
Da circa una settimana il Centro di Salute Mentale del Quartiere2 dell’area fiorentina ha lasciato lo storico “Villino Borchi” per trasferirsi nel nuovo Presidio di via G. D’Annunzio. Notevoli i vantaggi derivanti dal trasferimento: la nuova struttura è moderna, ben organizzata ed integrata alla “rete” dei servizi circostanti: è collocata nel cuore cittadino e facilmente raggiungibile dai mezzi pubblici.
Con un investimento di un milione e mezzo di euro, operato dall’Azienda Sanitaria, è stato possibile recuperare nel presidio un padiglione prima destinato a magazzino e realizzare tra il piano terra e il primo piano il nuovo Centro di Salute Mentale che è integrato al plesso esistente, in collegamento funzionale con le cure primarie, i servizi sociali e la riabilitazione del Quartiere, ma dotato di autonomia propria e con ingresso separato.
"Accolgo con favore e grande soddisfazione il trasferimento del Centro di salute mentale in questa nuova struttura - dichiara l'assessore regionale al diritto alla salute e al welfare Stefania Saccardi -. Ringrazio quanti hanno contribuito alla realizzazione del nuovo presidio ed hanno lavorato al trasferimento. Ambienti belli, confortevoli e funzionali sono parte integrante della terapia e contribuiscono al benessere dei pazienti e al miglioramento delle loro condizioni. A tutti auguro buon lavoro in questa nuova struttura".
Il Nuovo Centro. Al piano terra su una superficie di circa 400 metri quadrati è presente l’area “triage” con l’accoglienza, il front-office, gli ambulatori specialistici (circa una decina tra quelli di psichiatria, psicologia e assistenza sociale) la medicheria oltre ad un’area operativa, ben distinta, adibita a day therapy dove avvengono i trattamenti farmacologici e accertamenti strumentali. Al piano primo ulteriori 83 metri quadrati sono stati riservati alle attività di “gruppo”: qui si svolgono gli incontri settimanali tra i professionisti, i pazienti ed i loro familiari, un’attività non presente nella vecchia sede per carenza di spazi.
Il progetto è stato seguito dall’ingegnere Luca Meucci dell’area tecnica aziendale che, nella programmazione, ha recepito le esigenze poste dagli operatori per il miglioramento dei percorsi assistenziali. I lavori sono stati eseguiti dalla Ditta edilizia San Giorgio srl su progetto di Ingegneria Politecnica Scarl. e l’intervento ha riguardato anche la sistemazione di un archivio cartaceo compattatore di oltre 200 metri quadrati che si è reso necessario per liberare i locali da destinare alla sede del Centro di Salute Mentale.
“I primi ad apprezzare il nuovo Centro – ha detto il dottor Paolo Rossi Prodi, direttore della unità operativa salute mentale e responsabile del presidio- sono stati proprio i pazienti che hanno riferito di aver recepito un’attenzione speciale nei loro confronti, anche i professionisti hanno valutato positivamente il cambiamento di sede: ora possono usufruire di spazi compatibili con le attività che svolgono e in particolare sono più diretti i rapporti con i Medici di Famiglia sempre grazie alla nuova logistica”. Positive anche le impressioni raccolte tra gli utenti dal coordinatore infermieristico la dottoressa Annalisa Piccini.
Il Centro di Salute Mentale del Quartiere2 rappresenta la struttura di riferimento della Zona di Firenze per i pazienti adulti con disagio mentale che si rivolgono a questo servizio per interventi di cura, riabilitazione e reinserimento sociale. Il servizio è aperto dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30 e il sabato 7,30 alle 13,30. In un anno sono circa 1400 i pazienti adulti con disagio mentale che si rivolgono al servizio per visite, controlli, ricoveri, inserimenti residenziali e lavorativi che vengono effettuati e programmati dal gruppo multidisciplinare dei professionisti (psichiatri, psicologi, educatori professionali, infermieri, assistenti sociali). Sempre nel Quartiere2 sono presenti due comunità terapeutiche (per complessivi 16 posti letto) e 2 centri diurni frequentati da una cinquantina di utenti.
A breve, ha fatto sapere il dottor Rossi Prodi, saranno disponibili gli appartamenti per sviluppare il progetto “abitare supportato” , rivolto alle persone con disagio psichico seguite dagli operatori della Salute Mentale Adulti che, nel loro percorso, abbiano raggiunto un livello di autonomia tale da permettere di vivere «indipendenti», da soli o in convivenza con altri.
Fonte: Coordinamento Ufficio Stampa AUSL TOSCANA centro
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