
Dal di 1 di agosto 2017 la Regione Toscana con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 101 del 27 luglio 2017 nomina il Dr Gori ex Direttore sanitario, ex Direttore Generale FF quale COMMISSARIO dell’azienda USL Toscana Centro, dandogli il mandato di esercitare a tutti gli effetti le funzioni di Direttore Generale della USL Toscana Centro.
Per fare questa “operazione” ROSSI gli fa attribuire una indennità determinata in misura forfettaria pari a euro 12.250,00 LORDI MENSILI PREVEDENDO CHE ALLO STESSO SPETTI UN RIMBORSO DELLE SPESE DA LUI SOSTENUTE NEI CASI E NELLA MISURA PREVISTI PER I DIRIGENTI REGIONALI.
L’incarico di COMMISSARIO dato al Dr Gori è attribuito per “coprire” il termine di sospensione dall’incarico di Direttore Generale del Dr Paolo Morello Marchese sospeso dalle sue funzioni manageriali a causa di una condanna penale per abuso di atti di ufficio. Il giudice di primo grado contestò al manager, all'epoca Direttore Generale a Siena, di aver incaricato un dirigente quando il suo nome non era ancora formalmente nella lista dei candidabili a quell'incarico.
Una vicenda strappa lacrime perché come sapete la sospensione avvenne perché l’avvocatura della Regione Toscana ritenne che quella circostanza non impedisse alle norme della legge anti corruzione di essere applicata obbligandone la sospensione sulla base della legge Severino, perché condannato a un anno dal Tribunale di Siena.
La legge n. 190/2012 reca le "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione" mentre il Dlgs 39 /2013 detta le “ Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190 “ (G.U. n. 92 del 19 aprile 2013),
Da qui il manager ricorse al Giudice del Lavoro di Firenze il quale respinse il ricorso contro la decisione di sospenderlo dalla direzione dell'Azienda Sanitaria Toscana Centro: lasciandolo così fuori dall’ASL. Ma ecco una nuova sorpresa, il giorno dopo la sua sospensione l’USL Toscana NordOvest delibera n.77 del 1.2.2017 “ rientro in servizio Dr P.M.M. – presa d’atto e atti conseguenti” al Dr Morello in considerazione dell’esperienza manageriale maturata, dalle sue indubbie capacità di programmazione e progettazione decide di affidargli un incarico di Professionista esperto attribuendogli in più agli 80.000,00 euro di stipendio un trattamento aggiuntivo di 16.250,00 euro.
I 16.250,00 euro diventano immediatamente esecutivi data la “necessità e strategicità dell’incarico assegnato!!!!
Visto il bonus “regalato” pardon conferitogli, e intervistato da un giornalista per capire la sua alta specializzazione in cosa consistesse il “Morello dipendente” rispose allora “….sono in malattia, non sono ancora materialmente rientrato in servizio. Al momento non conosco ancora i dettagli dell’incarico che andrò a ricoprire….”
Successivamente , quando le acque si furono calmate, abbiamo appreso che al fortunato ex Manager gli era stato attribuito un comando “sembra” dalla USL Nord-Ovest., questo comando però non impedisce all’ex manager di fare visite al suo ex establishement della USL Toscana Centro dove si trovava il Dr Gori.
Ma non finisce qui. L’ex Direttore perso il primo ricorso, come sappiamo, né ha presentato uno nuovo in sede penale che dovrebbe svolgersi a fine settembre e la Regione Toscana fortemente imbarazzata nell’occupargli il posticino con la formula del facente funzioni si inventa la decisione di nominare sempre il sempre presente Dr Gori quale Commissario!
Per fare questa operazione il Decreto del Presidente Rossi non si spreca in tante spiegazioni, in barba al Dlgs n. 33/2013 recante "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni", non fornisce esaustive spiegazioni sul perché “valorizzare” un manager condannato, ed in barba anche alla complessità organizzativa e istituzionale di una delle USL più grandi di Italia si inventa la figura del Commissario.
Anche qui Rossi per non incorrere in contestazioni trova “un aggancio” per questa storica decisione di ricorrere ad un vecchio Dlgs 502/1992 art 3 dove non esistendo ancora la Legge Severino (anticorruzione” giustifica” l’operazione del commissario).
Il 2 agosto 2017 lo staff della direzione generale della USL toscana Centro prepara una striminzita delibera la N.1 con la quale il Dr Gori prende atto del Decreto del Presidente della Regione Toscana n. 101 del 27.7.2017 e procede alla nomina.
MA I CONTROLLI? LE VERIFICHE? I LIMITI DI SPESA??? LA TRASPARENZA E L’ OPPORTUNITA’? LA LEGITTIMITA’ SUGLI ATTI?
Questa vicenda dai contorni poco chiari non ci torna, ma questo pentolone della SANITA’ in TOSCANA quando verrà aperto??? Come COBAS P.I. chiediamo la salvaguardia del servizio sanitario pubblico, una corretta finalizzazione delle risorse economiche a sostegno dei diritti salute e lavoro e una sanità a misura delle persone e non dei poteri
Fonte: Cobas
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