Geotermia, Fratoni contestata a Radicondoli

Anche i cittadini di Radicondoli contestano Federica Fratoni. Un incontro pubblico del PD locale, dove l’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana è stata invitata a parlare delle aree non idonee alla geotermia, diventa un’occasione in cui gli abitanti possono esprimere il loro dissenso sulla politica regionale.

Già il 54% del territorio del comune di Radicondoli è sacrificato alla geotermia ma questo non basta, la Regione ha rilasciato altri permessi di ricerca che insistono sulla restante parte del territorio comunale

I Radicondolesi da oltre sei anni sono tenuti in scacco da un’ondata di nuove richieste di permessi di ricerca geotermica. Questa spada di Damocle sta scoraggiando i cittadini e gli imprenditori che non vogliono più investire a livello locale. Questi permessi fanno crollare il valore immobiliare delle abitazioni, i cittadini vivono con la preoccupazione di vedersi costruire un pozzo o una centrale davanti alle loro finestre. Inoltre sono anche costretti a spendere i pochi risparmi che un’economia in crisi gli consente, pagando professionisti e legali per cercare di far sentire la loro voce nei procedimenti amministrativi che precedono la costruzione di nuovi impianti, voce che oltretutto viene sistematicamente ignorata. I cittadini sono stufi ed esasperati.

Egregio dott. Enrico Rossi , Presidente della Regione Toscana, non le sembra che 6 (sei) centrali geotermiche in un comune di 900 abitanti possano bastare?

Radicondoli ha già dato!!!

Come ha ribadito il Sindaco Emiliano Bravi nel suo intervento, il Comune, attraverso il piano strutturale approvato da Provincia e Regione, già dal 2009 ha identificato chiaramente le aree in cui è consentito lo sfruttamento geotermico e quelle invece dedicate ad altre attività. Questo ha permesso che nelle aree non sfruttate si sviluppasse un’agricoltura di qualità, un’economia legata al paesaggio portata avanti in armonia col territorio, il recupero di un patrimonio immobiliare di inestimabile valore storico, la preservazione della biodiversità, laddove invece nelle aree sfruttate dalla geotermia non c’è stato altro spazio che per le centrali.

Cara Fratoni e Caro Rossi, che siete così favorevoli all’espansione della geotermia, sapete di cosa si sta parlando?

Radicondoli ha più di 1000 anni di storia, è una perla che vanta più di 20000 presenze turistiche annue. I turisti vengono ad ammirare Radicondoli da ogni parte del mondo per le sue ricchezze, non per la geotermia. Le produzioni agricole sono di altissima qualità, sono presenti due riserve naturali, aree IBA , aree SIC, il suo territorio ha caratteristiche rare e preziose, tali da attirare stabilmente importanti studiosi per compiere ricerche sulla biodiversità, il paese è vivo, sede di una scuola di musica, di un trentennale festival teatrale di rilevanza internazionale, di attività artigiane e artistiche che solo in un ambiente sano possono nascere.

Questa è la vocazione di Radicondoli.

Questo è il vero tesoro che qui abbiamo.

Un tesoro che ci invidiano e che potremo trasmettere orgogliosi ai nostri figli.

Non ultimo sul territorio di Radicondoli pendono due richieste per l’apposizione di vincoli paesaggistici. Una è stata presentata dalla soprintendenza di Siena nel 2003, e l’altra è stata presentata nel 2008 da Italia Nostra e da altre associazioni ambientaliste, entrambe giacciono in attesa di valutazione su qualche tavolo negli uffici della regione, mentre invece le richieste di ricerca presentate dagli imprenditori geotermici, che qualcuno ha definito speculatori, viaggiano spedite, vengono approvate e si moltiplicano.

Questa ricerca all’oro geotermico incentivata con i soldi dei contribuenti non convince per nulla gli abitanti di Radicondoli, che dicono con forza: ” BASTA! ”

L’ accettabilità sociale, assessore Fratoni, non si compra con i soldi delle compensazioni ambientali! Si ottiene solo ascoltando e rispettando le ragioni dei cittadini.

Presente all’incontro anche il sindaco di Casole d’Elsa Piero Pii che negli ultimi anni si è impegnato a tutelare e a salvaguardare i valori paesaggistici e ambientali del territorio di Casole e dei comuni limitrofi da proposte di attività di ricerca geotermica. Nel suo intervento ha ribadito come la geotermia industriale possa determinare un impatto fortemente negativo per tutto il territorio in considerazione delle scelte di riqualificazione compiute negli ultimi anni dalle amministrazioni comunali e dei rilevanti investimenti pubblici e privati effettuati che hanno portato allo sviluppo, tra le altre cose, di settori viti-vinicoli, agricoli e turistico-ricettivi di grande qualità.

 

Comitato x Radicondoli

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