La figlia del sindaco: "Io con un migrante, ma per mia madre sono malata". La risposta: "È affetto"

Margherita Scarpellini

"Quando mia madre ha scoperto che il mio amore era nero e per giunta richiedente asilo ha detto che ero una persona malata, che quella gente andava solo compatita, che avrebbe dovuto farmi arrestare dai carabinieri". Sono queste le parole contenute in una lunga lettera scritta da Francesca, 32 anni, insegnante di italiano presso il centro della Croce Rossa di Arezzo, alla giornalista Concita De Gregorio. La ragazza si è innamorata proprio di uno dei migranti a cui insegnava l'italiano scatenando le ire della madre, Margherita Scarpellini, sindaco di centrosinistra a Monte San Savino. La lettera ha ovviamente scatenato un putiferio a cui il sindaco ha voluto rispondere: "L'affetto verso una figlia è normale che generi preoccupazioni allorché essa si trovi a frequentare una persona che vive una situazione di estrema precarietà. Nulla contano in questo il colore della pelle o la provenienza geografica. Allo stesso modo è normale che certe preoccupazioni siano mal interpretate e possano generare incomprensioni, sempre all'interno di una famiglia"

 

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