Mostro di Firenze, nuova pista legata alla strategia della tensione: indagato un 86enne di Prato

Paolo Canessa, procuratore capo di Pistoia

Clamorosa riapertura nel caso del Mostro di Firenze. Una nuova pista legherebbe gli otto duplici omicidi alla strategia della tensione secondo i quotidiani fiorentini in edicola oggi, mercoledì 26 luglio. Paolo Canessa, attualmente procuratore capo a Pistoia ma storico pm dell'indagine, avrebbe indagato un ex legionario 86enne residente a Prato. L'inchiesta sarebbe condotta con il procuratore aggiunto di Firenze Luca Turco e riguarderebbe una 'pista nera', già emersa una trentina d'anni fa e ripresa in seguito da Vieri Adriani, legale dei familiari di Nadine Mauriot, una delle vittime del Mostro.

Si chiamerebbe Giampiero Vigilanti l'86enne indagato da Canessa e Turco. L'ex legionario abitava a Vicchio nel 1951, la stessa località da cui proveniva Pietro Pacciani, e da due anni si sarebbero spostati su di lui i nuovi sospetti. Vigilanti sarebbe stato sentito più volte negli ultimi mesi e anni fa è rientrato marginalmente nelle indagini.

Nel 1985 l'uomo venne perquisito pochi giorni prima della perquisizione a Pietro Pacciani; in quel caso alcuni vicini di casa lo indicarono come possibile Mostro. Nella casa di Vicchio di Vigilanti furono trovati ritagli di giornale sugli omicidi del Mostro, ma non è tutto. Nel 1994 le forze dell'ordine entrarono di nuovo nell'abitazione di Vigilanti per via di una lite con un vicino. Quella volta furono ritrovati 176 proiettili calibro 22 di marca Winchester serie H, gli stessi usati dal mostro di Firenze.

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