
Sul comunicato trasmesso da Usl Toscana Centro i Cobas all'assessore al Diritto alla salute, al welfare e all'integrazione socio-sanitaria Stefania Saccardi, i Cobas Pubblico Impiego - Sanità
USL Toscana centro rispondono:
"Sono trascorsi 4 anni dalla sottoscrizione del patto territoriale del 20.12.2013 con il quale doveva realizzarsi il rilancio, il potenziamento dell’Ospedale per acuti, ma niente di tutto questo è avvenuto. Anzi l’intero sistema sanitario valdarnese sia sul versante fiorentino che aretino è totalmente in crisi, fallite tutte le ipotesi avanzate dagli amministratori e manager dal polo unico, dall’integrazione e persino dalla messa in rete.
I soldi promessi e accantonati, 2.000.000,00 di euro, per la riqualificazione del presidio ospedaliero sono (forse) ancora lì: nonostante le richieste ai bisogni socio sanitari della popolazione siano in aumento e non trovino risposte adeguate in ciò che è sopravvissuto nel presidio ospedaliero del Serristori , anche per colpa delle politiche
gestionali che cercano di allontanare la popolazione dall’Ospedale.
Prova ne è la migrazione di tanti cittadini verso altri presidi ospedalieri della USL Toscana Centro e Regionali o peggio ancora nella miriade di case di cura e istituti privati nati come funghi non per rispondere al diritto alla salute ma solo per soddisfare gli appetiti speculativi e di profitto.
Oggi l’Ospedale Serristori continua a vivere in una condizione di precarietà in contrasto con quanto ci vogliono far credere con l’ultimo comunicato stampa, realizzato in fretta e furia, che spaccia per realizzato quello che ancora c’è da fare, mentre il presidio cambia progressivamente pelle e non si parla più di ospedale per acuti ma solo di mega ambulatorio in attesa di trasformarsi in casa della salute esclusivamente dedicato alla piccola interventistica – che ovviamente fa tanti numeri – con due unici reparti per pazienti geriatrici.
Il Pronto Soccorso H24 con personale dedicato e con professionisti medici è sotto attacco a causa del
tentativo aziendale di inserirvi il 118 territoriale abbattendo i posti letto – così come ha fatto l’azienda nel tempo per la chirurgia generale e attualmente con la sub intensiva. La realtà parla chiaro il terzo posto letto in area critica è stato da più di un mese velocemente soppresso e con calma dichiarano di essersi messi alla ricerca da più di un mese per rimettere il mal tolto. In un futuro prossimo ci promettono l’ampliamento della stessa con 4 posti letto?! Permane sul Pronto Soccorso il blocco degli accessi dal 118 dalle 20 alle 7.
Senza alcun presente rimane l’endoscopia digestiva condannata anch’essa alla soppressione e gestita attualmente da un pool di specialisti di area chirurgica e medica dell’ospedale Serristori sottratti dalle proprie attività specialistiche, per forza di cose, per garantire questo servizio. Nel futuro prossimo ci promettono un rafforzamento di 2 unità a tempo pieno.
Scandalosa è la proroga della pronta disponibilità pomeridiana degli anestesisti e chirurghi in barba alla corretta applicazione di detto istituto. Nel futuro prossimo ci promettono, senza specificare alcuna data di trovare una soluzione definitiva del problema che sono le assunzioni!
Confermiamo la nostra valutazione - su dati oggettivi – di una ortopedia ridotta all’osso, ancora esternalizzata e ceduta alla casa di cura Frate Sole e a quella di Pontassieve.
Anche in questo caso per coprire lo “scandalo” viene promesso che in un futuro prossimo l’attività ortopedica sarà implementata con due sedute settimanali.
Sulle carenze di personale l’azienda si rende disponibile in un futuro prossimo a coprire l’elevato turn over di medici di medicina interna ove è possibile mentre niente dicono per l’assunzione del personale infermieristico, OSS, tecnico sanitario di radiologia e di laboratorio analisi ai quali non è garantita neanche la promessa di un futuro prossimo.
NESSUNA RISPOSTA SUL PIANO OCCUPAZIONALE E DELLE CRITICITA’ DI PERSONALE!
La cardiologia quasi del tutto assente nel presidio ospedaliero Serristori e allocata nel super distretto di Rignano sull’Arno vedrà l’implementazione di una figura medica assegnata all’ospedale di Borgo San Lorenzo e che lavorerà in proiezione anche sul presidio ospedaliero Serristori. Questo “giochino” garantirà solo una cardiologia sulle 6h.
L’unica cosa certa che ha un presente è l’attività pediatrica ottenuta grazie ad una straordinaria mobilitazione dei COBAS , associazioni e cittadini.
Realizzato infine in tutta fretta uno schemettino striminzito appare il famoso crono programma di un futuro prossimo fatto di lavori di riqualificazione del presidio ospedaliero che dovrebbero protrarsi oltre settembre 2019. Avremo voluto avere copia dei progetti attuativi ed esecutivi con annesse le delibere aziendali.
TUTTO QUI?
Il profilo della risposta rimane basso, deludente ed evasivo negli impegni necessari, privo di una adeguata documentazione che certifichi l’operato dell’Azienda nell’attuazione del patto territoriale. Rimane da osservare un piccolo particolare, che la relazione consegnata dall’assessore Regionale rimane inattendibile, fatta in fretta e furia per nascondere la realtà attuale in cui vive l’Ospedale Serristori ancora in preda al progressivo svuotamento di attività e a drammatiche carenze di personale .
Come COBAS P.I. rinnoviamo l’appello alle istituzioni di dire la verità, di onorare gli impegni assunti alla firma del patto territoriale e di presentare un vero crono programma nelle sedi opportune.
L’OSPEDALE SERRISTORI STATE CERTI NON RIENTRERÀ NELLA LUNGA LISTA DEGLI OSPEDALI SOPPRESSI NELLA EX TOSCANA FELIX".
Andrea Calò Domenico Mangiola Valentina Fontanelli Delegati RSU COBAS P.I. USL Toscana Centro
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