
"Sembra che l'Ostello di Castelfiorentino voglia mantenere un posto di primo piano nel dibattito politico anche dopo la sua riapertura, annunciata con grande risalto il 22 giugno scorso. Questo obiettivo, infatti, rappresentava uno degli impegni del programma elettorale di questa amministrazione La stessa nota del Comune recitava: "la nuova organizzazione degli spazi, la versatilità degli accessi. E poi una sala convegni, la sala multimediale, la sala bar, il cortile interno con le sedute a semicerchio dove si possono scambiare due chiacchere e moltiplicare le occasioni di socializzazione. Entro un paio di settimane, infine, l’apertura del nuovo Ristorante con il giardino".
E poi ancora "Numerose le novità apportate alla struttura, grazie al restyling realizzato dal nuovo gestore (la società “Forti Yachting Partners”), la quale ha voluto fare dell’Ostello una moderna struttura di accoglienza, dotata dei più elevati standard di qualità, in grado di intercettare il turismo giovanile e contestualmente rivolgersi ad un’utenza più ampia".
A oggi a seguito di interrogazione all'ultimo Consiglio Comunale, presentata dal Consigliere della Lista Civica Carlo Andrea Zini la realtà è ben diversa. Il bar aprirà al pubblico, ci auguriamo, a giorni. Il ristorante tra un mese circa ma non ci sono date precise. Ovviamente una nuova inaugurazione non avrebbe molto senso. L'Assessore Gianluca D'Alessio, nel Consiglio del 28 settembre, ha comunicato che le presenze sembrano essere state 280, a tre mesi dalla apertura della struttura; si desume, pertanto, un totale stimabile in 1120 presenze annue assolutamente ancora ben lontane dalle 10 mila a cui fa riferimento la stessa Senatrice Cantini, a suo tempo sindaco di Castelfiorentino, in una nota di congratulazioni inviata proprio per la riapertura.
La sala conferenze sembra funzionare invece occasionalmente per conferenze o incontri di vario genere, cosa decisamente diversa da un servizio continuativo al pubblico, come un'offerta ristorativa. Prima della denuncia pubblica delle opposizioni, la zona antistante le entrate del bar-ristorante, versava in condizioni di assoluto abbandono con tanto di cartello che ne decretava la chiusura; mi fa pertanto piacere che almeno su questo fronte si sia intervenuti prontamente a ristabilire il meritato decoro a una struttura di proprietà pubblica.
Ci tengo a precisare che qualsiasi investimento sul territorio che vada a rivitalizzare il tessuto sociale e turistico trova la massima condivisione, pertanto non è contro l'opposizione che il Sindaco deve adoperarsi per garantire la massima efficienza ma, eventualmente, a controllo della gestione con cui, mi auguro, siano stati presi degli impegni precisi".
Susi Giglioli, presidente associazione civica 'Insieme per Cambiare'
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