
"Laura Cavallini con le sue dichiarazioni in Consiglio Comunale ha messo il dito su un problema di cui nessuno ignora l'esistenza, e va solo ringraziata per avere avuto il coraggio di farlo e per avere scelto di farlo, in modo pienamente trasparente, nella sede istituzionale del Consiglio Comunale anziché, per esempio, con una dichiarazione agli organi di informazione.
Basta muovere un passo, entrare in qualunque bar o in qualunque negozio di parrucchiera, fare la coda alle poste, camminare per la strada per capire qual è il senso comune che predomina su questi temi nel Sanminiatese.
Tutti considerano cosa ovvia e scontata possa essere di aiuto o di ostacolo per i propri affari parlare con quello, o essere amico di quell'altro, o avere rapporti di lavoro con quell'altro ancora.
Ammettiamo pure che niente di tutto ciò sia vero (e non mi sembra facilissimo concederlo di fronte alla denuncia di Laura, che è donna di riconosciuta serietà e discrezione); ammettiamo pure che niente di ciò di cui si parla abbia rilevanza penale (e ciò invece mi sembra non solo possibile, ma perfino probabile. Manzoni dice che si può anche arrivare ad uccidere un uomo, senza venir meno alle buone maniere, e parafrasandolo si potrebbe dire che si possono commettere grandissime bassezze senza violare il codice penale). Ma che questo sia il senso comune dovrebbe essere il problema che preoccupa più di qualunque altro un partito come il PD, perché denuncia un deterioramento nel rapporto di fiducia tra i cittadini e la politica e, nello specifico, tra i cittadini e l'Amministrazione Comunale che è un monocolore del PD, che ha abbondantemente superato ogni livello di guardia.
Rispondere minimizzando, o parlando d'altro, come mi sembra che anche tu abbia fatto, o “fare quadrato” e chiudere gli occhi di fronte all'insorgere di problemi come questi, o peggio ancora gonfiare il petto e opporre alle difficoltà un orgoglio da partito di maggioranza assoluta che oggi non appare più tanto fondato, serve solo a rendere più traumatica e dolorosa la resa dei conti prima o poi inevitabile.
Sono sicura che anche tu lo pensi: hai dimostrato in passato uno spirito critico e un'indipendenza di giudizio che, anche se non confermati dalle tue più recenti prese di posizione, hanno spinto me e molti altri a darti fiducia come segretario al di là delle differenze di posizione sui temi della politica nazionale.
Ci sarebbe una sola cosa che si potrebbe fare per tentare di rimontare la china. Fare della prossima conferenza programmatica di metà mandato, che potrebbe facilmente diventare un atto non impegnativo e non significativo per ripeterci tra di noi quanto siamo stati bravi, un momento in cui provare a impostare cambiamenti politici radicali su molti terreni, dall'assetto del territorio alla programmazione delle opere pubbliche ai rapporti col comprensorio, ma in primo luogo proprio su questo: attraverso quali atti concreti e quale cambiamento di comportamenti avviare la ricostruzione di un rapporto di fiducia con i cittadini.
E' evidente che, per provare a raggiungere questo risultato, bisognerebbe riprogettare una scadenza come questa da cima a fondo: farne un confronto reale, senza rete, coinvolgendo tutte le posizioni, comprese quelle scomode e prendendosi il tempo che serve per un approfondimento reale dei problemi.
Ma sarebbe probabilmente l'ultima occasione per ridare un senso all'esistenza dell'Unione Comunale del PD di S.Miniato e per dare al tuo ruolo di segretario un significato diverso da quello, che spero ti stia stretto, di megafono delle scelte dell'Amministrazione Comunale.
Stupiscimi, e prova a farlo".
Manola Guazzini
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