Via i cartelli stradali e i paletti: la rivoluzione pacifica degli abitanti e della società civile

I lavori di riqualificazione di piazza Vittorio Veneto a Fucecchio non sembrano andare a genio agli abitanti che, per dimostrarlo, hanno messo in atto una rivoluzione pacifica rimuovendo tutti i cartelli stradali e provvederanno a dare la stessa sorte ai paletti. L'amministrazione ha fatto un sopralluogo nella serata di ieri, 13 luglio, insieme alle associazioni e ha preso la decisione di sostituire i pali con panchine e fioriere. Il sindaco Alessio Spinelli vuole dare ascolto alla popolazione e trovare un'alternativa valida ma esteticamente gradevole come deterrente per la sosta selvaggia di auto e moto.

Tutta la società civile è contraria all'installazione di pali e cartelli e lo ha fatto presente in un comunicato condiviso sulla pagina Facebook del consiglio Direttivo di Italia Nostra Medio Valdarno Inferiore e sottoscritto da: Pro Loco, Donatori di Sangue FRATRES, Amici del Poggio, Amici del Centro Storico, Nobile Contrada Sant'Andrea.

Di fronte alle proteste sollevate dalla nuova sistemazione di Piazza Vittorio Veneto in ordine alla sosta e alla circolazione nel centro storico, la Sezione Medio Valdarno di Italia Nostra esprime le seguenti considerazioni

1) Pieno accordo con il Piano di alleggerimento della sosta e della circolazione nella Piazza. Riteniamo tuttavia che questo provvedimento, atteso da tempo, abbia carattere sperimentale e possa essere in seguito oggetto di modifiche e adattamenti in base ai risultati e alle esigenze che potranno manifestarsi.

2) Proprio per questo carattere sperimentale, sarebbe stato opportuno non creare postazioni e delimitazioni fisse che, tra l'altro, danneggiano in modo irreversibile la pavimentazione in pietra della piazza.

3) La selva di cartelli stradali e di dissuasori disseminati ovunque nella piazza, unita ai sovrabbondanti segnali tracciati sulla pavimentazione è del tutto inaccettabile. Dati il contesto e le esigenze di decoro urbano non si può agire qui con lo stesso metodo che potrebbe essere adottato in aree periferiche della città. Non si dica che c'è qualche "protocollo" che detta le regole della segnaletica, poiché evidentemente i protocolli vanno adattati alle situazioni particolari e nessuno si sognerebbe di impiantare cartellonistiche invadenti in altre piazze storiche della Toscana. E in ogni caso resta l'esigenza di ricorrere a soluzioni temporanee e removibili.

4) Cogliamo l'occasione per suggerire all'Amministrazione comunale di creare una consulta per il decoro urbano chiamando a farvi parte esponenti delle associazioni ambientalistiche, delle contrade e di altri soggetti sensibili al tema del decoro urbano. Un organo ovviamente consultivo che potrebbe operare senza strumentalizzazioni politiche e nel solo interesse della comunità.

Di seguito la protesta di Elisa Barani, della parrocchia San Giovanni Battista di Fucecchio, segretaria diocesana dell'Azione Cattolica

"Il pittore trecentesco Antonio Lorenzetti affrescò nel Palazzo Pubblico di Siena l’ “Allegoria ed effetti  del Buono e del Cattivo Governo”. La seconda di queste mi è ritornata in mente in questi giorni quando,  affacciandomi dalla finestra della mia casa in Piazza Vittorio Veneto, ho visto l’intervento  del Comune per l’allestimento della segnaletica propedeutica alla nuova ZTL. La prima cosa che mi ha sorpreso è stata la disinvoltura con cui sono state rovinate le pietre antiche, memore degli esami universitari di Legislazione dei Beni Culturali e dei Centri Storici ma anche del Codice Urbani che, per motivi di lavoro, consulto frequentemente.

Per chi ha una certa sensibilità verso queste tematiche ed ha a cuore la conservazione del patrimonio culturale italiano, vedere bucare e rompere un lastricato secolare ben conservato per l’istallazione di paletti e di una segnaletica verticale che, con il contesto architettonico della piazza, niente hanno a che vedere, è stato come ricevere un pugno nello stomaco. Più disturbante anche della consapevolezza dell’inutilità di questo provvedimento che, se da una parte inserisce ostacoli limitanti al parcheggio nel numero delle autovetture, dall’altra non si preoccupa di chi vi potrà accedere e di come saranno occupati, comunque,  tutti gli spazi disponibili senza segnaletica dalle 19:30 in poi, quando i vigili sospendono il loro servizio. II quartiere del centro storico si caratterizza da anni alla stregua di una periferia dal punto di vista del decoro, dei mancati controlli sulla viabilità, della sosta delle macchine non autorizzate e per il non rispetto delle norme acustiche (vi ricordate le battaglie fatte dai residenti contro il parcheggio selvaggio notturno per i clienti e contro la musica “sparata a palla” da La Limonaia ?).

Se fossero state fatte rispettare le regole che erano in vigore fino a pochi giorni fa si sarebbero risparmiati anche  soldi pubblici. Siamo sinceri, non farlo faceva comodo a tutti. Chi partecipa a qualsiasi iniziativa che si svolga in Fucecchio alto dopo cena arriva in macchina – e non a piedi e in bicicletta come spesso, invece, si chiede di fare ai residenti – e la prima tappa per sostare le autovetture è piazza V.Veneto, la seconda il Poggio Salamartano, la terza via Borgo Valori; solo dopo arrivano Via Sbrilli e forse il parcheggio all’ascensore. La questione quindi è più culturale che oggettiva. Il nodo è portare la cittadinanza tutta e non solo gli “insuesi” residenti all’educazione del rispetto delle regole. Una nota anche per le attività commerciali del centro storico: la ZTL, causando la limitazione degli accessi, potrebbe anche provocare un calo dei relativi profitti e, di conseguenza, la possibilità porre fine a dei servizi indispensabili al quartiere.

L’interesse di un’amministrazione e, più in generale, della politica dovrebbe essere quello del Bene Comune (Gaudium et Spes, 1965). In questo particolare caso credo che l’obiettivo possa essere raggiunto con interventi di aiuto per la riqualificazione dei palazzi del centro storico, se ci sono fondi europei da spendere, trovando soluzioni che contemplino sia il rispetto che la diretta fruizione del contesto urbano".

 

 

Notizie correlate



Tutte le notizie di Fucecchio

<< Indietro

torna a inizio pagina