Addio 'Pres', una vita dedicata ai pattini: i funerali di Moreno Guerri

(foto gonews.it)

"Moreno, ci hai fatto mettere i pattini a tutti": con poche parole si può ben sintetizzare quanto di buono è stato fatto da Moreno Guerri, 60enne di San Miniato Basso morto nel tragico incidente di San Pierino (Fucecchio) lo scorso 10 agosto. A dirle nel cimitero di San Lorenzo a La Scala per il saluto finale è stato il sindaco Vittorio Gabbanini, intervenuto dopo alcune parole dette da Michele Di Salvo e Rachele Cappellini del Gruppo Pattinaggio San Miniato, dai gestori di Casa Bonello (dove ha sede il pattinodromo) e dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici per nome del presidente regionale Mario Tinghi. In prima fila gli affetti più cari: la moglie Romana, le figlie Irene e Azzurra, la sorella Monica, gli anziani genitori.

I messaggi di affetto e di cordoglio si sono susseguiti da giorni anche in rete, persino dal Belgio. Ma era a San Miniato Basso che Guerri aveva le sue radici, è lì che nel 1971 è nato il Gruppo Pattinaggio, società legata in principio alla Casa Culturale. È tra San Miniato Basso, Catena e Ponte a Egola che è presente tutt'oggi Casa Bonello, luogo di ritrovo che Guerri ha promosso per altre iniziative non solo sportive, come il cinema all'aperto. È nel comune di San Miniato che il sessantenne aveva dedicato tutta la sua passione, chiamato affettuosamente Pres, perché storico presidente. Le sue attenzioni non mancavano dall'atleta più rinomato sino ai giovani alle prime armi. Ed è qui che giunge l'ultimo saluto da una folla commossa di decine e decine di persone.

Sul feretro una bandiera gialla e rossa, i colori del Gruppo Pattinaggio, e tra adulti e giovani in lacrime spuntano le maglie rosse degli atleti. L'allenatore Enrico Papa ha voluto citare una frase di Lev Tolstoj: "Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri". Questo, a giudicare dal lutto di oggi, non è proprio il caso di Moreno Guerri.

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