Interviene Maggi: "La segnaletica stradale risponda a criteri di uniformità"

L'assessore Stefano Maggi

Numerare le rotonde stradali per agevolare la localizzazione delle varie aree della città, a fini di pubblica utilità. Questa la richiesta contenuta nell’interrogazione che è stata presentata, nella seduta consiliare odierna, dal gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi.

Nel corso dell’illustrazione, la consigliera Sabatini ha sottolineato come "con costi di poca entità e sostenibili, a ogni rotonda potrebbero essere posizionati dei segnalatori rifrangenti, ciascuno con un numero, in modo da favorire e velocizzare tutti i servizi di pronto intervento: Forze dell’ordine, servizi di emergenza-urgenza 118 e di continuità assistenziale". "Un provvedimento – ha specificato – che dimostrerebbe l’attenzione del Comune alle problematiche correlate ai servizi di pubblica utilità, in un momento in cui la situazione generale e internazionale invita alla massima attenzione e organizzazione del territorio".

L’assessore alla Mobilità, Stefano Maggi, ha risposto che <<la segnaletica stradale è normata e definita dal Codice della Strada, dal suo regolamento di esecuzione e da due direttive sulla corretta e uniforme applicazione delle norme del Codice della Strada in materia di segnaletica, emesse dal Ministero competente".

"Tutti gli enti proprietari delle strade – ha proseguito – allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono all'apposizione e alla manutenzione della segnaletica prescritta, la quale deve rispondere a criteri di uniformità sul territorio nazionale nel rispetto della normativa internazionale: è vietato apporre su un segnale di qualsiasi gruppo, nonché sul retro dello stesso e sul suo sostegno, tutto ciò che non è espressamente previsto dal regolamento".

Maggi ha inoltre informato che "il Codice della Strada prevede che il Ministero dei Lavori Pubblici obblighi gli enti proprietari delle strade, che siano inadempienti agli obblighi di legge o che facciano uso improprio delle segnaletiche previste, ad adempiere a quanto dovuto. In caso di inottemperanza nel termine di quindici giorni di ingiunzione, è lo stesso Ministero a procedere, ponendo a carico dell'ente proprietario della strada le relative spese".

Inoltre, l’assessore ha fatto riferimento alla sentenza n° 38 del 14 marzo scorso con la quale la Sezione giurisdizionale per la Regione Veneto della Corte dei Conti ha condannato un Comune per danno erariale per la realizzazione di segnaletica orizzontale non conforme alle direttive del Codice della Strada.

"Per quanto esposto – ha concluso – nel pieno rispetto del quadro normativo comunicatomi dal Comando di Polizia Municipale, pur comprendendo le motivazioni dell'istanza dell’interrogazione, non si ritiene possibile installare segnali di numerazione rotonde".

La consigliera Sabatini, non ritenutasi soddisfatta della risposta, ha specificato di non riferirsi alla segnaletica ordinaria e ha esortato il sindaco e l’assessore "a sanare certi vuoti normativi e a rendersi davvero protagonisti di un cambiamento per ottenere il riconoscimento dei cittadini". "Le indicazioni che abbiamo fornito – ha concluso – possono essere davvero utili".

Fonte: Comune di Siena - Ufficio Stampa

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