
Botta e risposta tra la neonata associazione toscana di ambulanti street food FoodEver e la Fondazione San Miniato Promozione, rispettivamente nelle persone dei due presidenti Dario Marchi e Delio Fiordispina. La polemica degli ambulanti, costituitasi da poco in associazione e che conta circa cinquanta membri, riguarda alcune disposizioni inserite nel regolamento di partecipazione per la festa in programma in 3 weekend (11-12, 18-19 e 25-26 novembre).
"Uno dei nostri associati voleva condividere lo spazio con un altro utente perchè la metratura minima di 8x4 o 10x2,5 m è molto grande per noi, addirittura ora vanno di moda gli Ape", spiega Marchi affermando di aver già depositato le proprie questioni per mail e per posta elettronica certificata alla Fondazione di piazza del Popolo. "Dividendo gli spazi si dividono le spese e si fanno lavorare più operatori", commenta sempre sul tema.
Inoltre altre due certificazioni sarebbero richieste, il Durc (documento unico di regolarità contributiva), per attestare che i contributi Inps e Inail siano a posto, e la dichiarazione di conformità degli impianti Gpl. I dubbi sul primo documento riguarderebbero il fatto che solitamente questa richiesta arriva da enti pubblici e non da enti 'terzi' come può essere la Fondazioe. Sul secondo documento la questione è lunga: gli ambulanti lamentano infatti che questa procedura è stata adottata in seguito ai fatti del 2013 avvenuti a Guastalla, in Emilia Romagna. Furono 3 i morti e 11 i feriti per quella tragedia, che portò a regole più stringenti per la sicurezza. FoodEver lamenta che non vi siano disponibili professionisti in grado di fare quelle certificazioni. Essendo una scelta e non un obbligo di legge, questo documento viene richiesto a discrezione dell'ente. "Abbiamo già informato da mesi a Confesercenti e Cna nazionale di questo problema in cui ci troviamo e attendiamo risposte", chiosa Marchi, chiedendo in conclusione una revisione del regolamento di San Miniato Promozione.
A stretto giro arriva la risposta di Delio Fiordispina: "Si risponde velocemente: intanto noi siamo controllati al 100% dal Comune di San Miniato, quindi contiamo sulla trasparenza. Per la questione degli spazi, chi ha posto può mettere dei tavolini per far sedere i clienti. Sul Durc dico che la trasparenza è una virtù. Se anche i privati devono chiedere il Durc per una ristrutturazione, non vedo perché non dovremmo chiederlo noi. Infine sulla domanda sul Gpl dico che più siamo restrittivi e più si garantisce la sicurezza dei cittadini, per noi è meglio avere parametri più rigidi. Non possiamo rischiare che ci siano depositi di bombole gpl non a norma".
Fiordispina precisa che in Fondazione è arrivata la documentazione e che risponderanno a breve. Però i cambiamenti in corso d'opera non sono certo possibili: "L'avviso è nazionale, è lì da 10 anni e nessuno ha mai contestato. Se ce lo chiedono più operatori siamo disposti a parlarne, ma per quest'anno abbiamo già fatto dei contratti, non possiamo recederli per queste rimostranze a meno di due mesi dalla Mostra". "Penso che in una festa da 80mila persone ci dovrebbe guidare il buon senso", ha concluso Fiordispina.
Elia Billero
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