Truffa all'Inps, prendevano l'assegno sociale ma risiedevano all'estero: 370 denunciati

Nell’ambito del rapporto di collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’INPS, finalizzato a prevenire e reprimere truffe ai danni dello Stato, il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie del Corpo ha sviluppato e coordinato una serie di attività investigative che hanno portato all’individuazione di un sistema di percezione indebita dell’assegno sociale.

L’emolumento, che è corrisposto dall’Inps per tredici mensilità (circa 450 euro al mese), spetta ai cittadini italiani, comunitari (con iscrizione all’anagrafe comunale), extracomunitari (titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo), rifugiati politici ed apolidi (titolari dei rispettivi titoli di soggiorno) che:

- abbiano compiuto 65 anni (età cui va aggiunto un correttivo legato all’aggiornamento della speranza di vita);
- siano residenti effettivamente ed abitualmente in Italia;
- abbiano soggiornato legalmente, in via continuativa per almeno dieci anni nel territorio nazionale (la permanenza decennale è stata introdotta dal 1° gennaio 2009);
- si trovino in condizioni economiche disagiate.

Centinaia di cittadini, sia italiani che stranieri, dopo l’ottenimento dell’assegno sociale si erano trasferiti all’estero oppure erano sempre stati effettivamente domiciliati 'oltre confine'. Gli stessi continuavano a riscuotere illecitamente l’emolumento assistenziale attraverso l’accredito su conto corrente oppure ritornando saltuariamente in Italia al solo scopo di ritirare le somme allo sportello.

Gli autori degli illeciti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato o hanno avuto una sanzione.

Per l’anno 2016, sono stati accertati complessivamente 479 casi irregolari, di questi sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 370 persone.  Si parla di 10 milioni di euro di truffa.

L’Inps ha provveduto alla sospensione o alla revoca dei pagamenti ancora in essere, procedendo all’avvio del recupero. Molti di questi trasgressori sono domiciliati effettivamente nel Sud America e nell’Est Europa. La sospensione e la revoca dei pagamenti consentirà un concreto risparmio annuo pari ad oltre 2,6 milioni di euro.

Tra i casi più eclatanti figura una coppia di anziani coniugi di origine tunisina, residenti fittiziamente nella provincia di Firenze, che ha beneficiato di benefit per 120mila euro e ha trasferito capitali verso il Principato di Monaco per 370mila

Notizie correlate



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

torna a inizio pagina