
L'Associazione Lucani in Toscana per quest’anno sarà presente nell’ambito della kermesse culturale di Nottissima 2017 con la mostra fotografica “La Brigantessa”, che potrete visitare sabato 9 settembre dalle ore 20.00 nella splendida cornice del Cenacolo degli Agostiniani (ingresso libero).
L’associazione ha sposato il progetto di quattro giovani artisti (Caciagli Alfredo, Giunti Marco, Pellegrini Sara e Pepe Katia) che attraverso foto, immagini e installazioni visive e acustiche racconteranno, attraverso la leggenda di Maria a Pastora, la forza vitale di tutte quelle donne, che capovolgendo pregiudizi e luoghi comuni, lottano e intraprendono il loro viaggio nei boschi in cerca di dignità e considerazione.
"Questa Maria ’a Pastora era una donna bellissima, una contadina, e viveva con il suo amante, in giro per i boschi e le montagne depredando e combattendo, vestita da uomo, sempre a cavallo." Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli
Sono questi versi di Carlo Levi che ci hanno incuriosito riguardo al fenomeno storico del brigantaggio, molto diffuso in Basilicata nell’epoca postunitaria ma anche in molte altre regioni italiane, non ultima la Toscana.
La passione per la storia locale della nostra terra d’origine e la volontà di trasmette e rafforzare il legame con la cultura toscana, scopo primario dell’Associazione Lucani in Toscana, ci hanno portato a interessarci alla storia dei briganti ed in particolare delle donne che l'hanno vissuta a pieno. Tra tutte abbiamo scelto la figura della brigantessa Maria a’ Pastora, citata appunto da Levi.
Maria faceva parte di quella schiera di donne che, sposato lo stile di vita e i valori della figura del brigante, lasciarono da parte la loro femminilità, si distaccarono dal focolare e sfoderarono un coraggio e una determinazione degne di un vero combattente.
Le sue gesta, a tratti celate dal mistero, la avvolgono in un alone leggendario che la rende ancora oggi affascinante e carismatica.
L’incontro con il fotografo Alfredo Caciagli ha suggerito l’idea di raccontare e rielaborare questa storia attraverso le immagini: realizzare uno o più scatti fotografici dal significato simbolico e drammaturgico in cui il soggetto e gli elementi ritratti raccontino in un fotogramma una storia, un personaggio, scegliendo come sfondo della narrazione il paesaggio toscano.
L’obiettivo del progetto non è quello di riportare meramente i fatti della vita di Maria ma attraverso la sua leggenda raccontare con il linguaggio dell’immagine la forza vitale di tutte quelle donne che, capovolgendo i pregiudizi e luoghi comuni, lottano e intraprendono il proprio viaggio “nei boschi” in cerca di dignità e considerazione, che non avrebbero ottenuto diversamente. La loro fuga è un viaggio verso la libertà.
L’obiettivo primario della mostra è quello di far riflettere lo spettatore, di creare un dialogo ed in primis di creare cultura e pensiero. Proprio perché siamo consapevoli che ogni destinatario è unico in quanto a interessi, motivazioni, profilo socio-culturale ed esperienza ricercata, abbiamo pensato ad un allestimento, o meglio una “scenografia d’esposizione”, che possa mettere in mostra il risultato di uno studio approfondito sulla figura della Brigantessa, attraverso l’esposizione di 12 fotografie inedite.
Le 12 immagini saranno suddivise in 4 temi, ciascuno rappresentato da un trittico fotografico accompagnato da un installazione scenica che narra un momento particolare della storia.
Fonte: Associazione Lucani in Toscana
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