Io=Pace" che ha toccato con successo diverse città italiane, promuovendo tra i cittadini e i giovani la condivisione e il rispetto dell'altro. Sono temi di grande attualità, valori che costituiscono una base importante per la nostra comunità. Questa iniziativa dedicata alla pace, rivolta soprattutto alle scuole e ai loro studenti, è anche modo per riflettere su quanto bene prezioso essa sia, non solo per sé stessi ma anche per l’intera collettività" ha affermato Eleonora Raspi, assessore alla Pubblica Istruzione Cultura - Comune di Volterra

L’esposizione si muove su due linee guida: stimolare una crescita comune, di tutta la cittadinanza,  improntata alla condivisione e reciproca considerazione, oltre ad un impegno quotidiano, da portare avanti nelle proprie città, in favore della pace; nelle scuole, oltre rispetto dell’altro, promuove il superamento delle prevaricazioni e dei fenomeni di bullismo.

PERCHE’ LA MOSTRA La mostra ha preso avvio in un periodo in cui l’ONU stava dibattendo il progetto di Dichiarazione della pace quale diritto umano fondamentale. Nel dicembre 2016 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha definitivamente approvato la Dichiarazione sul diritto a godere della pace. Nel preambolo si riconosce che la pace non è solo assenza di conflitto, ma richiede anche un processo partecipatorio positivo e dinamico, in cui il dialogo è incoraggiato ed i conflitti vengono risolti in uno spirito di reciproca comprensione e cooperazione. (A/C.3/71/L.29, Preambolo).

"+ sé – io = pace” usufruisce della  vasta produzione del noto pittore, regista e scrittore (suo “L’uomo dal turbante rosso” menzione speciale Premio Cesare Pavese) che propone un percorso interiore, culminando nella rappresentazione della pace, raggiunta attraverso un cammino progressivo dell'essere. Così da "L'Albero" sino a "Il volo della pace" e la concretizzazione del concetto di pace con il dipinto “Madre Lupa” creato appositamente per questa esposizione, il visitatore potrà immergersi nella “poetica pittorica" di Tedeschi, artista versatile, che unisce e raccoglie nel tratto tutta la sua ricchezza espressiva. “Tedeschi è un artista che si addentra nelle tematiche socio-culturali del panorama contemporaneo e condensa nella sua visione eclettica i tre principali tempi verbali: passato – presente – futuro – spiega una delle tre curatrici, la prof.ssa Laura Mochi, affiancata da prof.ssa Antonella Di Muoio e Marisa Bovolenta -.  Nel suo dialogo sintetizza le più svariate correnti artistiche, con riferimenti ai grandi artisti del passato. In una interiorizzazione universale, spazia dai primordiali graffiti all’arte figurativa, dall’arte informale al surrealismo. La sua arte è visione vivibile di una totalità in evoluzione, che da invisibile diviene visibile, e quindi condivisibile”.

IL COINVOLGIMENTO DELLE SCUOLE

Alla visione della mostra e per i temi trattati, sono invitati gli studenti della scuola primaria (classi quinte) e secondaria di primo e secondo grado. All’interno della mostra è posizionata una teca in plexiglas che accoglie la “lettera della pace”. Ogni classe porterà con sè la lettera, redatta dagli studenti, che rappresenterà la volontà e i desiderata dei ragazzi sul tema. Per ogni lettera sarà consegnata la t-shirt dell'evento. La maglietta della pace, riproducente il logo della mostra, diviene essa stesso strumento educativo: potrebbe ad esempio, secondo le indicazioni degli insegnanti, essere firmata dagli studenti e tenuta in classe, anche esposta, quale promemoria a cui fare riferimento in caso di conflitti e divergenze. Una sorta di “patto” per una crescita comune nella condivisione e nel rispetto reciproco. Le lettere, che potranno essere decorate anche con disegni, sono  poi raccolte in un volume che porta il titolo della città che la mostra avrà toccato. Nella città successiva, raggiunta dall’esposizione, il volume entra a far parte del percorso espositivo e sarà consultabile dal pubblico (video su studenti e mostra sul canale You tube Associazione Dare).

CHI E’ CARLO TEDESCHI

Carlo Tedeschi è artista versatile apprezzato nel panorama culturale italiano ed internazionale contemporaneo. Uomo di cultura, è scrittore, regista, autore teatrale, pittore la cui attività creativa spazia in vari ambiti ottenendo, nel corso degli anni, ampi riconoscimenti. Il suo impegno per la promozione dei valori della pace e dei diritti umani gli è valso i riconoscimenti “Artista per la pace” nel 1991 e “Premio Borsellino per la pace” nel 2009.

Carlo Tedeschi è uomo di profonda spiritualità che trova concreta espressione in particolare nei capolavori della scena teatrale italiana che ricevono successo di pubblico e critica, quali “Chiara di Dio” (sulle scene da oltre dieci anni, 450mila spettatori), “Patto di Luce – per la pace e i diritti umani” (spettacolo utilizzato dalle scuole per percorsi didattici di educazione al rispetto dell'altro diverso da sé) e numerosi musicals originali italiani rappresentati nei maggiori teatri, sin dal 1986.

Carlo Tedeschi è anche uomo di impegno sociale e umanitario: ai giovani ha rivolto tutte le sue energie testimoniando e trasmettendo la Bellezza, anche quella del rispetto per il Creato, l'Uomo, Dio. Negli anni incontra migliaia di ragazzi nelle scuole, negli oratori, nei teatri fornendo, oltre ad accademie di formazione artistica, anche chiavi di lettura e di comprensione della realtà al fine di essere attivi protagonisti della loro vita con sani principi e valori di condivisione, pace, solidarietà e rispetto della dignità umana.Con il supporto dell'Associazione Dare e attraverso la Fondazione Leo Amici (ente riconosciuto), Carlo Tedeschi ha favorito numerose azioni a sostegno delle popolazioni del Kenya, dello Zambia e offerto altrettanti aiuti concreti al Lago di Monte Colombo (Rimini), dove ha sede la Fondazione, a centinaia di bambini di Chernobyl, a minori in affido in collaborazione con le istituzioni locali, creando altresì le condizioni per accogliere, curare ed assistere centinaia di bambini orfani e profughi durante la guerra dei Balcani.

Fonte: Ufficio Stampa

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