Parrini si autosospende e spiega perché: "Ceccardi mi ha fatto passare da cogl..."

Michele Parrini

Un lungo post su Facebook per spiegare i motivi della sua decisione, dovuta alla questione dei ponti sull'Arno e sullo Scolmatore e non ai rom


Solo pochi giorni fa a Cascina il vice sindaco Michele Parrini ha scosso la giunta comunale. In seguito ad alcuni disguidi con Susanna Ceccardi ha deciso di autosospendersi e lo ha fatto con una lettera indirizzata al sindaco leghista del comune pisano. Oggi, domenica 9 luglio, ha spiegato le ragioni della sua scelta con un post lungo su Facebook.

"La vicenda riguarda i ponti di competenza provinciale sull'Arno (Lugnano) e sullo Scolmatore (Lavoria)" si apre così il comunicato social di Parrini. A capo di una lista civica - Progetto Cascina - che non è entrata in maggioranza, il vice sindaco non dovrebbe intaccare la stabilità della giunta comunale con la sua decisione di autosospendersi e oggi ammette di aver preso questa strada proprio per rispetto per le persone e le istituzioni coinvolte.

Il 16 giugno Parrini ha chiesto un tavolo tecnico al Prefetto per discutere dei due ponti succitati e delle criticità strutturali; nello stesso giorno il Prefetto convoca una riunione per il 20 giugno. In questa data Parrini chiede l'aiuto dei volontari e, dopo un iniziale tentennamento, la sua richiesta è stata accolta. Due giorni dopo il vice sindaco chiede una riunione chiede una riunione con le associazioni di volontariato per poter discutere anche col comandante della polizia municipale. La riunione viene fissata il 26 giugno.

Parrini prosegue: "Il comandante della municipale mi conferma la disponibilità di una pattuglia tutti i giorni dalle 8 alle 20, per istituire un senso unico alternato sul ponte di Lugnano. Mi viene confermata la disponibilità in nome del comandante Migliorini, che dipende o dal sindaco o dall'assessore delegato. L'impegno di coprire questo servizio non l'ha assunto il vice, ma il sindaco stesso. Il 1 luglio però il sindaco mi dice che la priorità non è più il ponte ma lo sgombero dei rom".

Nei giorni successivi sulla pagina Facebook di Progetto Cascina viene pubblicato un post contro la scelta di Ceccardi e Parrini ammette che è stato un messaggio che non condivide, una pubblicazione evitabile secondo il vice sindaco. Ma non è finita perché Parrini sente di esser stato deluso dal comportamento di Ceccardi, che alla riunione in Prefettura si sente dire che il servizio di monitoraggio e vigilanza sui ponti è stato vergognoso: "Il sindaco è arrivato in ritardo alla riunione, mi ha porto una nota nel quale sconfessavano quanto fatto finora e proponevano un controllo dinamico sui ponti. Poi se n'è andato lasciando me e il comandante in una valle di sterco e vergogna".

Parole grosse, come quelle nella lettera di autosospensione in cui Parrini scrive: "Mi ha fatto fare la figura del 'coglione' davanti a tutti alla riunione per i ponti di Palmerino e Lugnano". Da qui la decisione del vice sindaco, che nella nota sui social conclude così: "In politica si può dire tutto e il suo contrario ma il rispetto della dignità è un bene primario che è stato calpestato".

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