
Siamo in prima fila, e non da ora, nella lotta al degrado e all'illegalità, ma basta penalizzare i pubblici esercizi regolari. E' ConfcommercioPisa ad intervenire sull'ordinanza anti-bivacco e anti-alcol che il sindaco Filippeschi è pronto a firmare: “L'impianto complessivo ci convince, perchè la battaglia contro tutto ciò che è incuria, bivacco, abusivismo è per il commercio che noi rappresentiamo una questione a dir poco decisiva. Ma preso atto che già oggi pubblici esercizi e i bar sono chiamati a rispettare regole e adempimenti rigidissimi, e visto che con la loro semplice presenza costituiscono dei presidi naturali di legalità, luce, accoglienza e sicurezza, non possiamo che rifiutare in blocco il punto dell'ordinanza che impone il divieto di somministrazione dalle ore 16 alle ore 3”.
Secondo Pieragnoli “quest'ultima disposizione va cancellata in toto, perché rappresenta di fatto una forte penalizzazione del lavoro dei pubblici esercizi regolari, che lungi dall'alimentare il degrado, ne rappresentano l'argine e il baluardo migliore e più efficace. Per questo, è bene che i decisori, sindaco, prefetto, autorità, comprendano un aspetto discriminante: il problema non sono e non possono essere i pubblici esercizi regolari, ma altre attività che somministrano bevande pur non avendone le licenze e le autorizzazioni per farlo, e che per questo costituiscono l'epicentro di un abusivismo che finisce per impattare in modo deflagrante sulla vivivbilità della stazione nel suo complesso, alimentando così tutta una serie di fenomeni tutt'altro che rassicuranti”.
La richiesta di Confcommercio Pisa al sindaco è pertanto l'esclusione dal dettato dell'ordinanza della parte che prevede il divieto di somministrazione.
Fonte: Confcommercio Pisa - Ufficio Stampa
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