La Albor di Badia a Cerreto (Gambassi Terme) è a rischio. La storica azienda di cornici, un nome conosciutissimo in Valdelsa e non solo, ha trentanove dipendenti con contratto di solidarietà, un accordo che ormai è in vigore da quattro anni. La situazione si fa difficile, fanno sapere dalla Cgil di Empoli, per questo i sindacalisti avranno domani, mercoledì 11 settembre, alle 15 un incontro con Gianfranco Simoncini, consigliere del presidente Enrico Rossi in merito al lavoro.
"Cerchiamo di capire se ci sono soluzioni per rendere di nuovo competitiva la Albor. Le strutture ci sono, il capannone andrebbe sfruttato, ma per ora bisogna vedere se ci sarà chi vuole prendersi carico dell'azienda" commentano Alessandro Lippi (Fillea Cgil) e Sergio Luschi, coordinatore Cgil per l'Empolese Valdelsa.
I problemi risalgono agli anni novanta, quando l'industria valdelsana delle cornici - compreso l'indotto - dava lavoro a quasi 1500 persone. Stando ai sindacalisti la mancanza di lungimiranza ha portato alla situazione attuale, in cui molte aziende sono chiuse e si contano poco meno di 200 lavoratori. Nessuno ha voluto fare sistema e la concorrenza dalle altre parti del mondo è stata spietata. Una miopia che adesso si ripercuote sulla Albor.
Da mercoledì 4 ottobre è stato portato avanti un concordato in bianco, con cui si prende tempo in attesa di una soluzione più consona. In sostanza, l’impresa in crisi può mantenere la continuità aziendale mentre elabora un piano da sottoporre ai creditori, il tutto sotto il controllo del tribunale.
Anche il sindaco di Gambassi Terme Paolo Campinoti ha deciso di dare il suo appoggio ai lavoratori della Albor. Luschi e Lippi, però, vogliono anche qualcosa in più e lo faranno presente nell'incontro con Simoncini: "Non ci accontentiamo della solidarietà, vogliamo soluzioni utili per il futuro Si perde l'arte di saper creare, con le aziende di cornici in Valdelsa è stato disperso un patrimonio negli anni".
Gianmarco Lotti
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