Sfregi in piazza Farinata, denunciato un empolese: non è dei Desperados

La facciata della chiesa Collegiata di Empoli imbrattata con il pennarello (foto gonews.it)

"È stata una ragazzata fatta in un momento di difficoltà" ha commentato e pur non ammettendo la colpa si è detto disposto a ripulire il danno. Così si sarebbe difeso il 42enne empolese denunciato per imbrattamento in piazza Farinata degli Uberti, nello specifico sulla facciata della chiesa Collegiata, sotto il porticato e su uno dei leoni della fontana centrale. Le indagini del commissariato di polizia di piazza Gramsci hanno portato molti indizi contro di lui. "Non c'è stato bisogno di molta polizia scientifica", ha commentato il primo dirigente Eugenio Ferraro della Pasi (polizia amministrativa sociale e immigrazione), ringraziando il sindaco Brenda Barnini, il corpo della polizia municipale dell'Unione dei Comuni per le pronte immagini delle telecamere di sorveglianza e il sostituto commissario Danilo Di Stefano. Sono serviti alcuni giorni perché l'uomo era momentaneamente irreperibile, non è noto per quali motivi, e quindi solo oggi è stato convocato in commissariato.

L'uomo sarebbe giunto nel cuore della notte in piazza con un'auto a lui intestata, avrebbe imbrattato con lo spray le opere d'arte e il porticato e poi se ne sarebbe andato. Lo avrebbe fatto in un momento di difficoltà: è stato descritto come una persona in condizioni di disagio, senza lavoro e con un'unica entrata, quella della pensione di uno dei genitori. Su di lui alcuni precedenti per reati contro il patrimonio.

Nessuna motivazione politica o di tifoseria. "È un ragazzo che va allo stadio come tanti altri ma non fa parte dei gruppi organizzati", spiega Ferraro. Le indagini ora andranno avanti, con ulteriori richieste da parte del commissariato per poter capire se anche gli sfregi alla lapide dell'ex vetreria Taddei e sui muri del centro cottura di Montelupo Fiorentino c'è la stessa mano.

Le attività investigative vanno avanti, ma la denuncia resta. L'articolo 639 del codice penale parla chiaro: la pena massima è di un anno "se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico", più una pena pecunaria. Il giudice "può disporre l'obbligo di ripristino e di ripulitura dei luoghi" oppure se non fosse possibile "sostenerne le relative spese" o infine "la prestazione di attivita' non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato comunque non superiore alla durata della pena sospesa".

Brenda Barnini: "Individuare il colpevole primo passo per fare giustizia. Gesti come questo non devono rimanere impuniti"

Il sindaco di Empoli interviene dopo che la Questura di Firenze e il commissariato di polizia hanno diffuso la notizia che un uomo è indagato per le imbrattature ai monumenti cittadini di Piazza Farinata degli Uberti: «Ringrazio il dottore Ferraro e tutto il commissariato di Empoli per il lavoro svolto. Il gesto di vandalismo compiuto sulla Collegiata e sulla Fontana dei Leoni è stato uno sfregio a tutta la comunità. Individuare il colpevole era il primo passo per fare giustizia e grazie al sistema di videosorveglianza è stato possibile. Ora mi auguro che la giustizia faccia bene e velocemente il suo corso perché gesti come questo non devono rimanere impuniti. Inoltre sono molto soddisfatta che le tante sollecitazioni fatte in questi mesi sia al commissariato, sia alla questura abbiano portato a rinforzare la presenza degli agenti sul territorio e ad indirizzare gli sforzi nella lotta che ci vede alleati per garantire sicurezza ai cittadini».

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