Fiori di carta sulle opere 'mutilate' di San Miniato: la trovata dell'artista Giannoni

Gian Franco Giannoni è un pittore, o meglio un 'ex' pittore, che ha deciso di abbellire San Miniato in modo particolare. Ha notato un volantino che pubblicizzava un tour tra le bellezze della città della Rocca e ha scelto di intervenire. Ha realizzato dei fiori di carta colorati e li ha messi sulle statue o sui capitelli che definisce 'mutilati'.

"L'infiorata della scalinata del S.S. Crocifisso, con una mia installazione di coloratissimi fiori di carta, fa capire che il tempo è veramente scaduto e non ci possiamo più permettere dopo decine di anni l'incomprensibile incuria nei confronti di un complesso monumentale di tale bellezza. Tolti i fiori compariranno di nuovo i capitelli mutilati, gli angeli senza braccia, le statue di San Pietro e Paolo disorientate, il tutto offerto da decine di anni alle macchine fotografiche di centinaia di turisti per illustrare queste nostre"bellezze" dal Polo Nord al Polo Sud" scrive Giannoni non senza polemica e ironia.

Il problema persiste anche in piazza del Duomo, Giannoni conclude così: "Per tutte le istituzioni come comune, curia vescovile, sovrintendenza delle belle arti (che ritengo principale responsabile di questo abbandono), è il tempo di trovarsi il prima possibile a un tavolo di lavoro per discutere seriamente senza 'se' e senza 'ma' per far scomparire queste immagini dai nostri occhi, il tempo è scaduto".

Alla fine della sua lettera, Giannoni dà l'ultima sferzata a San Miniato. Annuncia le sue dimissioni da pittore, almeno per quanto riguarda la cittadina samminiatese.

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