
“Cento euro e non ho visto nulla”. Già dal giorno successivo siamo stati letteralmente sommersi dalle proteste degli spettatori che il 23/9/2017 hanno assistito al concerto dei Rolling Stones a Lucca. Sono stati proprio gli utenti a contestare, fin dalle prime ore, l’organizzazione dell’evento. Anche social network e siti specializzati sono stati invasi dalle proteste di chi, pur avendo pagato un regolare biglietto, ha vissuto disagi e difficoltà di ogni tipo.
I DISAGI
Tanti, tantissimi spettatori diversi ma sempre le stesse, circostanziate, denunce.
Il senso, infatti, è comune a molti: l’organizzazione dell’evento è stata inadeguata, del tutto insufficiente rispetto agli standard internazionali. Basti pensare alla completa inadeguatezza della location, a una visibilità scarsa (o nulla) del palco; ma anche all’insufficienza di bagni chimici, allo spazio ristretto per gli spettatori, alla presenza di persone arrampicate su alberi e lampioni (con ovvie ripercussioni sul fronte della sicurezza), alle code chilometriche e all’acustica non all’altezza dell’evento.
L’INIZIATIVA CODACONS
L’Associazione ha scelto di intervenire a tutela degli spettatori coinvolti.
Il Codacons ha già presentato un esposto alla Procura di Lucca chiedendo di aprire un’indagine sull’organizzazione del concerto: l’obiettivo è quello di verificare il pieno rispetto dei diritti degli utenti che hanno pagato un regolare biglietto – a fronte di un servizio per molti deludente. Inoltre, l’Associazione ha chiesto alla Procura di valutare il sequestro cautelare degli incassi del concerto, come forma di garanzia per eventuali azioni risarcitorie da parte degli spettatori delusi.
Dando seguito a questo impegno, l’Associazione mette ora a disposizione degli spettatori presenti al concerto una nomina individuale di persona offesa. In questo modo è possibile segnalare la propria posizione alla Procura e richiedere – in caso di rinvio a giudizio – un risarcimento dei danni subiti.
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