
"Nella nostra veste di rappresentanti del gruppo di opposizione di centrodestra Insieme per Montelupo, riteniamo che l’impegno per perseguire il bene comune della collettività vada oltre i pur legittimi convincimenti individuali. Pur avendo più volte esternato riserve critiche sul percorso di disimpegno dell’amministrazione penitenziaria dalla Villa Medicea Ambrogiana, abbiamo visioni realiste sugli accadimenti, che mettiamo volentieri al servizio di una prospettiva di riacquisizione dell’immobile alla fruibilità pubblica.
Raccogliamo positivamente le parole del Ministro Lotti che ha parlato di “un figlio di cui occuparci tutti insieme", ma avremmo preferito che questo condivisibile approccio si fosse manifestato anche quando, tra silenzi imbarazzati si maturavano scelte unilaterali non si dovranno in alcun modo ripetere.
E’ infatti noto che fino ad un recente passato prossimo il disimpegno dell’Amministrazione Penitenziaria non era in programma, e non a caso, pur a fronte dell’avviamento del percorso di superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari si era investita una cifra cospicua per l’ammodernamento radicale della terza sezione poi realizzato ed era già pronto anche uno stanziamento per restauri funzionali anche nella seconda sezione.
Si è evidentemente verificato un cambiamento di indirizzo nel quale quanti come noi pensavano che si potesse arrivare ad un recupero alla fruibilità pubblica della parte nobile del complesso, mantenendo parzialmente una funzione detentiva, non sono stati considerati figli ma figliastri.
Seguiremo con attenzione tutto l’iter progettuale nei suoi passaggi resi di pubblico dominio, senza rimanere prigionieri delle considerazioni pregresse e se nel corso di questa consiliatura il Consiglio comunale di Montelupo sarà impegnato nella messa a punto di una delibera di variante allo strumento urbanistico che sia adeguata alle differenti destinazioni d’uso che andranno prefigurandosi , non faremo mancare, se convinti, anche il nostro consenso , ma su un aspetto vogliamo fin da ora far sentire la nostra voce ; la Villa Medicea non è stata idealmente abbracciata solo ora, ma ha conosciuto tanti abbracci generosamente trasmessi nel tempo al tessuto socio-economico di Montelupo : quelli di chi vi ha operato con serietà professionale, fedele al motto degli agenti "vigilando redimere” e per noi adibire una parte del "restaurando complesso alla testimonianza della memoria storica del corpo di Polizia Penitenziaria è un’idea da valutare".
Daniele Bagnai, Insieme per Montelupo
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