Alluvione a Livorno, trovato il cadavere dell'ultimo disperso. Chiesto lo stato di emergenza

Il ritrovamento del corpo dell'ottavo disperso a Livorno

AGGIORNAMENTO ORE 11.15 - È stato trovato corpo senza vita il corpo di Gianfranco Tampucci, l'ultimo disperso dell'alluvione. Era nel giardino della sede della polizia provinciale e non la zona dei Tre Ponti, a un km dalla stessa area in cui è stato trovato il cadavere di Martina Bechini. Manca il riconoscimento ufficiale. Le vittime ora sono 8.

AGGIORNAMENTO ORE 15.15

Sono 8 i morti accertati nell’alluvione di sabato notte che ha colpito la città di Livorno. E’ questo il dato più doloroso uscito dall’ultima riunione dell’unità di crisi che si è svolta alle 12 al centro operativo di via Maria Terreni. E’ stato individuato infatti anche il corpo dell’ultimo disperso.

La criticità principale resta legata al grosso quantitativo di materiale che si è accumulato con l’alluvione per le strade e nelle aree private, comprendente tre diverse tipologie di rifiuti: carcasse di auto, detriti come tronchi, canne e vegetazione, e materiale di risulta dell’abbattimento di muri. Le aree di raccolta e stoccaggio attivate ad hoc dal Comune potrebbero non essere sufficienti a ospitare tutto il materiale portato dai cittadini anche grazie al supporto dei volontari, per questo l’ufficio ambiente sta predisponendo nuove zone adibite a questo scopo.

Buone notizie invece sul fronte della viabilità, dalla tarda mattina è tornata infatti ad aprire la variante Aurelia nel tratto di 6 chilometri in direzione sud che ha consentito di smaltire la circolazione in quella zona. Nel pomeriggio è previsto che riaprano anche altri due tratti di strada, quello che va da Montenero verso Livorno nord e, successivamente, quello che da Montenero porta al Maroccone. Restano chiusi invece i ponti di via di Popogna e di via di Collinet perché non ancora agibili.

In queste ore stanno arrivando in Comune richieste di privati che mettono a disposizione i loro immobili dove i cittadini potrebbero momentaneamente ricoverare la mobilia e il materiale interessato dall’alluvione in condizioni di non essere scartato e in attesa di ripristino. Nelle prossime ore saranno adottate soluzioni anche in relazione a questa ipotesi.

Il prossimo briefing è in programma per domani, mercoledì 13, alle ore 14.

Procede ininterrottamente, intanto, l'attività di ricezione delle chiamate di intervento e supporto presso il COC, la sala operativa della Protezione Civile del Comune di Livorno, dove è attivo il numero 0586 824000.

Oltre ai tecnici comunali e al personale della Polizia Municipale, le postazioni della sala operativa vedono all'opera i coordinatori delle associazioni di volontariato impegnate nella Protezione Civile: SVS, Croce Rossa di Livorno, CISOM (Ordine di Malta), Infermieri CIVES, Radio Club Fides, Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione Nazionale Polizia di Stato.

Complessivamente queste associazioni hanno gestito e smistato 250 richieste di intervento da parte di famiglie, negozi e pubblici esercizi per locali allagati, presenza di fango e detriti, alberi pericolanti, richieste di idrovore, tira acqua e altre attrezzature.

I volontari della Misericordia, invece, hanno svolto attività di supporto direttamente dalle loro sedi di Montenero e Antignano, quindi nel cuore delle zone colpite dalla calamità, operando complessivamente con 80 volontari, 16 mezzi e due pompe idrovore. Hanno effettuato 250 interventi al giorno tra soccorsi, verifiche e supporto alla popolazione da Collinaia ai Tre Ponti.

Da ieri, in Collinaia, hanno istituito un centro di coordinamento con distribuzione di viveri e generi di prima necessità, oltre a una postazione di primo soccorso per volontari e cittadini.

LA PRIMA STIMA DEI DANNI


È stata trasmessa questa sera alla Regione Toscana la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza. La richiesta porta la firma congiunta di Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, di Alessandro Franchi, presidente della Priovincia di Livorno e sindaco di Rosignano Marittimo, e di Lorenzo Bacci, sindaco di Collesalvetti.

Nel documento si chiede al governatore di “attivare la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza al Governo della Repubblica, al fine di supportare adeguatamente i soccorsi alle popolazioni colpite e di attivare gli interventi straordinari e le eventuali modalità derogatorie utili al ripristino delle condizioni necessarie per il vivere civile e la ripresa delle attività economiche colpite”.

La sottoscrizione della richiesta da parte del presidente della Regione consentirà l'attivazione di una task force per la predisposizione di un piano straordinario di interventi atti a mitigare gli effetti del disastro che si è abbattuto sul territorio.

La richiesta dello stato di emergenza per l’alluvione che ha colpito il territorio di Livorno potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri già giovedì prossimo. Lo ha detto il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli presente all’ultima riunione delle ore 20 dell’unità di crisi che si è svolta al centro operativo della Protezione Civile di via Maria Terreni.

Il capo del Dipartimento della Protezione Civile ha espresso soddisfazione per l’efficienza con cui si è mossa la macchina dei soccorsi per fronteggiare l’emergenza alluvione. Sono iniziati intanto i sopralluoghi da parte del Dipartimento centrale della Protezione Civile ai fini di elaborare la relazione necessaria alla richiesta di stato di emergenza del territorio.

Il presidente Enrico Rossi sta tornando oggi, martedì 12 settembre, a Livorno dove si tratterrà tutto il giorno. Prima tappa al Pala Modì per incontrare i volontari, alle 9. Poi sopralluoghi su Chioma, Ardenza, Rio Maggiore e Ugione. Rossi ieri ha firmato la richiesta di stato di emergenza. La conta dei danni diventerà quindi più precisa per poter poi fare delle richieste a Roma.

In giornata i tecnici del Dipartimento hanno visitato le zone colpite dal disastro di Quercianella, Montenero alto e Rio Ardenza, evidenziando le infrastrutture danneggiate e facendo una prima stima degli interventi necessari di ripristino. Domani toccherà a Stagno e a Guasticce.

E’ salito intanto a sette il numero dei morti accertati. C’è infatti una nuova vittima dell’alluvione che ha sconvolto la città. Il corpo è stato ritrovato questo pomeriggio dai carabinieri. Sul fronte dei dispersi si continua a cercare senza sosta l’altra persona scomparsa nella notte tra sabato e domenica scorsa. Il forte vento di libeccio che sta soffiando sulla città sta rendendo difficile le ricerche in mare dell'ultimo disperso, Gianfranco Tampucci di 67 anni.

Ad oggi sono circa quaranta i livornesi che hanno trovato alloggio nelle molte strutture alberghiere che si sono rese disponibili a ospitarli.

Il servizio elettrico è stati ripristinato. Tutti gli impianti che si trovavano nelle zone allagate sono di nuovo attivi dal tardo pomeriggio di oggi (a parte la cabina elettrica Lido di Chioma, situata in un’area non raggiungibile a causa del crollo di un ponte).

Il lavoro della task force di e-distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete di distribuzione elettrica, proseguirà anche nei prossimi giorni per verificare eventuali ulteriori situazioni nei condomini o nelle abitazioni alluvionate, in collaborazione con Prefettura, Comune di Livorno, Protezione Civile e Vigili del Fuoco.

Per domani, martedì 12 settembre alle ore 12 è in programma una nuova riunione tra sindaco, prefetto e tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni di volontariato che partecipano alle operazioni, per fare un nuovo punto della situazione.
Si ricorda che per ogni richiesta di intervento e supporto è attivo il numero: 0586 82400

ROSSI: "PROVVEDIMENTO SPECIALE, ALTRIMENTI PIOVE SUL BAGNATO"

Un provvedimento speciale del Governo per Livorno, un intervento sostanzioso, sul modello di quelli varati per il Veneto o per il terremoto in Emilia. Un intervento che possa scongiurare l'esplodere di tensioni sociali in una città già provata dalla crisi economica. A sollecitarlo questa mattina nel corso della puntata di Omnibus, su La7, è il presidente della Regione Enrico Rossi

"Livorno è una città in ginocchio - spiega il presidente Rossi - la zona industriale e anche quella di Collesalvetti sono colpite in modo pesante, le case, gli scantinati, molte abitazioni e soprattutto i seminterrati sono stati invasi dall'acqua e ci sono molte famiglie che si trovano totalmente prive di ogni cosa. O si fa, da parte del Parlamento e del Governo, un prvvedimento veramente importante tipo quello che fu fatto nel 2010 per l'alluvione del Veneto, con 300 milioni, o per il terremoto in Emilia con 500 milioni, per dare a questa città la possibilità di risollevarsi, oppure davvero bisogna dire 'piove sul bagnato'. Livorno è la reltà, dal punto di vista economico, sociale, occupazionale, più difficile di tutta la Toscana. E' questo il punto politico su cui discutere. Non ci accontenteremo di un provved imento ordinario per rimettere a posto qualcosa, come si fa in questi casi. C'è bisogno di un intervento davvero sostanzioso da un punto di vista finanziario rivoltom a imprese e famiglie. Altrimenti anche le tensioni sociali che questa città vive in maniera piuttosto pesante rischiano di diventare esplosive".

"Stiamo facendo i conti di tutto - prosegue Rossi - presto li manderemo alla Protezione Civile Nazionale. Voglio che su questo si pronunci il Governo: chiederò un incontro con Gentiloni e con tutte le forze politiche. La vicenda non pò essere derubricata come ordinaria. C'è una città con 140mila persone che versa in una situazione drammatica e ha bisogno di un aiuto consistente, altrimenti seri pericoli che la situazione si aggravi".

"La città è in ginocchio - ha detto Rossi al termine del briefing di oggi con la Protezione Civile - Uscirà da questa situazione grazie al grande spirito del popolo livornese, della sua gioventù che si è mobilitata subito con una grande reazione. Ciò che serve è però un intervento dello Stato che non può essere ordinario. A Livorno la media del lavoro è bassa e servirebbero 20mila nuovi posti già domani per portara al livello regionale: come si dice in questi casi è piovuto sul bagnato o è stato gettato liquido infiammabile dove già c'era una fiamma. Non serve solo ricostruire qualche ponte o qualche strada, ma un intervento più ampio. Noi faremo i conti precisi e chiederemo i soldi che davvero ci servono. A Roma sanno che siamo gente seria".

ROSSI: LA TOSCANA HA APPALTATO LAVORI PER 106 MILIONI DI EURO"

Il presidente Rossi ha fatto nella giornata odierna un sopralluogo sulle aree devstate dalla pioggia: "Dei 106 milioni stanziati a metà del 2015, 60 dal governo e 40 dalla Regione, la Regione ha già realizzato o appaltato lavori per oltre 91 milioni di euro. Non sempre si può generalizzare quando si parla", ha aggiunto Rossi probabilmente riferendosi alle parole del ministro Gian Luca Galletti che ieri aveva detto che le Regioni non spendono le risorse assegnate"

ROSSI: "LIVORNESI STRAORDINARI. CONTINUARE L'OPERA DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO"

Al termine di una intensa giornata di sopralluoghi nelle varie zone del livornese colpite dalla furia dell'acqua, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, traccia un primo bilancio su ciò che ha potuto vedere con i suoi occhi.

"Dobbiamo continuare - questa la sua riflessione - l'opera di mitigazione dei rischi. Perché la lezione che dobbiamo trarre da ciò che è accaduto qui nell'area livornese è che nessun intervento é purtroppo in grado di metterci completamente al riparo dai danni. E noi dobbiamo riflettere molto di più sugli interventi da fare, ad esempio, per evitare le morti. Dobbiamo investire su questo, e noi lo stiamo facendo, ma purtroppo non è mai abbastanza".

Il presidente Rossi ha parlato poi di un evento "pesantissimo" ma che ormai deve purtroppo essere considerato usuale.

"In Toscana - ha poi aggiunto - abbiamo buone leggi urbanistiche, leggi di tutela, vincoli di inedificabilitá, eppure ciò che ho visto stamani sul Rio Ardenza mi ha fatto capire come noi uomini possiamo essere davvero piccoli, quando la forza della natura si scatena in modo inconcepibile. E ciò che è accaduto qui merita una riflessione a 360 gradi come quella che ci invita a fare il Presidente della Repubblica".

Rossi ha voluto infine dedicare un pensiero ai tanti cittadini che ha visto impegnati a ricucire le ferite di un territorio davvero provato. "I livornesi sono straordinari, così come straordinario é il loro spirito di reazione, a partire dalla gioventù, che rappresenta l'ossatura portante di questo impegno, che mi appare commovente". Queste le sue considerazioni finali prima di lasciare la costa per fare ritorno a Firenze.

IL PARLAMENTO EUROPEO SI APRE RICORDANDO LE VITTIME DI LIVORNO

L’eurodeputato toscano Nicola Danti (Pd) ha chiesto e ottenuto dal presidente del Parlamento europeo Tajani che la seduta plenaria di questa settimana si aprisse col suo richiamo al terribile nubifragio che ha colpito Livorno. Danti ha preso la parola dopo il minuto di silenzio dedicato alle vittime di questa tragedia e dei recenti attentati terroristici a Barcellona, Cambrils e Turku.
«Vorrei – ha detto in aula – che arrivasse il segno di vicinanza, di solidarietà e di cordoglio tutti i cittadini europei alla città di Livorno, anche attraverso un impegno rinnovato di questo Parlamento per nuove politiche ambientali che contrastino il cambiamento climatico, per far sì che i tristi avvenimenti che hanno caratterizzato la mia regione non accadano più».

TAVOLO TECNICO PER LA CONTA DEI DANNI

Continua senza sosta il lavoro della conta dei danni. Questa mattina al centro operativo di via Maria Terreni i tecnici comunali dei vari settori si sono incontrati per fare una prima stima dei danni subiti in città a infrastrutture, illuminazione pubblica e scuole, in vista della relazione finale con cui, fin da questo pomeriggio, verrà chiesto lo stato di emergenza a Palazzo Chigi.

Più difficile resta al momenti quantificare il numero degli sfollati. Oltre 40 persone hanno trovato alloggio presso tre delle molte strutture alberghiere che si sono rese disponibili ad ospitarli in città (Hotel Città, Hotel Giappone e Stazione).  Tra queste, alcuni turisti stranieri ospiti di un campeggio dalle parti di Rosignano, un nucleo con una persona disabile.

Il dato è tuttavia destinato a crescere, si presume infatti che un numero non precisato di persone possa non aver ancora fatto segnalazione al Coc (Centro Operativo Comunale) trovando ospitalità presso parenti o amici.

Si comunica a questo proposito che per le famiglie impossibilitate ad usare la cucina continuano ad essere in funzione le due mense speciali attivate: quella al Pala Modigliani, gestita dalla protezione Civile, e quella in via delle Corollaie, gestita dall’SVS.

Per ogni richiesta di supporto  e intervento è attivo il numero di emergenza 0586 824000

Uno dei problemi che si stanno evidenziando maggiormente nelle ultime ore riguarda lo stoccaggio dei rifiuti. Dato che in queste ore molti cittadini stanno lasciando materiale fuori delle proprie abitazioni, si ricorda che il Comune ha attivato sei aree di stoccaggio apposite:
due aree nell’area di parcheggio di via Gioberti, nelle vicinanze della stazione ecologica della Rosa, e nel parcheggio di via del Littorale, vicino alla sede della proloco di Quercianella (a disposizione dei cittadini attraverso il supporto di volontari strutturati), e 4 dove i cittadini possono conferire i rifiuti anche direttamente:  Stazione, Quercianella, tre ponti, via di Montenero (prima di piazza delle Carrozze) e via Peppino Impastato, nei pressi della rotatoria.
I cittadini che non hanno possibilità di conferire autonomamente detriti e rottami in una delle arre suddette possono comune lasciarli davanti alle proprie abitazioni, purchè lo segnalino al numero 0586 - 824000 in modo che si possa procedere proceda al ritiro.

NUOVO PUNTO DI ACCOGLIENZA PER ALLUVIONATI E VOLONTARI

Un nuovo punto di accoglienza che si aggiunge ai già attivi di Porta a Terra (Modigliani Forum ) e alla sede dell’SVS di via Corallaie per sostenere gli alluvionati e i volontari che lavorano al ripristino delle zone disastrate. E’ al Parco del Mulino di via Fontani (zona Ardenza) dove si possono trovare pasti caldi, sia a pranzo che a cena. Lo ha allestito il Rotary Club Livorno, Rotary Club Livorno Mascagni e Rotaract in collaborazione con lo stesso Parco del Mulino ed è attivo già da queste ore.

L’intento del Rotary è stato quello di offrire un presidio anche nella zona sud della città, accanto al rio Ardenza, che, come sappiamo, ha provocato numerosi danni. Vi possono accedere coloro che al momento hanno la casa inagibile e tutti i volontari che lavorano in zona. Un’iniziativa dunque che rientra nello spirito proprio del Club impegnato in iniziative solidali;  in questo caso finalizzate alla ricostruzione e alla ripresa di una vita normale per chi è rimasto fortemente danneggiato.

MARRAS E MAZZEO (PD): "GOVERNO E REGIONE LAVORINO INSIEME COME IN QUESTE ORE"

«Governo e Regione stiano insieme! Come hanno fatto in queste ore, cioè in continuo contatto e concordando insieme tutte le azioni urgente da intraprendere. E’ questa la strada su cui si deve proseguire senza indugi: il governo si fa carico dell’emergenza mentre la Regione stanzia le prime risorse (a partire dai 3 milioni destinati alle urgenze più immediate) per tutte quelle realtà, attività produttive, edifici, abitazioni, che hanno perso tutto o subito danni ingentissimi. Una volta superata la fase di emergenza l’impegno dovrà invece proseguire su due percorsi: da un lato accedere alle misure nazionali strutturali di ristoro contro le calamità sulla base della quantificazione dei danni ad opera della Regione, dall’altro prevedere uno stanziamento straordinario di risorse da inserire nella legge di bilancio. Ora è il momento di unire le forze e di farsi carico tutti insieme del dramma che sta vivendo l’intera comunità livornese. Le istituzioni dovranno dimostrare, ognuno per quanto di sua competenza, di essere al loro fianco senza distinguo ma guidati unicamente dalla volontà di far rialzare Livorno».

DA UBI BANCA 20 MILIONI

Da Ubi Banca arrivano 20 milioni di finanziamenti, oltre la sospensione del pagamento delle rate di mutui e finanziamenti fino a 12 mesi per le famiglie e le imprese colpite dall'alluvione. I finanziamenti saranno erogati tramite le filiali della Banca Tirrenica e saranno ripartiti a metà tra le persone fisiche e le aziende. Coprono il danno subito dai beni mobili e immobili di tutti i soggetti residenti nel Comune di Livorno al momento della calamità. Per le persone fisiche l'importo massimo è di 100mila euro fino a 120 mesi, per le imprese invece sale a 200mila euro con durata massima di 60 mesi.

NOGARIN: "PRESTO PER DARE LE CIFRE DEI DANNI SUBITI"

"Ancora è impossibile quantificare i danni: potrei dire qualsiasi cifra, anche un miliardo di euro. Ma non sarebbe serio. E' troppo presto per fare cifre". Lo ha detto il sindaco Filippo Nogarindopo il briefing con la Protezione Civile di oggi.

BRIEFING PROTEZIONE CIVILE, SI PARLA ANCHE DELLA RAFFINERIA ENI

"Mi risulta che la situazione dell'impianto Eni di Stagno sia ben monitorata da Arpat, alla quale ho chiesto di garantire un livello di controlli intenso e costante, insieme al massimo di informazione verso la cittadinanza".

E' una delle questioni che il presidente ha sollevato nel corso della riunione che si è svolta questa mattina presso la Protezione civile di Livorno.

"Tre - ha aggiunto Rossi - sono i punti da tenere sotto controllo: serve che Eni presenti un piano di gestione del rischio corredato da precisi tempi di attuazione. Occorre avere i risultati del monitoraggio atmosferico che è in corso così da informare i cittadini che sono giustamente preoccupati. Serve infine intervenire in tempi rapidi con i pompaggi, per evitare lo sversamento in mare degli idrocarburi che le acque hanno fatto emergere, posto che le barriere posizionate, hanno fin qui evitato sversamenti più consistenti".

AUTORITA' DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO SETTENTRIONALE VICINA A LIVORNO

Avrebbe dovuto riprendere oggi la riunione del Comitato di Gestione sospesa il 4 settembre scorso. Ma il rispetto per le vittime e le persone coinvolte nella tragica alluvione che domenica scorsa ha piegato Livorno “viene prima di ogni altra cosa”. Così il presidente Corsini ha deciso di rinviare la riunione dell’Organo collegiale di Palazzo Rosciano: “Quella che ha colpito la nostra città è una tragedia  – ha detto il numero uno della Port Authority Livorno-Piombino – siamo vicini al Sindaco, alle famiglie delle vittime e a coloro che hanno subito disagi. L’Autorità di Sistema vuole fare la propria parte e dare un contributo fattivo partecipando alla raccolta fondi promossa dalla campagna di sensibilizzazione “AiutiAmoLi”. È il minimo che possiamo fare: i livornesi hanno un gran cuore, lo dico come presidente di un Ente che vuole essere sempre più vicino alla città. Come uomo mi stringo idealmente in un abbraccio commosso a tutto il popolo livornese”.

ROSSI: "POTERI STRAORDINARI PER SUPERARE CONTENZIOSI E RITARDI"

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi chiede poteri straordinari per superare complessità burocratiche e contenziosi che sono all'origine dei ritardi. Come quelli che hanno bloccato i cantieri per la cassa di espansione del torrente Ugione e il consolidamento degli argini, opere finanziate con 4 milioni di euro (fondi statali) che la Provincia, ente competente, non ha mai potuto avviare.

"Il senso della richiesta di poteri straordinari alla Regione per la fase della ricostruzione è proprio questo – spiega il presidente Rossi -: ci sono opere strategiche per la sicurezza dei cittadini e dei territori che, senza che magari venga violata alcuna norma di legge, si possono arenare e incagliare per la complessità burocratiche e contenziosi".

Opere completate
Tutte le altre opere programmate per la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico a Livorno e nel livornese sono terminate. Si tratta di interventi realizzati da vari enti attuatori, fra cui la Regione Toscana, la provincia di Livorno, i Consorzi di Bonifica. Questo il quadro degli interventi:

  • Completamento delle arginature del nuovo Tora Vecchia nel tratto compreso tra podere Paduletta e la botte a sifone sottopassante il fiume Tora nel comune di Collesalvetti (250mila euro di fondi dal bilancio regionale) realizzato dalla Provincia di Pisa.
  • Ripristino della ventola del fiume Tora nel comune di Collesalvetti, il ripristino della cateratta Camilli sull'Arno nel comune di Cascina, il ripristino della Chiavica del Rio Filetto nel comune di Pontedera (3 milioni e 200mila euro su bilancio regionale) realizzato dalla Regione Toscana.
  • L'opera sul Fosso Ugione, finanziata con 2,1 milioni di euro grazie all'"Accordo di Programma per l'individuazione dei soggetti attuatori degli interventi di cui alla L. 183/89 (annualità 2001-2002) e al D.L. 180/98 convertito con L. 267/98 (fondi residui annualità 1998-2000 e fondi art.16 L. 179/2002 e fondi residui annualità 2003)" che ha consentito di portare a termine il consolidamento e il rifacimento degli argini del torrente, dal ponte della linea ferroviaria Pisa-Roma al ponte sulla vecchia ferrovia ex Saiet, in particolar modo attraverso la posa in opera di muri prefabbricati di sottoscarpa nella parte esterna degli argini nel tratto tra la linea ferroviaria Pisa-Roma e il ponte di via Enriques e il ripristino ed adeguamento delle sezioni arginali. Ente attuatore Consorzio Toscana Costa.
  • Intervento su Rio Ardenza. Un progetto di oltre 400mila euro finanziato dall'Accordo di Programma tra il Ministero dell'Ambiente e la Regione Toscana (3 novembre 2010), conclusosi a fine 2015, che ha previsto il consolidamento di un versante in frana in destra idraulica del Rio Ardenza a protezione dell'abitato di Via Remota nel comune di Livorno. Il tratto interessato è stato quello in località Molino Nuovo, dove si è realizzata una gabbionata in destra idraulica per un tratto di circa 130 m, una scogliera in sinistra idraulica per un tratto di circa 30m e la sistemazione del versante in destra idraulica mediante la realizzazione di opere di drenaggio. Un intervento decisivo che ha consentito la tenuta della collina dove si registrava una pericolosa frana indicata sulle carte. Realizzato dal Consorzio Toscana Costa
  • Sempre su Rio Ardenza il Consorzio di Bonifica Toscana Costa aveva portato a termine anche altri lavori ed in particolare in loc. Lo Stillo 2 diversi interventi: la realizzazione di una scogliera e i lavori di realizzazione di difesa in gabbioni al piede di sponda in frana e regimazione delle acque a monte della stessa, per un importo pari a circa 150.000 € e una difesa spondale eseguita tramite scogliera al piede e posa in opera di grata viva, per un importo pari a circa 200.000 €.
  • Interventi di manutenzione straordinaria sui torrenti Tora e Morra nei comuni di Collesalvetti e Fauglia ( 200mila euro) realizzati dal Consorzio Basso Valdarno.
  • Lavori urgenti sul torrente Tora (125mila euro) realizzati dal Consorzio Basso Valdarno
  • Miglioramento della funzionalità del fosso Cateratto (300mila euro) realizzati dal Consorzio Basso Valdarno

Tempo di ritorno duecentennale
Il Genio Civile ha omologato le casse di espansione del Rio Maggiore nel rispetto di norme nazionali. Il Piano di Assetto idrogeologico del Bacino di interesse regionale Toscana Costa, così come gli altri PAI di competenza ministeriale/statale (vedasi Autorità di Bacino del Fiume Arno, Fiume Po, ecc), nell'ambito dell'attuazione delle disposizioni nazionali (dettate dalla Legge 183/89) hanno assunto come obiettivo per la sicurezza idraulica del territorio il tempo di ritorno della piena duecentennale. Cosa peraltro prevista anche dalle norme tecniche per le costruzioni (ponti, attraversamenti).
Si aggiunge anche che nell'area a valle delle casse di espansione, il Comune di Livorno con la realizzazione delle casse ha chiesto di poter avere i presupposti per costruire (deperimentrazione). Sebbene la richiesta sia di molto tempo fa, il Genio civile ancora non l'ha evasa.

Manutenzioni dei fossi e fiumi a Livorno ad opera del Consorzio di bonifica Toscana Costa
Queste le manutenzioni ordinarie eseguite e completate dal Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa per un totale di circa 500.000 euro (comprendendo la gestione degli impianti idrovori, esclusi invece i costi indiretti come sopralluoghi, sorveglianza, spese gestione, spese mezzi):

  • manutenzione ordinaria del Bacino Ardenza (svolta in amministrazione diretta)
  • sfalcio dei canali Paduletta (svolta in amministrazione diretta)
  • manutenzione del bacino del Fosso Ugione (svolta in amministrazione diretta)
  • manutenzione del Rio Maggiore e relative casse (svolta in amministrazione diretta)
  • manutenzione del Rio Cigna e del rio Cignolo (svolta in amministrazione diretta)
  • manutenzione della cassa di espansione presente a porta a terra (svolta in amministrazione diretta)
  • manutenzione dei corsi d'acqua presenti nelle aree urbane del comune di Livorno
  • taglio delle piante su Botro Querciaio loc. Scopaia (svolta in amministrazione diretta)

GAZZETTI (Pd): "CHIEDIAMO LO STATO DI EMERGENZA NAZIONALE"

Stato di emergenza nazionale per Livorno con l'individuazione di interventi straordinari da parte del Governo. A chiederlo è una mozione appena approvata all'unanimità dal Consiglio Regionale, un testo condiviso tra i vari gruppi e che per il Pd è stato illustrato dal consigliere livornese Francesco Gazzetti, primo firmatario del testo che era stato presentato dal gruppo di maggioranza. "Ringrazio il capogruppo Marras che mi ha dato l'opportunità di illustrare in aula questo documento che rappresenta un passaggio istituzionale importante, fondamentale - dichiara Gazzetti -  Partiamo dalla vicinanza e dal cordoglio, c’è un elemento imprescindibile, quello del lutto e del dolore per la scomparsa di tante persone. Ma in questo momento dobbiamo essere all’altezza della situazione, soprattutto di tante ragazze e ragazzi che si stanno producendo in uno sforzo che non ha pari. Sono tanti e vogliono sapere una cosa sola: cosa possiamo fare per portare aiuto? Dove possiamo andare? Questo atto non ha nessun intento polemico - aggiunge Gazzetti - ma vuole sottolineare alcuni punti precisi. Questo evento ha colpito una comunità che è un’area di crisi complessa e c’è un grande tema che ci dobbiamo porre, che è quello dei cambiamenti climatici, che ci deve portare ad azioni concrete. Ci troviamo di fronte alla necessità di mettere mano alle comunicazioni e informazioni alla cittadinanza che deve essere al centro della questione. Ci sono case sventrate  e attività produttive in ginocchio. Il grande interlocutore è la giunta ma anche il governo che deve arrivare alla proclamazione dello stato di emergenza nazionale. Servono molti soldi perché dobbiamo dare risposte concrete a famiglie e attività commerciali. Bisogna dare delle risposte. Questo- prosegue gazzetti -  rappresenta forse una delle ultime occasioni per ricostruire un rapporto di fiducia con le popolazioni.

L’atto impegna anche la giunta  a proseguire il lavoro avviato con la dichiarazione di stato di emergenza regionale  e con le prime risorse messe a disposizione, affinché si continui  a monitorare lo stato dei danni arrecati alla città labronica  e agli altri Comuni del territorio circostante, al fine di mettere in campo tutte le possibili azioni di sostegno.

“Chiediamo al governo regionale - spiega Gazzetti- di attivarsi affinché si arrivi al riconoscimento dello stato di emergenza nazionale e si mettano in atto anche provvedimenti straordinari che possano rispondere alle esigenze delle famiglie  e delle imprese colpite dall’alluvione

“Con questo atto – ha detto il consigliere Francesco Gazzetti- raccogliamo anche la grandissima solidarietà  e vicinanza dimostrata a Livorno  e a tutti i livornesi da tutta l’assemblea regionale. Ringrazio il gruppo Pd, i presidenti Rossi e Giani, l'assessore Fratoni, il capogruppo Marras e la vice presidente Monni, ma anche i colleghi Mazzeo e Anselmi che sono stati fisicamente sul territorio. In queste ore sono arrivati i primi segni concreti come lo stanziamento annunciato da Rossi con 3 milioni di euro per la città e da Giani con 300mila euro derivati dai tagli ai vitalizi . C’è bisogno di concretezza e impegno vero e  l’impegno immediato delle istituzioni regionali dimostra che si sta facendo il possibile. Ma non basta. Il provvedimento adottato da Rossi rappresenta il presupposto indispensabile per la dichiarazione dello stato di emergenza che dovrà essere adottato a livello nazionale, così da permettere di utilizzare  i primi fondi per gli interventi di somma urgenza nelle zone alluvionate.

IL SOSTEGNO DAL CONSIGLIO REGIONALE

L’aula ha approvato all’unanimità una mozione di sostegno alla città di Livorno colpita dagli eventi alluvionali del 9 e 10 settembre. L’atto, preannunciato in apertura di seduta dal capogruppo del Pd, Leonardo Marras, in attesa del rientro da Livorno del consigliere pd Francesco Gazzetti, è stato oggetto di impegno condiviso tra i capogruppo. Il nuovo testo, poi votato all’unanimità, è stato accompagnato dal ritiro di altre mozioni presentate all’aula.

La mozione approvata esprime cordoglio e sostegno alla città e agli abitanti di Livorno, tanto duramente colpiti. Chiede al presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi una comunicazione da presentare la prossima seduta del Consiglio regionale su azioni e risorse finanziarie programmate, procedure di intervento per rispondere all’emergenza, e sullo stato di attuazione dei Piani di gestione del rischio alluvioni. La comunicazione dovrà contenere anche una valutazione complessiva sugli strumenti già in essere.

La mozione votata impegna quindi la Giunta a prevedere un “esame approfondito”, propedeutico a tutte le pianificazioni regionali, sulle ripercussioni che i cambiamenti climatici in corso e la gestione urbanistica del territorio possono avere per la sicurezza dei cittadini toscani.

La Giunta è vincolata a prevedere un’indagine per il controllo dei piani di sicurezza idraulica delle Autorità di Bacino e dei piani di protezione civile di tutti i comuni toscani. Tra gli impegni per il governo toscano anche quello di proseguire il lavoro avviato con la dichiarazione dello stato di emergenza regionale e con le prime risorse messe a disposizione, continuando a monitorare lo stato dei danni subiti da Livorno e dagli altri Comuni del territorio circostante “per mettere in campo tutte le possibili azioni di sostegno”. La mozione chiama infatti il governo regionale all’impegno per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale e perché si attivino provvedimenti straordinari con adeguate risorse finanziarie, tali da “rispondere immediatamente alle esigenze delle famiglie e delle imprese colpite”.

L’atto è stato illustrato dal consigliere Gazzetti. Sono poi intervenuti il capogruppo del M5S, Giacomo Ginnarelli; Tommaso Fattori (Sì Toscana a Sinistra); Monica Pecori, gruppo Misto; Serena Spinelli (Art.1 - Mdp); Claudio Borghi (Lega nord); Stefano Baccelli (Pd).

 

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