
L'autosospensione di Parrini a Cascina ha causato una serie di reazioni nelle opposizioni politiche. Di seguito i commenti.
Il PD: "Non c'è più maggioranza"
"A distanza di un anno dal voto la maggioranza che amministra Cascina non è più tale. I numeri in consiglio comunale non cambiano, ma l'autosospensione del vicesindaco Michele Parrini riduce il fronte che portò la destra a vincere di misura e la coalizione che governa ha ormai il sostegno di meno di un cascinese su quattro. A livello politico non è un dato di poco conto.
Si tratta solo di manovre di palazzo, di un'amministrazione che non ha percezione dei reali bisogni dei cittadini. Tante battaglie ideologiche e poco impegno per amministrare la comunità: la sindaca Susanna Ceccardi è impegnata in scelte che garantiscano visibilità pubblica, anche se del tutto irrilevanti per i cittadini di Cascina. Se e quando le dimissioni di Parrini arriveranno, la crisi si risolverà con un rimpasto di giunta e ci sarà un nuovo assessore a garantire maggiormente gli equilibri della coalizione. La "rivoluzione" leghista sarà affidata al manuale Cencelli.
A giugno 2016 Parrini ha consentito la vittoria della destra ed in giunta ha contribuito in maniera essenziale ai primi passi dell'amministrazione, potendo garantire qualche competenza a un gruppo di amministratori alla prima esperienza. Col passare dei mesi i suoi margini di manovra si sono progressivamente ridotti, sino ad azzerarsi. Una situazione facilmente prevedibile.
Certo, stupisce vedere le foto sorridenti di inizio luglio e leggere a distanza di pochi giorni la lunga lista stilata dal vicesindaco. Una lista di comportamenti e scelte fatte dalla sindaca Susanna Ceccardi, che hanno reso impossibile la permanenza di Parrini in giunta. Al vicesindaco è servito un anno per accorgersi che per la sindaca la priorità è rincorrere una famiglia rom di parcheggio in parcheggio rispetto alla sicurezza pubblica. Parrini ha glissato quando si è trattato di parlare di unioni civili e lo stesso ha fatto per altre scelte. Malgrado la sua lunga lista il vicesindaco non è andato oltre l'autosospensione. Una decisione debole."
MDP: "Ceccardi ora è in minoranza, perde il vero sindaco"
"La vicenda della rottura del vicesindaco Parrini con la giunta a matrice leghista è grave e determina alcune conseguenze oggettive.
Il venir meno dell’appoggio alla giunta Ceccardi della lista Progetto per Cascina e dei suoi 1500 voti pone, di fatto, il sindaco leghista in minoranza.
Il sindaco pro tempore Ceccardi riceve una sfiducia sostanziale da uno dei partner di governo che le ha regalato la vittoria un anno fa, avvenuta per soli 100 voti di scarto.
La seconda conseguenza è che l’amministrazione Cascinese con il rifiuto a continuare del vicesindaco Parrini, perde colui che, a detta di tutti, è stato in questo anno il vero sindaco di Cascina, con la sindaca pro tempore Ceccardi che si è impegnata esclusivamente a promuovere la sua immagine in TV, a lanciare la sua carriera in politica sfruttando la nostra città come un trampolino di lancio e si e’ completamente disinteressata della gestione della nostra città e dei nostri cittadini.
Per esempio non si è occupata delle scuole perdendo finanziamenti già ottenuti, non dando risposte a chi ha bisogno, e che magari in campagna elettorale aveva ricevuto dalla Sindaca attuale grandi promesse non mantenute.
Progetto per Cascina ha nel suo simbolo un’immagine stilizzata che riprende il dipinto di Pellizza da Volpedo emblema delle lotte popolari della sinistra. Allearsi con la Lega per chi si ispira a certe idee è come vendere l’anima al diavolo. Sappiamo tutti come va a finire."
M5S: "C'era da immaginarlo..."
"C'era da immaginarselo, e non lo diciamo con il senno di poi. Alla fine, le priorità sono venute fuori e, purtroppo, quelle dell'attuale amministrazione leghista discordano ampiamente con quelle di chi, dobbiamo dargliene atto, ha sempre continuato ad essere presente sul territorio. Non si amministra un Comune vasto come il nostro a colpi di slogan, in una perenne campagna elettorale. Eh sì, perché le amministrative di Pisa si avvicinano e si stanno avvicinando (speriamo) anche quelle politiche a cui qualcuno dei nostri amministratori molto probabilmente ambisce ed ha ambito sin dall'inizio. E allora le priorità non sono più legate al territorio ed alla sua gestione ma diventano, in modo ancor più pressante, quelle di cercare di portare a casa una promessa elettorale, presente nelle 2 pagine e mezzo del programma elettorale marcato Lega, con qualsiasi mezzo. Dopo il buco nell'acqua della "riapertura del corso pedonale" e della "cacciata" dei profughi dalla Tinaia (profughi che sono in realtà aumentati di numero durante l’amministrazione Ceccardi), il Sindaco non poteva permettere che il vicesindaco impiegasse la Polizia Municipale per lo "sfizio" di controllare l'accesso dei mezzi pesanti (superiori ai 35 quintali) sui ponti dell'asse Lugnano – Lavoria, necessità dovuta a "criticità strutturali" dell’infrastruttura rilevate dalla Provincia. E così il vicesindaco Parrini è stato di fatto sfiduciato durante una riunione in Prefettura proprio dalla sua "ex compagna di banco", con l'immancabile Capo di Gabinetto che sembra proprio ribadire in linea con il Sindaco (o lei in linea con il Capo di Gabinetto?) che la linea politica prioritaria di questa Giunta non è quella legata alla sicurezza dei cittadini, ma alla “battaglia” contro i rom. Facendo gli dovuti scongiuri, se dovesse cedere un ponte critico, di chi sarebbe la responsabilità? La domanda che ci facciamo noi del Movimento 5 Stelle, adesso, è un'altra: chi sarà il prossimo che verrà "sfiduciato" perché antepone gli interessi del comune cascinese a quelli del partito che di fatto detta le regole? Le altre forze politiche presenti in maggioranza, sono e saranno sempre in grado di supportare (e sopportare) questo modo costante ed esasperato di "governare" il nostro comune? E sulla base degli interessi di partito che hanno a quanto sembra la priorità massima, il pensiero va alla votazione contraria del gruppo della Lega all’avvio delle pratiche per il Registro Tumori attivo sul territorio del nostro Comune, solo perché presentato da un gruppo di minoranza, il nostro, che cerca di portare avanti attività ed azioni per il bene della popolazione".
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