
"Una nuova ricerca di visibilità sulla pelle delle donne. A un anno dalle frasi sull’inutilità delle battaglie contro femminicidio e violenza sulle donne la sindaca di Cascina sembra volersi ravvedere, ma, come al solito, lo fa in maniera inadeguata: la difesa è “fai da te” e “l’uomo nero” è lo straniero.
Cara sindaca, glielo dico prima di tutto da donna. Non voglio fare corsi di autodifesa per non farmi ammazzare da chi mi ama così tanto da riempirmi di botte, il percorso che porta lui ad essere un mostro e lei a essere fragile è il problema sociale che deve affrontare. E non voglio uscire con uno spray al peperoncino, perché la bomboletta può al limite e con una buona mira colpirne uno.
Per difendermi da chi non rispetta le donne è necessaria la pianificazione di un percorso educativo del rispetto di tutti, dal diverso al più fragile. Questo deve fare chi amministra. Probabilmente chiudere una consulta di cittadine che si impegnavano proprio su questi temi rappresenta un precedente scomodo per chi dice di volersi ergere in difesa delle donne. Ed è semplicemente ridicolo mettere negli uffici comunali qualche foglietto contro la violenza in italiano e arabo".
Cristina Conti - Segretaria comunale PD Cascina
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