Consiglio regionale, grandi opere e mancanza del numero legale: le reazioni dei partiti

(foto di archivio)

Sinistra Italiana: “Tra grandi opere e mancanza del numero legale il Consiglio regionale di oggi è una brutta pagina per la Toscana”

“La seduta di oggi del Consiglio regionale rappresenta una brutta pagina per la Toscana, prima con la comunicazione dell’assessore ai Trasporti e delle Infrastrutture Ceccarelli sulle grandi opere, poi con la mancanza del numero legale prima di discutere contro il piano di esternalizzazioni di Toscana Aeroporti”. Ad affermarlo in una nota sono i coordinatori regionali di Sinistra Italiana Daniela Lastri e Marco Sabatini insieme ai coordinatori di Firenze e Pisa Serena Pillozzi e Ettore Bucci, commentando i lavori odierni a Palazzo Panciatichi.
“Sulle procedure di valutazione ambientale e autorizzative riguardanti l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze, stazione Foster e inceneritore di Case Passerini Ceccarelli ha ribadito che la Giunta si è già espressa passando la palla allo Stato. Questo conferma però l’incapacità della Regione di rimettere in discussione interventi devastanti, inclusa la Terza corsia dell’A11, per la Piana Fiorentina, che ha già dato ampiamente in termini di inquinamento”.

“A peggiorare le cose – sottolineano ancora Lastri e Sabatini – la fuga dei consiglieri del Partito Democratico che hanno fatto mancare il numero legale in aula, decretando la fine anticipata della seduta prima di votare la risoluzione politica sulla comunicazione di Ceccarelli. Così facendo è saltata la discussione contro il piano di esternalizzazioni di Toscana Aeroporti, che mette a rischio il futuro di ben 800 lavoratori degli scali di Pisa e Firenze, oltre alla nostra mozione sull’Aurelia. Il Pd in Regione si conferma pessimo epigono di quello che sta in parlamento e che in queste ore sta approvando una legge elettorale a colpi di fiducia col benestare di Forza Italia e Lega”.

“La seduta di oggi del Consiglio regionale rappresenta una brutta pagina per la Toscana, prima con la comunicazione dell’assessore ai Trasporti e delle Infrastrutture Ceccarelli sulle grandi opere, poi con la mancanza del numero legale prima di discutere contro il piano di esternalizzazioni di Toscana Aeroporti”. Ad affermarlo in una nota sono i coordinatori regionali di Sinistra Italiana Daniela Lastri e Marco Sabatini insieme ai coordinatori di Firenze e Pisa Serena Pillozzi e Ettore Bucci, commentando i lavori odierni a Palazzo Panciatichi.
“Sulle procedure di valutazione ambientale e autorizzative riguardanti l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze, stazione Foster e inceneritore di Case Passerini Ceccarelli ha ribadito che la Giunta si è già espressa passando la palla allo Stato. Questo conferma però l’incapacità della Regione di rimettere in discussione interventi devastanti, inclusa la Terza corsia dell’A11, per la Piana Fiorentina, che ha già dato ampiamente in termini di inquinamento”.

“A peggiorare le cose – sottolineano ancora Lastri e Sabatini – la fuga dei consiglieri del Partito Democratico che hanno fatto mancare il numero legale in aula, decretando la fine anticipata della seduta prima di votare la risoluzione politica sulla comunicazione di Ceccarelli. Così facendo è saltata la discussione contro il piano di esternalizzazioni di Toscana Aeroporti, che mette a rischio il futuro di ben 800 lavoratori degli scali di Pisa e Firenze, oltre alla nostra mozione sull’Aurelia. Il Pd in Regione si conferma pessimo epigono di quello che sta in parlamento e che in queste ore sta approvando una legge elettorale a colpi di fiducia col benestare di Forza Italia e Lega”.

Stella (FI): "Pd fa mancare numero legale in aula, salta voto su 800 esuberi aeroporti"

“È grave che oggi in aula il Pd abbia fatto mancare il numero legale e non si siano potute mettere in votazione le nostre mozioni e interrogazioni sugli annunciati esuberi di 800 lavoratori degli Aeroporti di Firenze e Pisa. Si tratta di un atteggiamento che svilisce il ruolo dell'assemblea regionale dinanzi a un grave problema occupazionale che riguarda la Toscana". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

"Noi ci battiamo perché questi licenziamenti vengano ritirati - annuncia il vicepresidente del Consiglio regionale -. Ci avevano detto che l'integrazione tra i due scali toscani avrebbe portato a un aumento dei posti di lavoro, invece non è stato così, e ora Pisa rischia di perdere 500 lavoratori, e Firenze 300. E' inaccettabile e chiediamo che il Presidente della Regione incontri immediatamente il Presidente della società Toscana Aeroporti per individuare un percorso di sviluppo del sistema aeroportuale toscano compatibile con il mantenimento dei livelli occupazionali".

"Deludente - prosegue Stella - anche la comunicazione dell'assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli su Aeroporto di Firenze, nuova stazione Foster, gestione terre e rocce da scavo, impianto di Case Passerini, terze corsie autostradali. Purtroppo la relazione ha confermato quel che diciamo da tempo: in Toscana le infrastrutture sono ferme da decenni, per colpa di una sinistra che governa nel segno dell'immobilismo".

"Oltre alla Tav, i cui lavori sono stati stoppati fino al marzo 2018 - sottolinea Stella - sono troppe le grandi opere necessarie a Firenze e in Toscana ancora ferme al palo. A cominciare dalla pista dell'aeroporto di Peretola, per arrivare all'ammodernamento del polo fieristico. Chi ha la responsabilità di amministrare deve capire che le infrastrutture efficienti sono fondamentali per il rilancio e la crescita economica del territorio, e il tempo speso finora è stato troppo: occorre una decisa inversione di tendenza".

Marras (Pd): “La solita litania, preferiscono il baccano al confronto”

«Nessuno vuole affermare cose diverse: mancavano in aula alcuni consiglieri del nostro gruppo. Del gruppo M5S c'era soltanto Quartini. Molti altri mancavano nei banchi dell'opposizione. E si discuteva sempre e soltanto delle stesse cose che riguardano le infrastrutture, sulla base di una richiesta fatta proprio dalle opposizioni. Nulla di nuovo purtroppo, la solita litania. Peccato perché alla fine il gesto di chiedere la verifica del numero legale ci ha impedito di discutere delle mozioni che riguardano la vertenza di Toscana Aeroporti sui servizi e le possibili ripercussioni occupazionali, un rischio dovuto all'applicazione delle direttive comunitarie. La verità è una sola: non sanno nemmeno usare gli strumenti dell’opposizione, preferiscono un po' di baccano sui numeri al confronto sui temi».

Così Leonardo Marras, capogruppo Pd in Consiglio regionale, replicando ad alcuni esponenti dell’opposizione in merito alla mancanza del numero legale sul finire della seduta d’aula odierna.

Movimento 5 Stelle: “Consiglio regionale, sui temi della Piana Fiorentina il PD fa mancare il numero legale a se stesso”

“Si conclude per mancanza di numero legale la seduta di oggi del Consiglio regionale della Toscana, proprio nel momento in cui avrebbe dovuto votare una risoluzione del PD a sostegno della Comunicazione della Giunta sulle grandi opere infrastrutturali, comprese quelle della Piana Fiorentina. La scarsa presenza in Aula dei Consiglieri del Partito Democratico fa dunque mancare il numero legale allo stesso Partito Democratico che si apprestava a difendere la follia di continuare a inquinare la Piana Fiorentina, diventata oramai una vera e propria ‘camera a gas’, con opere ed infrastrutture pericolose per l’ambiente e l’uomo. Ancora una volta, dal canto nostro, abbiamo contestato la scandalosa politica infrastrutturale e sui rifiuti del PD, che in quella “camera a gas” vorrebbe costruire un inceneritore, un nuovo aeroporto ed una terza corsia autostradale, trasformando l’area in una vera pattumiera tossica regionale.”

Claudio Borghi (Portavoce dell’opposizione in Toscana)

“Riteniamo molto grave - afferma Claudio Borghi, Portavoce dell’Opposizione e Consigliere regionale della Lega Nord - quanto accaduto oggi nell’Aula del Consiglio regionale, dove per l’ingiustificata assenza di diversi esponenti del Pd - cui spetta il dovere di garantire il numero legale in aula - si è registrato per ben due volte la mancanza del numero minimo peraltro su un’importante risoluzione del PD stesso collegata ad una comunicazione dell’assessore Ceccarelli sulla situazione delle infrastrutture toscane, Aeroporto di Peretola in primis, con conseguente chiusura dei lavori Consiglio. La sospensione dei lavori ha comportato l’impossibilità, nonostante le richieste delle opposizioni, disposte a continuare i lavori, di analizzare compiutamente la critica situazione inerente a Toscana Aeroporti SpA, in cui centinaia di dipendenti rischiano un drastico peggioramento delle condizioni contrattuali, se non addirittura il posto di lavoro”. “E’ un atteggiamento assolutamente irresponsabile - sottolinea Borghi a nome delle opposizioni - che stigmatizziamo apertamente. I lavoratori di Toscana Aeroporti e le loro famiglie, giustamente in ansia per il proprio futuro - conclude Claudio Borghi - devono quindi ringraziare i distratti Consiglieri del Pd che in quel momento erano affaccendati in altre cose, evidentemente per loro più importanti.”

Sì-Toscana a sinistra: "PD fa mancare numero legale per evitare discussione su lavoratori aeroporti"

Il Partito democratico ha fatto mancare il numero legale facendo così terminare la seduta del Consiglio regionale, per evitare la discussione sul piano di esternalizzazioni di Toscana Aeroporti che colpirà ben 800 lavoratori degli scali di Pisa e Firenze. Il numero legale è mancato al momento del voto su un atto che riguardava tunnel dell’Alta Velocità, nuovo aeroporto di Firenze e inceneritore di Casa Passerini.
“Noi -affermano i consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti- pur essendo all’opposizione, responsabilmente eravamo disponibili a garantire il numero legale, certo non per far approvare questo pessimo atto sulle Grandi opere inutili, ma per garantire i diritti dei lavoratori degli aeroporti. Ma c’è stato persino impedito di prendere la parola e proporre la ripresa dei lavori in Aula. E’ stata una seduta improntata all’autoritarismo, nella quale pure l’importantissimo tema dei disabili è stato trattato senza alcuna possibilità di reale confronto”.

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