Caporalato, tre arresti per sfruttamento del lavoro

Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Sono queste le accuse a carico di almeno tre persone nell'ambito di una vasta operazione contro il caporalato condotto dai carabinieri della Compagnia di Poggibonsi e del Nucleo ispettorato del lavoro di Siena nelle prime ore della mattinata di oggi, venerdì 29 settembre.

Per loro è scattata un'ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri di Siena e Grosseto. Si tratterebbe di tre stranieri, di origine curda.

L’indagine è scattata a seguito di un esposto presentato nel mese di febbraio scorso da un cittadino di Radda in Chianti, che aveva segnalato le precarie condizioni di alloggio in cui versavano alcuni stranieri, sistemati in un fatiscente appartamento in località Palagio.

I successivi accertamenti investigativi, coordinati dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siena, Dottor Salvatore Vitelloe dal Sostituto Dottor Nicola Marini, hanno consentito ai militari dell’Arma e al personale dell’Ispettorato del Lavoro di documentare effettivamente le pessime condizioni di vita di circa 40 operai, dipendenti di una Società d’intermediazione con sede nella Provincia di Grosseto che risultavano essere stati sottoposti ad orari di lavoro estenuanti.

Le persone venivano accompagnate con numerosi furgoni sui luoghi di lavoro e costretti a sostenere faticose attività agricole, oltre gli orari contrattualmente concordati. Nel corso dell’indagine sono stati individuati due ulteriori appartamenti in Castellina in Chianti e in Vagliagli, utilizzati quali dormitorio per gli operai impiegati nella stessa società.

In tali appartamenti dagli appunti annotati dagli stranieri sulle loro agende personali e da ulteriori documenti rinvenuti, è emerso come gli stessi venissero retribuiti solo per una parte delle ore di lavoro realmente effettuate. Inoltre ci sarebbero stati episodi di maltrattamento e comportamenti vessatori ai quali i lavoratori erano stati sottoposti e ai quali avevano dovuto assoggettarsi, pur di conseguire una retribuzione.

All’interno delle squadre di lavoro organizzate, si era venuta a creare una consolidata gerarchia di disparità nei trattamenti economici, a seconda delle etnie dei componenti delle squadre stesse. Le vittime di tali vessazioni erano altresì costrette a trattenute sullo stipendio, quale corrispettivo dell’acquisto degli strumenti di lavoro che utilizzavano. Nello stesso contesto e per gli stessi reati, venivano indagati ulteriori tre soggetti. La società alla quale fanno capo tutti gli indagati è stata sottoposta, per ordine della Magistratura senese, a controllo giudiziario da parte di un commissario all’uopo nominato.

 

Notizie correlate



Tutte le notizie di Poggibonsi

<< Indietro

torna a inizio pagina