Critiche a Renzi, il Pd castellano si difende: "Provocazioni di chi per giorni ha minacciato azioni di disturbo"

Monica Salvadori

“Da 70 anni la festa de l'Unità di Castelfiorentino è un luogo di democrazia e non accettiamo che di essa vengano fatte rappresentazioni mistificatorie e caricaturali.
Chi lo fa offende la passione civile e politica delle centinaia di volontari e delle oltre duemila persone che sabato sera erano presenti, nonostante il caldo e la voglia di andare al mare.

Chi oggi ci accusa di scarsa democrazia voleva partecipare al dibattito o impedire l'ordinato svolgimento della serata come purtroppo ha fatto più volte in passato nelle nostre feste o in altre circostanze?

Tutti i precedenti e molti indizi fanno propendere per la seconda ipotesi. Animare una discussione è il sale della democrazia. Partire da casa con la precisa intenzione di rovinarla e alla fine renderla impossibile è qualcosa che non ha niente di democratico.

Solidarietà quindi alle forze dell'ordine che ringraziamo per la presenza e per la competente e attenta azione di vigilanza e controllo, secondo le recenti disposizioni a tutela dell'ordine pubblico. Respingiamo perciò ogni provocazione anche di chi in sede locale ha per giorni minacciato azioni di disturbo e oggi vorrebbe fare credere di essere vittima.

Durante il dibattito ci sono state persone che hanno rivolto critiche a Renzi. Hanno avuto la parola come chiunque altro. Hanno parlato due minuti come tutti e hanno atteso correttamente la risposta. E in questo modo siamo andati avanti per oltre due ore. I contestatori possono dire di avere rispettato in passato queste regole elementari della discussione democratica? Non pare proprio. Invece di fare denunce, sarebbe utile farsi qualche domanda.

Al termine delle due ore di dibattito Matteo Renzi non si è risparmiato e con la disponibilità di sempre ha firmato dediche su libri e magliette, ha fatto foto con chiunque, ha risposto e ascoltato anche la più personale sollecitazione, ha salutato tutti i volontari che negli stand non erano riusciti a partecipare. Ha percorso in lungo e largo la festa e quando ci ha salutato oramai molto tardi ci ha ringraziato! Questo è in sintesi il racconto di questa serata che resterà nella storia democratica di Castelfiorentino è il racconto di chi crede nella politica e nel confronto delle idee e respinge al mittente provocazioni, insulti e male parole.”

Monica Salvadori, segretario Pd Castelfiorentino

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