
"Sono molto rammaricato per la decisione di non partecipare al prossimo Consiglio Comunale presa dalle opposizioni: innanzitutto perché avrei preferito che “le tre legittime ragioni“, addotte come giustificazione della loro assenza dal Consiglio Comunale, prima di divulgarle a mezzo stampa, fossero state espresse nella conferenza dei Capi Gruppo convocata per il giorno 20 settembre e puntualmente disertata dalla minoranza con le solite motivazioni personali.
Inoltre, credo che il Consiglio Comunale sia il luogo principe dove dibattere questi argomenti e credo che la minoranza abbia senza dubbio le capacità e gli strumenti per condurre una discussione sul merito. La presenza, poi, di un vero contraddittorio permetterebbe sicuramente lo sviluppo di una discussione proficua e interessante per tutti.
Se invece si intende, per fini di pura visibilità, pubblicizzare il tutto a mezzo stampa in modo preventivo senza intavolare alcuna discussione, si agisce certamente in maniera legittima, ma non costruttiva per nessuno.
Del resto, le tre ragioni portate a giustificazione dell’assenza dal Consiglio comunale del 29 settembre sono così contorte e oscure che sapranno i cittadini giudicare della loro validità. In ogni caso le battaglie, tutte le battaglie democratiche, si fanno sempre dentro le istituzioni e salire sull'Aventino si è dimostrata storicamente una scelta sbagliata.
Non è mia intenzione commentare specificamente in questa sede le tre ragioni: il sindaco rispetta le istituzioni e risponde in Consiglio Comunale. I cittadini-elettori giudicheranno, quando sarà il momento, il comportamento di maggioranza e minoranza".
Giovanni Capecchi, sindaco di Montopoli in Val d'Arno
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