Palio di San Rocco a San Miniato, domani parte la manifestazione tra arte e buon cibo

Ci siamo finalmente la macchina del Palio di San Rocco Pellegrino / Festival del pensiero popolare 2017, è al via. Le piazze della “San Miniato altra”, come qualcuno l’ha chiamata, prendono finalmente vita.

La festa avrà inizio nel tardo pomeriggio, con l’inaugurazione da parte del sindaco Vittorio Gabbanini e del direttore della manifestazione Andrea Mancini di una serie di bellissime mostre che accompagneranno tutto il fittissimo programma. Si comincia da piazza Buonaparte, con un appuntamento molto atteso, cioè la mostra di una intensa pittrice pratese, Daniela Billi, che esporrà dentro l’oratorio di San Rocco. La mostra si intitola “Jesus” ed è – come dice Mancini; “il racconto dell’incontro della Billi con il figlio di Dio, ma soprattutto con quello che da duemila anni è fratello e figlio degli uomini, può accompagnarli e a volte sostenerli. La pittura della Billi non dimentica la lezioni dei grandi della storia dell’arte, inserendole però dentro un suo modo quasi espressionistico di usare il colore”. Daniela Billi è anche l’autrice del Premio San Rocco 2017, che il 16 agosto il sindaco di San Miniato donerà a Simone Migliorini, per il suo impegno teatrale e artistico, un impegno che ha portato l’arte internazionale, quella “grande”, verso le persone più semplici.

Ancora in piazza Buonaparte, di fianco alla chiesa, si inaugurerà un’altra mostra importante, quella di Daniele Alamia, apprezzato artista di origine siciliana, anche se da quasi vent’anni residente a Moriolo. Alamia ha lavorato per molti mesi di fianco ad un grande chef, quel Paolo Fiaschi che dopo “Papaveri e Papere” a San Miniato, ha avuto la follia di aprire anche “Papaveri e Mare”, a San Vincenzo, al posto di un ristorante tra i più famosi al mondo. Le foto mostreranno il lavoro di Paolo, ma soprattutto quello del suo staff, sempre importantissimo nelle cucine dei grandi cuochi.

Il gruppo inaugurale si sposterà su via Maioli, nell’atrio del numero 28, dove sono ospitate tre esposizioni. Partiamo da quella di Giulia Gattos, una giovane scultrice (figlia di due bravi artigiani orafi), che ha dedicato il suo lavoro alle chiocciole, realizzando alcuni oggetti di forte valenza simbolica, anche a partire dai cosiddetti “dardi”, un elemento che questi piccoli animali producono e che può assumere forme affascinanti. Una mostra singolare, che fa capire quello che il nostro territorio può produrre.

È in fondo questo, ciò che vogliono dire anche le altre due esposizioni che si aprono in quello stesso spazio. Le mostre sono realizzate da due fotografi che fanno riferimento al Gruppo fotografico di Castelfranco, Pasquale Moffa e Andrea Lippi. Ambedue già apprezzati a San Miniato. Le foto sono diverse, ma i due viaggi alla fine simili, perché mostrano una natura bella e importante, dove l’uomo entra a gamba tesa, sia con l’arte sia con la tecnologia, ma anche con edifici e strutture che possono violentarne l’immagine. I risultati sono tutti da vedere.

Si prosegue nel viaggio espositivo, arrivando a palazzo Del Campana Guazzesi, dove è ospitata un’altra mostra di notevole interesse, quella curata da Manuela Parentini, su “I luoghi della Prima Guerra Mondiale a San Miniato”, un viaggio attraverso lapidi, cippi, e tanto altro, che nessuno si aspetterebbe e che offre una visione singolare della nostra città.

L’ultima mostra, aperta all’Accademia degli Euteleti, è quella dedicata a “Gastone Rinaldi”, un pittore sanminiatese che negli anni Cinquanta emigrò in Brasile. Si tratta di un evento che ha già avuto il suo debutto nella stagione dell’Accademia, e che il Palio ha voluto ospitate dentro il suo programma. Chi non l’ha vista potrà, anche qui, scoprire qualcosa di sconosciuto, e anche di grande interesse.

La giornata dell’8 agosto continuerà, dopo le ricche cene (quest’anno anche con cucina vegana) consumate al ristorante della Filarmonica, nel palazzo Del Campana Guazzesi, alle 22 in piazza XX settembre, ci sarà Clitemnestra. La casa vuota” del gruppo Open doors. La regia è di Sergio Bulleri, in scena Andrea Pertici, Cristina Ferniani, Nicola Moscardi, Cinzia Salvadori, Susanna Pietrosanti, Alessandro Gambineri. Si tratta della rilettura di una spettacolo del teatro greco antico, la storia di Agamennone che torna dopo dieci anni dalla guerra di Troia. Sarà interessante vederne il risultato scenico davanti ad una platea popolare come quella di San Miniato.

La serata sarà completata anche da tanti altri momenti, prima di chiudere citeremo almeno l’omaggio a Paolo Villaggio che verrà tenuto (ma questa è solo la prima sera), dentro la chiesa di San Rocco, intorno a mezzanotte.

Fonte: La Conchiglia di Santiago

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