Sotto l'ombrellone pensando alla Rocca: consigli di lettura da San Miniato

Come abbiamo dedicato per Empoli uno speciale 'letture estive per non sentirsi lontani da casa', così facciamo anche per San Miniato. In questi giorni la città della Rocca è popolata di turisti e gli eventi non mancano in centro storico. Ma innegabilmente la maggioranza dei sanminiatesi si gode il 'buen retiro' in qualche spiaggia d'Europa, tra le città d'arte o nei freschi sentieri delle montagne. Proponiamo qualche lettura per trascorrere gli ultimi giorni di ferie riprendendo i contatti con San Miniato e le sue frazioni.

- Pilade Cantini, Piazza Rossa. In un turbinio di ricordi tra la storia e l'attualità, Cantini racconta le analogie tra uno dei luoghi simbolo della Russia comunista e l'omonima piazza di Ponte a Egola (intitolata però a Guido Rossa). La lettura è fluida, non mancano le espressioni dialettali e i riferimenti ai piccoli borghi toscani e sanminiatesi. Un amarcord continuo di un tempo che fu e che ora non resta che celebrare.

- Simone Falorni, Pezzi di Cuoio. Rimaniamo a Ponte a Egola, dove nasce e cresce l'autore di questo libro. L'ambientazione più congeniale per questo romanzo è proprio il distretto del cuoio, tra avventure che porteranno il protagonista fino in Colombia, nel Caracol conciario. Per chi è lieto di essere in pausa dal palissone ma non può staccarsi in tutto e per tutto dal comprensorio.

- Franco Cardini, Gostanza, la strega di San Miniato. Per i bibliofili questa è una storia che va conosciuta. Il processo per stregoneria alla levatrice e guaritrice nasce dalle ricerche negli archivi storici del Comune di San Miniato e ricostruisce tramite gli atti la sua storia. Da Libbiano la donna si trasferì a San Miniato e nel 1594 finì sotto accusa. Per la carcerazione e la tortura ammise di aver praticato malefici contro i propri compaesani, di aver avuto rapporti carnali con il diavolo e di aver partecipato al sabba. Ma la sua storia non finisce qui... Nel 2000 il regista Paolo Benvenuti girò un film sulla vicenda della strega.

- Mario Caciagli, Addio alla provincia rossa. Il legame tra San Miniato e il comunismo ha spinto anche il professor Caciagli a scriverne un libro, ma per il titolo vincitore del Premio Pozzale non si tratta di un'opera di fantasia. Con studi comparati e interviste in profondità dal 1984 al 2006, Addio alla provincia rossa ricostruisce la subcultura rossa nel Valdarno Inferiore, dall'apogeo alla lenta agonia nel nuovo secolo.

- Luciano Marrucci, Come tacevano le cicale in quella estate del 1944. Parlare di San Miniato nel periodo della Seconda Guerra Mondiale equivale a riaprire la ferita della strage del Duomo. Una bomba, ipotizzata inizialmente di matrice nazista, entrò all'interno della cattedrale per errori di balistica e il 22 luglio del '44 uccise 55 persone. Gli anziani del luogo ancora affermano che furono i nazisti a volere quel massacro, mentre molti studi nati dopo la scoperta degli atti nel cosiddetto 'Armadio della Vergogna' hanno accertato che furono gli americani a colpire per errore il Duomo (nello specifico il libro 'La Prova' di Lastraioli e Biscarini'). Don Marrucci ripercorre quei momenti con la sua viva voce, uno dei modi migliori per capire quel tragico fatto. "San Miniato al Tedesco. Non mi è mai piaciuto. Per una ragione storica Ed ancora più per una ragione personale. Io non so cosa io abbia fatto ai Tedeschi. Ma so quello che loro hanno fatto a me. Hanno minato la casa dove sono nato e dove ho trascorso la mia infanzia. E hanno minato anche quella dove ho trascorso la mia adolescenza".

- Fabrizio Borghini, Don Lorenzo Milani. Gli anni del privilegio. San Miniato ha celebrato poche settimane fa la figura del Priore di Barbiana dedicandogli il 'Vangelo secondo Lorenzo' al Dramma Popolare. Pochi invece conoscono la vita di don Milani prima della sua presa di coscienza: “Gli anni del privilegio” come li chiama appunto Fabrizio Borghini, quando il bambino e poi ragazzo Lorenzo Milani viveva in un contesto agiato e borghese. Risalendo alle origini si può forse capire meglio l'inquietudine del parroco fiorentino, di cui bisognerebbe comunque rileggere e studiare le opere a sua firma e con i ragazzi di Barbiana.


Ecco altri consigli di cui abbiamo parlato negli anni. Potete suggerirci altri titoli attinenti a Empoli scrivendo una mail all'indirizzo direttore@gonews.it

- Marzio Gabbanini, Nei settanta anni del dramma popolare, un tratto della sua lunga storia. Il presidente della Fondazione Dramma Popolare ricorda i suoi anni con un corposo contributo fotografico.
- Giancarlo Pertici, Pian delle Fornaci. Ancora un libro autobiografico, che parla dello Scioa (il quartiere di San Miniato dove ha sede l'Ospedale degli Infermi) tra gli anni '50 e '60.
- Franco Cardini, Storia illustrata di San Miniato. Il professor Cardini ripercorre la millenaria storia della cittadina toscana, come già a suo tempo fece il pittore Dilvo Lotti.
- Enrico Brizzi, La Classica di Toscana. Cinque giorni dalla Versilia a Firenze per Lucca e San Miniato. L'autore di 'Jack Frusciante' continua a coltivare la passione per i pellegrinaggi a piedi. Con questa 'summa' riesce a condensare in 5 giorni una bella escursione, tra il mare e la via Francigena, con tanto di indicazioni e coordinate per un viaggio sicuro.

Elia Billero

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