
Arrivato alla sua ottava edizione, torna a luglio Empoli Jazz Summer Festival 2017 VIII Edizione. L’Associazione Empoli Jazz e l’Associazione Music Pool, con il sostegno del Comune di Empoli e Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni presentano quattro concerti che si svolgeranno dal 5 al 25 luglio. Il Festival è diventato un appuntamento fondamentale dell’estate culturale e musicale della città, di tutto Empolese-valdelsa e la Toscana, grazie anche ad un forte legame con il territorio e alla capacità di coltivare e conquistare un grande e variegato pubblico.
Dopo il leggendario concerto, sold out, di “Echoes with Friend” di McCoy Tyner Trio in Piazza Farinata degli Uberti, Empoli Jazz Festival trasloca al Torrione di S. Brigida con l’ultimo lavoro di Ada Montellanico ABBEY’S ROAD: l’omaggio ad una un’altra figura leggendaria sia ambito musicale che per l’intero movimento Black Power: Abbey Lincoln
Abbey Lincoln rappresenta una figura leggendaria non solo in ambito musicale ma per l’intero movimento Black Power. Cantante e autrice di autentica originalità, dal sound aspro e sensuale e dalle coloriture africane.
Abbey Lincoln è stata iniziatrice di una nuova strada del jazz vocale, collocandosi idealmente vicina ad altre grandi artiste quali Billie Holiday e Nina Simone.
Dagli anni ’60 a fianco di Max Roach, la sua carriera artistica, è stata sempre unita alla sua intensa attività in seno alla comunità nera, facendo sì che la sua musica diventasse cassa di risonanza nella denuncia delle discriminazioni razziali vissute dalla popolazione afroamericana.
Su questo percorso di impegno sociale si colloca il nuovo progetto di Ada Montellanico che cammina sulla strada di Abbey abbracciando con passione i contenuti della sua vita artistica e politica.
Abbey’s road, esplora la Lincoln autrice senza tralasciare il suo lato di magnifica interprete di composizioni che hanno reso ricco quel panorama jazzistico, in cui la musica ha rappresentato un forte messaggio per l’emancipazione del popolo nero. Gli arrangiamenti sono totalmente originali tesi a restituire il senso profondo del repertorio di questa grande artista la cui dote Nat Hentoff ha descritto ammirevolmente come “capacità di diventare essa stessa parte di una canzone”.
Ada Montellanico, preziosa interprete tra le più importanti del panorama nazionale, presenta questo omaggio con estrema originalità ed empatia mettendo in risalto la forza narratrice delle composizioni della Lincoln ed esaltando quello che è il carattere africano della suo mondo sonoro e la sua profonda trasgressività. La scelta di creare una band atipica, caratterizzata dalla mancanza di uno strumento armonico dona a questa particolare formazione un sound energico e coinvolgente, esaltato dagli arrangiamenti curati dal grande trombettista Giovanni Falzone. A loro si uniscono alcuni degli astri nascenti del jazz italiano: Filippo Vignato al trombone, vincitore del premio Miglior Nuovo Talento del Top Jazz 2016, Matteo Bortone al contrabbasso, già vincitore nell’ edizione del 2015, e Ermanno Baron alla batteria.
Abbey Lincoln è stata iniziatrice di una nuova strada del jazz vocale, collocandosi idealmente vicina ad altre grandi artiste quali Billie Holiday e Nina Simone.
Dagli anni ’60 a fianco di Max Roach, la sua carriera artistica, è stata sempre unita alla sua intensa attività in seno alla comunità nera, facendo sì che la sua musica diventasse cassa di risonanza nella denuncia delle discriminazioni razziali vissute dalla popolazione afroamericana.
Su questo percorso di impegno sociale si colloca il nuovo progetto di Ada Montellanico che cammina sulla strada di Abbey abbracciando con passione i contenuti della sua vita artistica e politica.
Abbey’s road, esplora la Lincoln autrice senza tralasciare il suo lato di magnifica interprete di composizioni che hanno reso ricco quel panorama jazzistico, in cui la musica ha rappresentato un forte messaggio per l’emancipazione del popolo nero. Gli arrangiamenti sono totalmente originali tesi a restituire il senso profondo del repertorio di questa grande artista la cui dote Nat Hentoff ha descritto ammirevolmente come “capacità di diventare essa stessa parte di una canzone”.
Ada Montellanico, preziosa interprete tra le più importanti del panorama nazionale, presenta questo omaggio con estrema originalità ed empatia mettendo in risalto la forza narratrice delle composizioni della Lincoln ed esaltando quello che è il carattere africano della suo mondo sonoro e la sua profonda trasgressività. La scelta di creare una band atipica, caratterizzata dalla mancanza di uno strumento armonico dona a questa particolare formazione un sound energico e coinvolgente, esaltato dagli arrangiamenti curati dal grande trombettista Giovanni Falzone. A loro si uniscono alcuni degli astri nascenti del jazz italiano: Filippo Vignato al trombone, vincitore del premio Miglior Nuovo Talento del Top Jazz 2016, Matteo Bortone al contrabbasso, già vincitore nell’ edizione del 2015, e Ermanno Baron alla batteria.
Fonte: Ufficio Stampa
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